capitolo 21

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La settimana la trascorro tranquilla, spesso penso a lui a cosa possa fare in quel momento e ogni tanto quando sento una voce un po diversa dal solito mi paralizzo. Ma cerco il più possibile di stare calma, e concentrata sulle cose che mi circondano. Dopo quella domenica non lho più visto e questo mi ha solo fatto bene; come mi è consuetudine fare mi vedo con le amiche, la mattina sono al lavoro e la sera o uscivo e diretta andavo a letto, stanca della giornata trascorsa. Iniziamo a organizzare per la villetta, sicuramente, faremo un festino, magari non esagerato, ma per festeggiare.
Una sera che sono a casa, seduta nella mia sdraio posizionata momentaneamente nel balconcino il telefono suona, controvoglia mi alzo e vado verso il letto

NUMERO PRIVATO

Rispondo

:<<pronto...pronto! >>:

:<< mi senti? >>: chiede l' altra persona

:<< si si la sento >>: rispondo andando verso il balcone

:<< ciao; Come stai? >>: chiede questa voce calda ma giovanile

:<< ciao, bene grazie.. >>: cercando di capire;

:<< che stai facendo? >>: domanda curioso

Mentre il mio cuore inizia a battere forte, come se avesse capito chi era l' altra persona dall' altra parte della cornetta.

:<< sono nel balcone >>: rispondo cercando di stare calma.

:<< ti chiamavo per sapere se ti andava di vederci...quando sei libera? >>:

A quell' invito il mio cuore ha iniziato ad andare in tilt," oh dio della pace!! " sentivo già l' ansia, il batticuore; in meno di 4 secondi il flashback di quel bacio sfiorato, il suo odore "no Marta non ci pensare, dimenticalo"

:<< Il pomeriggio sono libera >>: cercando di non tremare nella voce

:<< vabbene, allora se non hai impegni anche domani? Ti va bene? >>: decide infine, senza darmi modo di replicare.

:<< vabbene >>: rispondo ormai travolta da quella voce calda

Dopo aver chiuso la chiamata salutandoci mi abbandono alla sdraio " cazzo! Ed ora? Che si fa? Che cosa faccio?" Sempre più confusa, poi ripenso alle parole della mia amica; e faccio un bel respiro " Lascia che tutto vada come deve andare" se deve accadere qualcosa che accada. Rimango un altro po nel balcone a guardare le stelle: cosi lontane eppure cosi brillanti; mi è sempre piaciuto guardare il cielo, le stelle, le forme strane delle nuvole; Ma dopo un po il venticello mi provoca un brivido cosi decido di tornare dentro e mettermi a letto. La mattina quando suona la sveglia mi alzo senza problemi, doccia vestiti e via a lavoro, passo la giornata tranquillamente insieme alla mia collega, che come al solito non fa che mettere il buon umore a tutti

:<< Oggi offerta speciale, chi prende 2 caffè il terzo è gratis >>: urla Rosy mentre prepara l'ennesimo caffè

io ed il capo la guardiamo e insieme scoppiamo a ridere, non c'e nulla da fare, "quando il lavoro si fa duro i duri iniziano a dare di matto"; il via vai di persone finisce quando l'orologio tocca l'una. E cosi facciamo una pausa dividendoci un cornetto in 3 visto che il capo si è unito a noi. Quando l'orario scatta, felici chiudiamo il bar e ci dividiamo; parcheggio e tranquilla entro a casa, salgo e entro

:<< Mammaaaa... sono a casa >> urlo girando per le stanze

:<< Ma che ti urli.. esaurita.. sono qua >>: coperta fino al collo se ne sta seduta nel divano del soggiorno.

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