REBECCA
Aprii gli occhi nella semioscurità, senza riconoscere niente di quello che mi circondava. Recuperai il mio cellulare appoggiato sul comodino e constatai che erano appena le 7, chissà cosa mi aveva fatto svegliare così presto.
Mi trovavo in un grande letto e non avevo idea di come ci fossi arrivata e per di più non ero affatto sola. Una mano era posata sul mio ventre e nel panico mi girai per vedere di chi fosse. Con sollievo constatai che si trattava di Louis, ancora più bello del solito, con i tratti addolciti dal sonno e l'aria pacifica. Era come ammirare un angelo dormiente.
Indossavo una maglietta del pigiama che arrivava a coprirmi fino a metà coscia per quanto mi stava grande, ma non avevo idea di come me la ritrovassi addosso. L'ultima cosa che ricordavo era Louis che andava in cucina per prepararmi una cioccolata calda e io che sopraffatta dalla stanchezza mi lasciavo cadere sul divano.
Dovevo essermi addormentata e Louis aveva pensato a mettermi a letto. Era stato gentile da parte sua, ma il pensiero che mi avesse vista senza vestiti mentre dormivo, mi metteva un pò a disagio.
Mettere fine alla storia con James era stata la cosa più dolorosa che avessi mai fatto e forse non ne avrei avuto la forza se non fosse stato per Louis. Lo amavo, eppure avevo cercato di ignorarlo fino quasi a perderlo. Era stato allora che avevo finalmente aperto gli occhi e avevo dato ascolto al mio cuore.
《Buongiorno mon ange,》mi sussurrò Louis mentre apriva gli occhi e si striracchiava, finendo poi per accarezzarmi la schiena. Era così bello svegliarsi con parole tanto dolci. Da quando mi ero trasferita a Parigi, a parte le volte in cui James era venuto a trovarmi, mi ero dovuta abituare ad un freddo risveglio solitario.
Mi puntellai su un gomito e gli sorrisi. 《Buongiorno anche a te,》dissi con la voce ancora impastata dal sonno.
《Dormito bene?》chiese Louis mentre si avvicinava per darmi un bacio a stampo.
《Diciamo di sì. Grazie per esserti preso cura di me.》
《È stato un piacere. E non lo dico tanto per dire...》disse sorridendomi sfacciato.
《C'è una cosa che vorrei chiederti. Sono sicura che la risposta sia no, io sono vestita e tu sei vestito, però...》
《Ho capito cosa vuoi sapere. E no, non abbiamo fatto sesso. Dormivi come un sasso,》disse ovvio. Tirai un sospiro di sollievo e studiai la sua faccia per capire se se la fosse presa. Per fortuna sembrava solo molto divertito.
《E comunque se lo avessimo fatto... te lo ricorderesti, credimi.》
《Sei sempre così simpatico di prima mattina?》
《No. Di solito sono molto peggio,》disse compiaciuto.
《Capisco...》
《Ma tu sei una ragazza molto fortunata. Potrei anche prepararti la colazione... cosa ti va di mangiare?》disse aggiustandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
《Un caffellatte e dei biscotti se li hai,》dissi conciliante.
《Ho dei biscotti con le gocce di cioccolato. Ma se non ti piacciono scendo a prenderti qualcos'altro.》
《I biscotti andranno benissimo.》
《Allora io vado a farmi una doccia veloce. Puoi usare il bagno della camera degli ospiti, a meno che tu non voglia farmi compagnia...》disse Louis scendendo dal letto.L'angelo dormiente aveva lasciato il posto al francese sfrontato che stavo imparando a conoscere. Indossava un pigiama in raso blu scuro a maniche lunghe con chiusura a bottoni, esattamente il genere che mi sarei aspettata da lui.
《Sei così adorabile quando mi guardi in quel modo...》disse mentre s'infilava una vestaglia coordinata al pigiama che gli conferiva un'aria ancora più elegante e sofisticata del solito.
《Quale modo?》chiesi quasi sicura di non voler sentire la sua risposta.
《Come se non riuscissi a capire se dico sul serio o ti prendo in giro,》rispose alzando le spalle.
《Mi dispiace, ma dovrai restare con questo dubbio mon amour,》disse prima di lasciare la stanza.
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Parigi per sempre
RomanceUn'antica leggenda dice che ogni persona, fin dalla nascita, porta legato al mignolo della mano sinistra un filo rosso che lo collega alla propria anima gemella. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai. Quando Rebecca si trasfe...