e i g h t e e n

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"Se credevate di riuscire a rovinare i nostri piani allora vi sbagliavate di grosso."

L'uomo carica la pistola spingendo la canna più forte contro la mia testa.

Non ho mai temuto la morte più di adesso. Dopotutto ho una pistola puntata alla testa!

"Non puoi lasciarci andare? Non abbiano visto niente in fin dei conti. Non diremo niente a nessuno."

"Davvero?Pensate che non abbia capito che siete agenti della CIA? Li so riconoscere quelli come voi."

"Shawn non voglio morire."

Melody comincia a piangere facendo crescere un senso di malessere dentro di me.

"Melody non piangere, riusciremo ad uscirne. "

"Quali sono le vostre ultime parole prima di lasciare questo mondo?"

"Inizio io."

Melody prende parola lasciandomi di stucco.

"Shawn mi piaci, penso che tu sia un figo da paura e che sia un peccato che ti faranno saltare il cranio."

"Emh...grazie. Non mi aspettavo questa confessione. Invece voglio dire una cosa, più che altro un suggerimento: stai attento al piede."

"Cosa?"

Sfrutto la sua distrazione per dargli calcio allo stinco, facendolo cadere a terra.

La pistola scivola a terra e io la raccatto per poi puntata verso gli altri componenti della banda.

"Arrendetevi e sarò clemente. Ribellatevi e finirete con una pallottola in fronte."

Un calcio mi colpisce la mano facendomi cadere per terra la pistola e facendomi male alle dita.

L'uomo di prima si è rialzato e ora sta cercando di raggiungere la pistola.

Tentò di prenderla ma lui arriva un secondo prima. Iniziamo una vera lotta mentre lui cerca di spararmi e io di trovarmi le cervella sparse sul marciapiede.

Riesco a dimenarmi e a prendere possesso dell'arma. Gli sparo w lui stramazza al suolo.

Gli altri cercano di scappare mai io li sparo, uno ad uno.

"Shawn uno è ancora vivo."

A malapena respira e ha la bocca piena di sangue. Quasi quasi mi sento in colpa.

Ma il pensiero di aver appena salvato centinaia di persone da un terrorista mi fa ricredere.

"Cerca di fare la cosa giusta, almeno prima di morire perciò dimmi quando sarà il prossimo colpo e dove."

"Grand Hotel de Paris...domani."

Esala il suo ultimo respiro per poi non muoversi più.

Gli chiudo le palpebre come segno di rispetto.

"Preparati, partiamo per Parigi."

Agent Mendes |✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora