Agent Mendes |✔︎

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"Sono contento che tu sia stata assegnata a Carter."

"È bravo? I suoi addestramenti sono troppo faticosi?"

"È il più perfido. Ti farà lavorare fino allo sfinimento. I suoi addestramenti sono stati a dir poco atroci ma mi hanno preparato bene. Se non fosse stato per lei avrei rischiato di morire almeno una quindicina di volte."

"Questo mi rassicura molto."

"Tranquilla, semplicemente vorrai morire ad un certo punto ma dopo qualche mese di addestramento ti abitui."

"Sei ancora in tempo per uccidermi."

"Troppo tardi, ecco che arriva."

L'agente Carter si toglie gli occhiali da sole e ci rivolge lo sguardo.

" Tu sei la ragazza che ha hackerato i codici criptati della base?"

"Si Signore."

"Bene."

Dette questo se ne va, mentre lei continua ad osserveranno nervosa.

"Ora devi seguirlo. Buona fortuna."

Faccio per andarmene ma lei mi Afferra il braccio.

"Che c'è?"

"Non puoi lasciarmi da sola! Quello mi ucciderà! Devi venire con me."

"Quando ho cominciato il mio addestramento non avevo nessun appoggio."

"Non puoi farmi questo! Ti voglio ricordare che sono qui per colpa tua, è tuo dovere starmi accanto."

"Niente da fare. Buona fortuna."

"Giuro che se non vieni ti pianto una pallottola in testa!"

"Ok, vengo. Non ti scaldare."

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"Muoviti ragazzina! Il mio nipotino di cinque anni riuscirebbe a sollevare più chili."

Melody lascia cadere il peso e strapazza a terra.

A quanto pare i dieci chilometri di corsa l'hanno fatta secca.

"Di nuovo? Oggi è il mio terzo studente che sviene durante un mio addestramento."

"Chissà perché..."

"Hai detto qualcosa Mendes?"

"Niente!"

Ho ancora paura di quell'uomo.

"Prendi la tua ragazza e portala via. Dille di presentarsi di nuovo qui, domani."

"Non è la mia ragazza..."

"Non mi interessa. Ci vediamo domani."

Prendo Melody e la carico in spalla per poi portarla in infermeria.

La schiaffeggio ma non si sveglia.

Ora mi sto preoccupando.

Spazio autrice
Mi dispiace per la presenza di eventuali errori ma francamente non ho la minima voglia di correggerli.