capitolo 24

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Quando finisce il suo cappuccino delicata si poggia un tovagliolo sulle labbra e sorridendo

:<< era buonissimo il cappuccino, grazie >>: allontanandosi

Io sorrido, tolgo il piattino e ringraziandola continuo a lavorare; le ore passano e finalmente finiamo. Torno a casa, stanca di quella giornata afosa, mi dedico una doccia ed una bella dormita. Mi sveglio tutta sudata, d'altronde c'è caldo, prendo i vestiti e vado al fare una doccia; scelgo in pantaloncino bianco con macchie nere ed una t-short a canotta bianca e le solite Adidas; scendo le scale lasciando mamma che sistema, prendo il telefono che sembra morto, nessuna chiamata nessun messaggio.
Vado a piedi nel solito bar vicino casa, e mi siedo nel solito tavolino; "prenderei un bel gelato" e decisa vado dentro

:<< ciao >> saluto il ragazzo del pub che chiacchiera con un cliente

Prendo un bel cornetto all' amarena e mi risiedo nel mio tavolo gustandolo in tranquillità. Molte volte la solitudine mi piace, lascia spazio ai miei pensieri, li lascia liberi di fare ciò che vogliono ed essere se stessi... "chissà dov'è, se mi pensa, se si domanda dove sono" quanti chissà ci sono nella mia testa; quando finisco mi concedo una sigaretta.

:<< hey ciao >>: dice un voce familiare

Quando alzo lo sguardo 2 occhi verdi mi guardano; seduto di fronte a me Riccardo

:<< ciao >>: facendo uno sguardo timido

:<< cosa fai tutta sola? >>: chiede guardandosi attorno

:<< niente, ho mangiato un gelato >>: risposi mentre rollo il tabacco

D' un tratto lui si sporge verso me, arrivando decisamente molto vicino al mio viso; gli occhi verdi, a mandorla; io mi allontano di scatto  ma lui allunga un po il braccio e con un unico gesto mi passa il dito sulle labbra, un brivido dolce mi attraversa la schiena, senza fare nulla lo lascio  finire.

:<< avevi un po di cioccolata sulle labra,te lho tolta >>:  ritornando al suo posto

:<< grazie >>: sentendomi le guance rosse

:<< gli altri non ci sono? >>: domanda

:<< no, non li ho sentiti >>: finendo di girare e accendendo la sigaretta

Ho sempre un po' di timore nello stare in sua compagnia, non vorrei mi rubi qualche bacio o non so; però è piacevole, mi guarda fumare zitto, con un sorriso

:<< quando vieni a trovarmi? >>: chiede mentre si alza dalla sedia

:<< dove vai? Comunque al momento non posso >>: ripondo senza tanti problemi

Ma lui è già entrato nel pub, non sentendo neanche una parola di cio che ho detto, io continuo a fumare, quando esce, tra le mani tiene una bottiglia di birra e 2 bicchieri di plastica

:<< ci andiamo a sedere a mare, così ci dividiamo questa birra >>: rimanendo inpiedi di fronte a me.

Prendendomi alla sprovvista non só cosa rispondere, ma d'altronde cosa faccio qua sola, e cosa mai può succedere; così accetto l' invito e alzandomi

:<< vado a pagare >>: prendo la borsa mi avvio dentro il pub

Quando esco lui è sempre fermo vicino al tavolo che aspetta con il sorriso sulle labbra, io un po in imbarazzo lo raggiungo e insieme andiamo verso la macchina;

:<< andiamo in spiaggia ti va? >>: domanda, mentre mi passa la birra

Senza distogliere lo sguardo la tengo ben stretta tra le gambe sentendo la sua freschezza; guardando di tanto in tanto la strada vedendo dove stavamo andando. Davanti i miei occhi in discesa una pineta con sassi grandi e tronchi, ci fermiamo vicino ad un sasso messo per delineare il parcheggio. Afferro la bottiglia e scendiamo; gli alberi dai tronchi fini  si alzano alti, solo una striscia di terra rimane esposta al sole, camminandomi a fianco scendiamo qualche gradino per ritrovarci in una piccola spiaggia vuota; stende un telo sulla parte della sabbia sotto gli alberi e ci butta sopra le chiavi ed il portafoglio. Io mi siedo sul telo da cui trapassa il calore della sabbia, poggio la borsa e tolgo le scarpe, lui seduto accanto a me che apre la bottiglia e riempie i bicchieri

:<< questo è per te >>: porgendomi il bicchiere quasi pieno

Le nostre dita si toccarono, sono dita ai lati ruvidi, non troppo sottili; la mano grande, il polso grosso e con un bel avambraccio tatuato di fiori colorati e una geisha con un ventaglio in mano;
I nostri occhi si incrociano, un dolce brivido mi sale su per la schiena, distolgo lo sguardo e sorrido; aspetto che riempie il suo bicchiere e nuovamente lo guardo, uno sguardo semplice, limpido. Avvicina il suo bicchiere al mio

:<< Alla salute >>: sorridendomi

Ricambio sorridendo e facendo toccare i bicchieri  solo nella parte di sotto ne bevo un piccolo sorso; la fresca bevanda un po frizzante mi scende per la gola;

:<< Allora dimmi come stai? >>: mi domanda non appena finisce di bere il suo sorso.

:<< bene, bene >>: sedendomi più comoda

:<< lavori sempre in quel bar? >>: stendendosi sul telo

:<< Si, sempre li con Rossella; non so se la conosci >>: bevendo un altro goccio

Lui fa no con il dito, visto che beve un altro sorso

:<< eh com'è finita con il ragazzo con cui ti stavi? >>: domanda curioso

:<< poi ci siamo rimessi insieme ma dopo 3 -4 anni siamo scoppiati >>: diventando un po triste, e rivolgo il mio sguardo verso il mare.

:<< capito, e non ti vedi con nessuno? >>: 

:<< in realtà c'è un tipo con cui mi vedo >>: rivelo sincera ed anche un po in imbarazzo

:<< nooo! mi hai ucciso >>: abbassando lo sguardo verso il telo

Io rido divertita, lui rialza lo sguardo e mi sorride,

:<< scherzo, l' importante è  che ti tratti bene >>:  

:<< si; certo >>:  sorridendogli imbarazzata

Riccardo si è sempre comportato correttamente nei miei confronti, le prime volte che ci capitava di incontrarci nella piazza principale del paese si sedeva con me e la mia amica e iniziavamo discorsi che finivano con altri discorsi; all' inizio ci guardavamo di tanto in tanto, ma poche parole, è sempre stato un tipo un pó pazzo, ci faceva ridere tanto, piano piano abbiamo preso confidenza, ed poi bhe ci sono stati anche i baci

Mi guarda bere la mia birra, si riempie il bicchiere e poi riempie il mio. Guardarlo mi fa venire il mente le tante cose che abbiamo fatto insieme; le sere d' estate io lui e Francesca seduti al chiosco vicino al mare, sembre noi 3 le sere in macchina a cantare, l' uscita in 4 assieme ad un suo cugino, che andò a finire che ci ritrovamo in un parco per bambini seduti sopra a delle giostre. In quel periodo non pensavo nemmeno all' amore quello fisico non mi facevo tutte le paranoie che mi sono fatta con Francesco.

:<< tu, che mi racconti? >>: gli chiedo cercando di mettermi l' ultimo mezzo bicchiere di birra; sotto i suoi occhi attenti

:<< niente, ho cambiato lavoro, ho avuto una storia di quasi 1 anno ma anche la mia è scoppiata, adesso con il nuovo lavoro mi sono sistemato, mi sto sistemando la casa per me; e sono solo perché per adesso sto bene così >>: continuando a guardarmi

:<< Sono contenta che ti stai sistemando; e stai tranquillo che da solo non stai male >>: guardandolo negli occhi

Non si sta male soli, se ti va di uscire esci, se vuoi mangiare una pizza la mangi, se decidi di fare qualcosa la puoi fare senza chiedere il permesso a nessuno. Sei libera di andare dove vuoi e quando vuoi, e sopratutto di stare con chi vuoi.

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