Capitolo VII

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Ad Agosto James venne a trovarmi, giusto in tempo per vedere il piccolo appartamento in affitto che avevo trovato. La propietaria del Bed & Breakfast dove alloggiavo, aveva saputo che una sua amica affittava un appartamento in zona e quindi non dovetti spostarmi da Montmartre. Anche James s'innamorò della zona e mentre ero al lavoro ne approfittò per esplorarla al meglio. Le due settimane insieme volarono in un soffio, non vedevo l'ora che arrivassero le feste di Natale per poter stare di nuovo insieme e questa volta sarei stata libera dal lavoro.

La vita in ufficio scorreva tranquilla e senza intoppi e pian piano era arrivato l'autunno. Ormai, mi ero abituata alle mie mansioni e ai miei nuovi colleghi. Paulette continuava ad incenerirmi con lo sguardo, ma ormai non me ne curavo più di tanto, non era me che in realtà odiava.

Dopo il modo in cui mi aveva trattata Paulette, Isabelle aveva deciso di evitarla a pranzo per poter mangiare insieme a me. Ovviamente quella arpia non l'aveva presa per niente bene e aveva finito per diventare odiosa anche con la mia nuova amica. Vincent poi non era affatto male come capo, forse un pò dispotico, ma simpatico se sapevi prenderlo dal verso giusto. Ma chi mi affascinava di più era Louis, a volte mi scoprivo a pensare a lui più di quanto volessi. Non avevo dimenticato la sua gentilezza del primo giorno di lavoro, quando mi aveva rivelato il vero motivo per cui Paulette mi odiava.

Ero solita passare la pausa pranzo in compagnia di Isabelle, ma quel giorno era malata e quindi mi avviai verso la mensa tutta sola. Stavo camminando, quando all'improvviso sentii una voce che mi chiamava. Mi girai e vidi Louis che mi sorrideva.
《Rebecca, ti va di unirti a me e Vincent per pranzo? Andiamo ad un ristorante qui vicino.》
《Ecco, non saprei. Di solito vado in mensa insieme ad Isabelle,》risposi un pò incerta.
《Ma oggi non c'è, giusto?》chiese Louis. Non ebbi il tempo di rispondere perchè in quel momento arrivò Vincent.
《Allora, vieni con noi?》chiese il mio capo.
《Ok,》risposi un pò impacciata.
《Benissimo! Oggi guido io e non si discute, intesi Louis?》chiese Vincent con sguardo di sfida.
《Come vuoi,》rispose Louis sollevando le spalle.

Arrivati alla macchina, Louis mi aprì la portiera posteriore con fare molto galante e poi prese posto al mio fianco. Per fortuna il ristorante era vicino e la strada da percorrere molto breve, perchè Vincent non smise un attimo di lanciare frecciatine a Louis per il fatto che l'aveva abbandonato per sedersi accanto a me. Louis si giustificò dicendo che non era educato lasciarmi sola dopo avermi invitato.

Da una parte volevo credere alla sua galanteria, ma dall'altra, non passava giorno senza che Louis si presentasse nell'ufficio condiviso da me e il mio capo con una scusa o con un'altra. Le battute di Vincent al riguardo, erano all'ordine del giorno.

Entrati nel ristorante e trovato un tavolo libero, Louis si premurò di scostare la sedia per farmi sedere.
《Sempre il solito tombeur des femmes*, eh Louis?》chiese Vincent divertito.
《Per niente. Mi comporto solo da gentiluomo,》rispose Louis.
《Ah, giusto. E io che pensavo stessi tentando di sedurre la mia assistente.》
《Ma di che stai parlando?》chiese Louis parecchio irritato.
《Oh, niente. Sai che scherzo, amico mio,》rispose Vincent allargando le braccia.
《È davvero un bel posto,》dissi cercando di cambiare argomento.
《Sono felice che ti piaccia,》disse Louis un pò più calmo.

Ordinammo tutti e tre il menù del giorno e appena il cameriere se ne fu andato, i due al mio fianco cominciarono a lanciarsi occhiate di fuoco.

A Vincent davano fastidio le attenzioni che mi rivolgeva il suo collega e amico, mentre Louis era profondamente offeso per le accuse ricevute, che fossero vere o meno si sentiva comunque ferito nell'orgoglio. Odiavo essere causa di tanto astio, dovevo assolutamente trovare un modo per farli smettere. Sopratutto ora che eravamo arrivati al dolce e mancava poco al ritorno in ufficio, non mi andava di subire il malumore del mio capo per il resto della giornata.

《Avete letto qualche bel libro ultimamente?》chiesi nel tentativo di rompere il silenzio. Parlare di libri era la prima cosa che mi era venuta in mente e mi sembrava un argomento piuttosto innocuo, se ne occupavano tutto il giorno ed era impossibile che non avessero nulla da dire al riguardo.
《Intendi per lavoro o per piacere?》chiese Louis intuendo le mie intenzioni.
《Per piacere direi. Quelli per lavoro li conosco già,》risposi ovvia.
《Beh, al momento sto leggendo un saggio sull'antica Roma e tu Vincent?》
《Nessun libro sul comodino al momento. Mi dispiace deludervi,》rispose Vincent alzando le spalle.
《Io invece ne ho appena finito uno e sono un pò indecisa sul prossimo da iniziare,》risposi sincera.
《E cosa stavi leggendo?》chiese Louis interessato.
《Una biografia su Maria Antonietta,》risposi felice che l'argomento catturasse almeno l'interesse di uno dei due.
《Capisco... e ti piace quella specie di regina?》chiese Louis accigliato.
《Mon Dieu! È in arrivo una lezione sulla Rivoluzione Francese... Louis è una specie di esperto,》disse Vincent alzando gli occhi al cielo.
《Davvero, Louis? E che ne pensi...》
《Non ho assolutamente voglia di farmi frantumare i coglioni. Vi aspetto fuori,》mi interruppe Vincent brusco. Lasciò la sua fetta di torta al limone a metà, posò dei soldi sul tavolo e si allontanò. Era chiaro che niente mi avrebbe salvato da un pessimo ritorno in ufficio.

《Magari ne parliamo un'altra volta. Non vorrei annoiarti mentre finisci il tuo dolce,》disse Louis imbarazzato.
《Non preoccuparti, non mi annoieresti per niente. Amo la storia!》dissi incoraggiante.
《Mi fa piacere, ma in effetti è quasi ora di andare. Ne riparleremo con più calma,》disse Louis accenando un mezzo sorriso.
《Ma visto che ti piace tanto la storia, avrei un libro da consigliarti. A meno che tu non l'abbia già letto...》
《Quale?》chiesi curiosa.
《I tre moschettieri. È uno dei miei libri preferiti.》
《Avevo in programma di leggerlo prima o poi. Grazie del consiglio,》dissi riconoscente.
《Ora sarà meglio andare. Vincent sarà già abbastanza incazzato.》

Louis attirò l'attenzione di un cameriere e il conto arrivò poco dopo.
《Che fai?》chiese Louis mentre tiravo fuori il portafoglio per pagare.
《Pago la mia parte.》
《Lascia stare. Ti ho invitata io a pranzo, no?》chiese Louis sollevando un sopracciglio.
《Non è assolutamente necessario,》risposi decisa.
《Insisto. Ma se proprio vuoi offendermi...》
《Se la metti così va bene. Ma la prossima volta pago io!》
《Vedremo,》disse Louis sorridendo fra sé e sé.

**Spazio Autrice**

Ciao a tutti!!
Rebecca inizia a conoscere un pò meglio i suoi nuovi colleghi e Louis sembra parecchio interessato, che dite?

A presto ;)

*tombeur des femmes: seduttore

Parigi per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora