s e v e n

1.9K 113 29
                                    

"Mendes, nel mio ufficio. E porta con te la tua amica.".

Quando il capo chiama nel proprio ufficio non è mai un buon segno. Pensandoci è un segno terribile!

Morirò.

Mi trascino verso l'ufficio del Capo seguito da Melody apparentemente tranquilla.

Ma si rende conto contro a cosa stiamo andando?! Morte certa!

"Bene Mendes, chiudi la porta."

Chiudo la porta sapendo di non sfuggire da quella situazione indenne.

"È vero che hai spifferato alla sottoscritta informazioni segretissimo la cui conoscenza implica la morte?"

"Emh..."

Mi grato la nuca, nervoso. Qui si mette male.

"Rispondi, Mendes."

"Si Signore."

"Ma cosa ti passa per il cervello? Hai messo in pericolo la nostra organizzazione e tutto il nostro lavoro! Sempre tu, Mendes."

Si massaggia le tempie per far passare il leggero mal di testa che deve essergli venuto per la sfuriata.

"A mia discolpa la ragazza in questione ha erroneamente assistito ad un omicidio e per non mandare a repentaglio tutto ho dovuto condividere qualche informazione."

"Avresti eseguire la procedura. Sai cosa avresti dovuto fare, vero?"

"Signore la ragazza potrebbe esserci utile. Ha grandi capacità informatiche, è un hacker."

"È vero?"

"Si Signore. La prego non mi uccida!"

"l'unica cosa che puoi fare per rimanere in vita è arruolarti nelle forze segrete. Ci stai?"

"Emh..."

"Questo comporta l'assenza quasi totale di una vita sociale e la completa dedizione al tuo lavoro, ne sei consapevole?"

"Accetto."

"Bene. Il tuo addestramento inizierà domani. Mendes, se non fossi uno dei migliori agenti su questo pianeta ti avrei già sbattuto fuori a calci."

"Grazie Signore."

"Ed ora uscite da questo ufficio. Spero di non vedervi mai più."

Uscito dall'inferno tiro un sospiro di sollievo.

Sono ancora vivo!

"Però il Capo è figo."

"Melody!?"

Agent Mendes |✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora