15. Problemi irrisolti

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È da un po' che i miei pensieri tornano sempre lì. I miei occhi cadono sempre dove non vorrei. I miei pensieri mi avvolgono quasi fino a togliermi il respiro. Il mio corpo sta cambiando e io non riesco ad accettarlo. Sono sempre stata in conflitto con l'immagine che si riflette nello specchio. Il senso di inferiorità, gli insulti, il disagio, non sono mai mancati. Ho sempre preferito "vestirmi per coprirmi" e non per piacermi. Non si direbbe ma, fin da piccola, ho sempre avuto problemi con l'alimentazione. Dimagrire è sempre stato il mio obiettivo principale. Far soffrire chi mi sta accanto è sempre stato l'effetto collaterale. Spesso mi sono sentita dire che i miei erano solo capricci, solo un mettersi in mostra. Mai nessuno ha provato a mettersi nei miei panni, a chiedersi come mi sentivo. Fisicamente, ho avuto problemi lievi. Psicologicamente ne sono rimasta distrutta. Mostrare zone che io ritengo critiche è per me impossibile. Il contatto fisico, anche un abbraccio, mi urta. Odio sapere che qualcuno, anche solo sfiorandomi, possa venire a contatto con parti del mio corpo che io odio.  Spesso ho ricevuto insulti, prese in giro, paragoni con altre ragazze. Spesso mi sono sentita dire di essere grassa, di dover togliere qualche chilo. Altrettante volte mi hanno detto di vedermi sciupata, troppo magra. Non mi sono mai capacitata di come le persone possano essere incoerenti o insensibili. Devo ammettere che la danza mi ha aiutata molto. Ho imparato a conoscere il mio corpo, quasi ad accettarlo. Negli anni, ho potuto constatare sulla mia stessa pelle quanto sia importante avere un'alimentazione corretta, sana, per poter reggere meglio l'allenamento. La danza mi ha aiutata ad esprimermi, ad esternare le mie emozioni sotto forma di movimenti e non parole. La danza, per me, è stata più di una passione, più di un passatempo. La danza, per me, è ed è stata la cura per il mio cuore ferito, l'unico modo per esprimermi davvero senza dover per forza proferir parola. Eppure tutte le brutte sensazioni che ho provato in questi anni, dopo essersi affievolite quasi da sembrar sparite, si stanno ripresentando più forti di prima. Sarà lo stress per la scuola, l'ansia di dover ricominciare tutto daccapo, la volontà di farsi valere e la paura di non riuscirci, ma io mi sento sempre peggio con me stessa. Guardarmi allo specchio mi risulta difficile. Guardarmi allo specchio e piacermi mi è impossibile. Mi sono promessa e ripromessa di perdere qualche chilo eppure non ci riesco. Non voglio far soffrire nuovamente i miei cari. So di essere stata causa di troppe delle loro preoccupazioni ma non riesco ad avere pace con la ragazza che intravedo nello specchio. Gli altri non sono d'aiuto. Mi sono sentita dire tante, troppe, volte di essere ingrassata, di aver mangiato più del solito. Mi sono sentita un schifo e nessuno se n'è mai preoccupato. Ora come ora, aspetto con trepidante attesa che  ricominci ad allenarmi, a frequentare le lezioni di danza, a passare gran parte delle mie giornate in quella sala che mi è ormai familiare. Se ora sono ancora in piedi, lo devo solo a quella che tutti considerano una semplice passione.
Delle scarpette ai piedi e una musica nel cuore. È sempre stato così e così sarà ancora a lungo.

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