《Tanti auguri, chérie!》 disse Louis appena mi sedetti in macchina al suo fianco.
《Grazie,》risposi prima di attirarlo a me per dargli un bacio. Sapeva di tabacco e la cosa mi fece parecchio irritare.《Allora, come sta la mia principessa nel suo giorno speciale?》
《Bene, ma starei meglio se qualcuno mantenesse le sue promesse...》risposi squadrandolo. Indossava una giacca di pelle nera che iniziai a tastare in cerca di prove.
《Trovato!》urlai trionfante, mentre sventolavo davanti ai suoi occhi il pacchetto di sigarette e l'accendino che aveva in tasca fino a qualche secondo prima.
《Non avevi detto che avresti smesso? Se non vuoi smettere, non posso certo obbligarti. Ma almeno non mentirmi.》
《È che non è facile e poi... non mi trovi dannatamente sexy quando faccio cosi?》chiese tirando fuori una sigaretta dal pacchetto che avevo in mano. Se la mise tra le labbra e mi guardò con quella sua aria strafottente a cui sapeva non avrei resistito. L'abbinamento con la giacca di pelle poi, era giocare sporco. Comunque non gliel'avrei data vinta facilmente.
《Non mi fai nessun effetto.》
《Forse è perchè non l'ho ancora accesa...》disse sfilandomi l'accendino.
《E va bene! Non accenderla!》
《Ammetti che sono dannatamente sexy?》
《Sì, ma sei anche dannatamente stupido. Ti fai del male da solo,》dissi scuotendo la testa con fare da maestrina.
《Mi hai appena dato dello stupido?》chiese scandendo bene le parole con estrema lentezza.
《Hai sentito bene.》
《Wow,》disse rimettendo la sigaretta nel pacchetto.
《Ok, forse non avrei dovuto dirlo. Ma sai quello che intendevo.》
《No, probabilmente sono troppo scemo per capirlo da solo.》
Calò un silenzio imbarazzante e Louis mise in moto, incazzato da morire.
Solo lo squillo del mio cellulare spezzò l'atmosfera lugubre che si era appena creata.Sullo schermo lampeggiò il nome di James.
《Ciao,》risposi un po' incerta.
《Ciao a te. Spero di non disturbarti, volevo solo farti gli auguri di buon compleanno.》
Era così strano risentire la sua voce dopo tanto tempo. Non potevo negare che mi fosse mancato ed era evidente che fosse lo stesso per James.《Non mi disturbi affatto. Grazie per essertene ricordato.》
《L'ho mai dimenticato in tutti questi anni?》
《No, ma dopo tutto quello che è successo...》
《Sei ancora la persona più importante della mia vita e ci tenevo a fartelo sapere,》disse malinconico.
《Dimmi solo se sei felice,》aggiunse dopo non aver ottenuto una mia risposta.
《Sì, non preoccuparti per me. E tu invece?》chiesi notando Louis che mi fissava con la coda dell'occhio. Sembrava ancora più arrabbiato di prima.
《Sono stato meglio... lui è lì con te?》
《Esatto.》
《Allora, sarà meglio che ti saluti. Chiamami quando vuoi.》
《Ok. Prenditi cura di te,》dissi prima di chiudere la conversazione.《Era lui?》chiese Louis fissando la strada con sguardo inceneritore.
《Lui chi?》
《Lo sai benissimo...》
《Hai sbirciato lo schermo prima che rispondessi?》chiesi infastidita.
《Non ne ho avuto bisogno.》
《Voleva solo farmi gli auguri,》ammisi alzando le spalle.
《Magari non dovevi proprio rispondergli.》
《Non lo sentivo da quando è stato qui e come ho detto... voleva solo farmi gli auguri.》
《Sì, certo. Comunque siamo arrivati,》disse mentre faceva manovra per parcheggiare.Mentre entravamo nel palazzo, non mi degnò di uno sguardo e non disse una parola. Una volta saliti in ascensore, non ne potei più.
《È il mio compleanno, non puoi avercela con me!》
《Ma davvero?》chiese rivolgendomi finalmente la sua attenzione.
《Certo. Comunque mi dispiace averti offeso, non era mia intenzione.》Arrivati al nostro piano, Louis si fece da parte per farmi scendere per prima.
《Forse sono stato un po' troppo permaloso. Scusami per aver rovinato il tuo compleanno,》disse sinceramente dispiaciuto.
《In realtà la mia giornata speciale è appena cominciata.》
Mi passò le braccia intorno alla vita e mi attirò a sé, iniziando a baciarmi con dolcezza e poi con sempre più passione.
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Parigi per sempre
RomanceUn'antica leggenda dice che ogni persona, fin dalla nascita, porta legato al mignolo della mano sinistra un filo rosso che lo collega alla propria anima gemella. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai. Quando Rebecca si trasfe...