25.Ciao

20 1 0
                                    

sai, stavo pensando... un po' come sempre, anche se così non mi è successo mai. Aspetta, mi spiego meglio.
Sai, ti stavo pensando, come ormai accade da mesi ogni giorno, puntuale ed inevitabile come l'alba. Sai, stavo pensando a me, a come io ti abbia mandato via; i tuoi occhi ce li ho impressi nei miei, nella mia mente l'immagine di essi rossi e lucidi, di te amareggiato ed infreddolito, di me volenterosa di scappare per non vederti soffrire. Quel momento non lo dimentico, sai? e non perché non voglia, non sono così masochista, è che la mia mente ed il mio cuore non me lo permettono... e anche tu fai la tua buona parte. è che io la vita non la capisco proprio, non riesco a fare un passo avanti senza pensare ai venti che l'hanno preceduto e ai cento che lo seguiranno. Con te il brio l'ho assaporato ma il problema è che non ci sono abituata; non dico non mi sia piaciuto ma, mettiamola così, adesso sono in vena di cioccolata calda, non di freschezza. Eppure quella ventata d'aria fresca non vorrei viverla con nessun altro che non sia tu. Perché CAZZO!! -ma si può dire in questo contesto? Vabbè, ormai l'ho detto.- tu mi sei piaciuto e mi piaci tuttora -un gran bel problema. Io con te davvero mi sono lasciata andare, forse anche troppo oltre i miei limiti. È che io ho questo maledetto problema di non sapermi godere la libertà d'animo e quando succede - e poche volte succede- mi capita di  agire e poi pensare all'azione appena compiuta, di piangere sul latte versato insomma. È che non mi è  chiara la differenza fra rimorso e rimpianto e, non avendo ancora un'imprescindibile preferenza, per non sbagliare, commetto l'errore più grosso ci sia: mi lascio prendere dalla paura. Perché forse avevi ragione anche tu, sono incatenata e, temendo di conoscere il mondo circostante, non permetto a nessuno di liberarmi. Ma suvvia, ho solo quindici anni, cosa pretendi? La vita la si capisce appieno solo una volta: quando la si sta salutando. E io questo enorme difetto credo di abbandonarlo eh, però non adesso.
le parole che ti ho detto, quel giorno così come gli altri, le ho pensate e pesate tutte, le azioni un po' meno, le passioni te le ho semplicemente donate senza riflettere sulle loro ripercussioni -mossa stupida fran!- e, quando poi mi sono ritrovata al bivio che separa mente e anima, mi sono resa conto di quanto molte cose fossero premature, io ad esempio. Perché per stare con qualcuno, dipendere e far dipendere, non ha mai fatto per me e, in questo momento poi, in queste condizioni fisiche e mentali, è meglio per me evitarlo, un po' come i fiori in primavera quando il polline mi inonda gli occhi lasciandoli lacrimare -bellezza e dolore in un corpo solo.
Spesso ho pensato di scriverti, di venirti accanto e dirti qualcosa, qualsiasi cosa pur di attaccar bottone; spesso ho creduto fosse tutto irreale, tant'è che ormai sei il mio sogno ricorrente e proibito-un'ossessione?
Spesso ti ho fissato- come tu sostieni io abbia fatto quella sera per "richiamare la tua attenzione"...che folle che sei- intensamente e inconsciamente, ho pregato che ti avvicinassi a me e mi parlassi, mi insultassi, mi dicessi tutto ciò che di cattivo pensassi nei miei riguardi. Non sapere più niente di te, tutto a un tratto sparire da te e dalla tua vita , non conversare per piacere e per abitudine, mi ha stesa KO. La possibilità che anche tu potessi stare così, o anche peggio, non sto neanche a dirti quanto male mi abbia fatto sentire, quanto i sensi di colpa mi abbiano presa d'ostaggio imprigionandomi in una opprimente gabbia di rabbia e rammarico.
Quanto ti ho cercato nelle canzoni! Quanto la musica mi ha ricondotta a te! Quanto ho cantato credendo di averti accanto a intonare/stonare qualche nota insieme!
Quanto mi hai fatto scrivere, ridere, piangere, soffrire, morire e resuscitare, cambiare idea, andare in tilt, amare, sorridere, vivere, respirare e poi andare nell'apnea dei sentimenti, ballare, gridare, fatta sentire a disagio, stare bene con me stessa. Quanto sei stato immenso! Perché tu il sole non ce l'hai dentro, tu sei una ventata di sole caldo e il mio cuore l'hai sciolto completamente- complimenti!
Ora non mi resta altro che salutarti con i sorrisi più amari mi appartengano, sperando che un giorno potrai capirmi e tornare, perché io non lo so fare: orgoglio e timore mi hanno sempre trattenuta. Io nel frattempo ti aspetto eh! E magari passo il tempo a capire se, salutandoti, parlandoti o guardandoti, il mio cuore si fermi per l'emozione o per un arresto cardiaco.
ti spetta una vita a carte scoperte e qualcuno che sappia giocare a scacchi.
fran🌘

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 05, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Adesso tocca a me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora