More than Best Friend [Jimin X Y/n] COMPLETA

Chapter 17

Y/n POV
«pensi che quei due stiano insieme?» chiedo a Jimin. «Nah, credo più che altro che si stiano sentendo» risponde. In effetti potrebbe aver ragione conoscendo i due. «Stanno bene insieme in fondo, LizKook» rido facendo spallucce. «Che hai detto?» corruga le sopracciglia. «LizKook. Lisa più JungKook uguale Lizkook, è per abbreviare in modo carino» spiego. «Siete strane voi» ride scuotendo la testa. «Beh ammettilo anche tu pensi che stiano bene» mi siedo sul letto quando arriviamo in camera mia. «Si, ma...stiamo meglio noi due» sorride maliziosamente stendendomi nel letto e mettendosi sopra di me. «C-ci sono i miei, e se entrassero?» chiedo perdendomi nei suoi occhi. «Giusto» si alza andando verso la porta e chiudendola per poi ritornare da me nella stessa posizione. «Ora non c'è da preoccuparsi». Ci riguardiamo negli occhi, poi sposta lo sguardo sulle mie labbra mordendosi le sue. Aish quelle soffici e grandi labbra. Prendo il suo viso tra le mani portando le mie labbra sulle sue azzerando la poca distanza che c'era. Inizialmente lo sentii teso ma poi si lasciò andare. Morse leggermente il labbro inferiore che schiudo permettendogli di far entrare la sua lingua per esplorare la mia intrecciandola. Quando entrambi siamo senza fiato, ci stacchiamo col fiatone. «Non me l'aspettavo sai» ammette. «Era quello che volevo» sorrido. «Ragazzi!» urla mia madre. Spingo Jimin facendolo cadere a terra. «Scusa...» rido leggermente mentre lui mi fulmina con lo sguardo. «Che state facendo?» la sento sempre più vicina. «Perché la porta è chiusa?» chiede abbassando e rialzando la maniglia ripetutamente. «Scusa mamma stavamo studiando e non volevamo essere disturbati» urlo nella speranza che mi senta. «Va bene, ma fra poco scendete che la merenda è pronta». «Va bene» finalmente si allontana. «da quando usi queste scuse?» chiede lui ancora a terra. «Da quando tu cerchi di farci scoprire». «Allora le tue doti da secchiona servono a qualcosa» ride mentre io gli do un piccolo pugno. Poco dopo lo aiuto ad alzarsi tendendogli la mano che afferra. «"che gentiluomo!"» mi imita facendo la vocina. «E dai!» faccio la finta offesa. «Su dai andiamo a mangiare» Jimin, apre la porta ed esce lasciandomi li sola. Lo raggiungo in cucina che nel frattempo ha cominciato a mangiare senza di me. «no ma con comodo, fa come se fossi a casa tua» ironizzo. «y/n ciò che tuo è anche mio» indica il cibo. «E ciò che è tuo?» chiedo. «È sempre mio» ride mentre faccio il labbruccio e mi siedo di fronte a lui. «Su mangia» mi imbocca un pezzo di pane con nutella.
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«Aish! Non ci capisco niente!» si lamenta per la millesima volta buttandosi a peso morto nel mio letto. «Jiminie se continui ogni due secondi a lamentarti ci credo che non capirai un tubo!» lo rimprovero. «Hai ragione, ma non ho proprio voglia» si lamenta di nuovo. «Peggio per te...» mi giro con la sedia ritornando nella scrivania. «Io ci tengo ai miei voti perciò, ora, se non ti dispiace, mi metto a studiare pure io» faccio prendendo il libro di storia e iniziando. «va bene fai veloce pero che io mi annoio».
Ok sono passati alcuni minuti ed è strano che lui non si sia ancora lamentato. Meglio così. Mi giro sulla sedia per vedere la situazione. Si è addormentato è per questo che non c'erano lamentele. «che bambinone» lo prendo in giro nonostante sappia che non mi senta. Finisco di studiare le ultime due pagine e finalmente sfinita mi preparo per dormire. Mi infilo sotto le coperte accanto a lui e sento le sue braccia cingermi. Mi sento così protetta e coccolata quando si tratta di lui. «y/n» mi richiama con voce roca e bassa. Sicuramente si è svegliato a causa mia. «ti ho svegliato? Scusami. Ora dormi» dico accarezzandogli i capelli cercando di farlo rilassare e infatti così fa. «non lasciarmi qualunque cosa succeda» sussurra prima di addormentarsi. Che intendeva con ciò? «tranquillo Jiminie non ti lascio solo». Sprofondo nel suo petto emanando il suo buonissimo profumo chiudendo gli occhi fino ad addormentarmi.

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Capitolo di passaggio...come state?