Da quando mise piede fuori da quella casa, lo sapeva che la vita per lei sarebbe stata difficile. Non voleva tornare a combattere e a soffrire, ma dopo aver ritrovato il fratello, capì subito che non avrebbe più compreso il significato della parola pace.
Si trovava in un vicolo lontano dalla gente con suo fratello attaccato al muro da lei.
-allora fratellino- lasciò la presa e lui riprese fiato -comincia a parlare.
Lorenzo la guardò e sorrise.
-sempre più gentile, eh sorellina?
Si sistemò la maglietta leggermente stropicciata e la guardò.
-e la cicatrice?
Chiese Lorenzo scrutandole il viso per scovare la cicatrice.
-dopo ne parliamo, per adesso dimmi.
Rispose secca Teresa.
-non sono tornato da te perché ti avrei messa in pericolo.
Disse lui.
-non è una scusa Lorenzo, c'è sempre un motivo ben preciso che ti spinge a fare qualcosa.
Disse lei.
Il fratello abbassò lo sguardo.
-Teresa, molta gente mi voleva morto al tempo, l'incendio è stato come un occasione per sparire e farmi credere morto- Lorenzo poggiò le mani sulle spalle di lei -e non avrebbe funzionato se qualcuno avesse saputo che ero ancora vivo.
Teresa si mise a ridere.
-pensi che non avrei saputo mantenere il segreto?
Disse lei irritata. Non esisteva nessuno nella sua famiglia che sapesse mantenere i segreti meglio di lei.
-ma no! Tu lo avresti di sicuro mantenuto! Solo, so come sei fatta..
Lui sospese la frase.
-ti avrei aiutato e protetto Lorenzo.
Ribattè lei.
-proprio per questo non te l'ho detto.
Lorenzo sospirò.
-tu dovevi occuparti della tua vita, non intendevo occupare il tuo tempo con i miei problemi.
Teresa stava per ribattere ma Lorenzo la fermò.
-Eh si, so che tu per la famiglia faresti di tutto, ma sai, a volte dividerci è la soluzione.
Teresa scosse la testa.
-non sai quello che dici Lorenzo.
-riflettici! Quanti problemi avete avuto tu e i nonni negli anni dopo l'incendio? Te lo dico io, 0!
Lorenzo la avvicinò a se per guardarla negli occhi.
-tu che ne sai?
Chiese lei.
-ti ho osservata e seguita in tutti questi anni, ero io che ti proteggevo, è per merito mio se nessuno vi ha mai cercati dopo l'incendio.
Teresa comprese le parole del fratello.
Riflettendo collegò quei cento anni di "pace" a suo fratello.
Senza guardarlo in faccia uscì dal vicolo.
-andiamo
Lo incitò Teresa
-dove?
Chiese lui
-a casa.
Si avviarono alla moto, salirono in sella e partirono.-Marcel, rivoglio Lorenzo e la sorella qui, ho un conto in sospeso con entrambi.
Disse Klaus.
-hey! Non sono mica il tuo schiavo, vai a cercarteli.
Rispose Marcel irritato.
-fratello
Klaus si girò verso Elijah.
-dov'è Freya?
Chiese Klaus.
-non vuoi proprio ascoltarmi? Lasciali parlare, Lorenzo tornerà qui prima o poi.
Disse Elijah bloccando il fratello che stava per sorpassarlo.
-hanno avuto mezz'ora, ora per quanto mi riguarda- Klaus sorpassò il fratello salendo le scale -voglio trovare Lorenzo.
-Freya non è in casa.
Disse Eily uscendo da una stanza.
-e allora dove si è cacciata?
Chiese Klaus spazientito.
-non lo so.
Rispose lei.
-Ah bene, oggi qualcuno ce l'ha con me.
Disse Klaus sospirando.
-Non esiste persona al mondo che non ce l'abbia con te.
Disse Elijah.
-grazie fratello, sei di conforto.
Rispose Klaus.
-di niente Nicklaus.-il nonno sospettava che tu fossi vivo, lo pensa ancora in realtà.
Disse Teresa dopo aver spento il motore.
-lui in qualche modo azzecca sempre, ricordi quando scoprì che avevo rotto io la finestra del salotto?
Chiese Lorenzo.
-certo, senza nessuna prova ti incolpó e finí per avere ragione.
Sorrise lei.
La porta di casa si aprì rivelando la nonna.
-che mi venga un colpo!
Esclamò la nonna scendendo dal portico.
Arrivò davanti al nipote e lo abbracciò.
-come sono contenta di vederti Lorenzo!
Il nonno dalla porta, appoggiato allo stipite guardava sorridendo.
-alla fine, ho ragione anche questa volta.
Disse lui mentre Lorenzo e la nonna si avvicinano seguiti da Teresa.
-un giorno vorrò sapere come fai.
Disse Lorenzo entrando a casa insieme a Teresa, poi entrò la nonna e chiuse la porta.Dall'altro lato della strada Klaus osservava la scena serio.
Tornato a casa raccontò tutto a Freya ed Elijah.
-quindi i nonni sono vivi.
Disse Elijah
-ma come fanno? Saranno vampiri..
Rifettè Freya.
-Marcel saprà.
Disse Klaus con un sorrisetto guardando Marcel.
-si so, ma non dirò altro in più di quello che ho gia detto.
Rispose lui.
-intendi restare qui ad aspettare che ci attacchino?
Chiese Freya.
-sentite, Teresa è una mia vecchia amica e si fida di me come io di lei, intendo non dire niente per rispetto della nostra amicizia.
Klaus rise guadagnandosi un occhiata da parte di tutti.
-parli proprio tu di fiducia? E quando tu hai tradito la nostra per aiutare Lorenzo? In quel caso non contavamo noi, vero?
Chiese Klaus.
-senti Klaus, ci sono vari motivi dietro ogni azione, tu volevi far soffrire Lorenzo cercando la sua famiglia e lui a sua volta voleva proteggerli, come fai tu con la sua di famiglia- Marcel fece una pausa e poi continuò -ed io ho voluto aiutarlo a proteggere un'amica.
Finí poi lui.
Klaus fece una smorfia contrariata e si voltò per poi salire le scale e scomparire dentro ad una stanza.
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Diversamente uguali//Elijah Mikaelson
FanfictionSi appoggiò al tavolo e posò il bicchiere di champagne. Era fin troppo per lei e non vedeva l'ora di andarsene. Vedendo tutte quelle coppie ballare felici e spensierate, con quelle belle acconciature e quei bei vestiti, quasi si sentì in imbarazzo a...