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"Lory? Non ti sembra esagerato?"
Chiese Teresa sulla soglia della porta della camera del fratello.
Stava preparando degli intrugli di verbena in modo da creare delle bombe.
Lorenzo guardò prima il suo operato, poi la sorella.
"No, assolutamente, mi sembra addirittura poco"
Disse lui continuando a fare i suoi intrugli.
"Sai che anche noi siamo vulnerabili alla verbena, vero?"
Chiese lei.
"Si sorellina, lo so, ma tu no!"
Rispose lui.
"Purtroppo si, cos'è te lo sei dimenticato?"
Chiese lei.
"No, non l'ho scordato, ma sappiamo entrambi che tu puoi sopportarla meglio di me e di qualunque altro vampiro"
Disse lui porgendole una sfera di vetro.
Lei la prese e se la rigirò tra le mani.
"Una bomba del genere ti farebbe solamente il solletico"
Disse lui guardandola negli occhi.
"Sai che non vorrei mai che tu ti facessi male, ma è questione di difesa, loro saranno anche originali, ma in più di te e di me non hanno niente, forse di me si, ma.. hai capito no?"
Lei rise.
"Si, ho capito, ma non voglio che tu le usi queste bombe"
Disse lei.
"È per difesa"
Rispose lui.
"Una difesa che potrebbe rivelarsi mortale per te"
Disse lei.
Lorenzo sospirò, sapeva benissimo che cosa aveva tra le mani e quanto mortale sarebbe potuto essere per se stesso.
"E poi.. la verbena emana un odore acre, di sicuro lo sentiranno"
Disse lei rompendo quel silenzio che era venuto a crearsi.
"Non in questo caso"
Disse lui.
"Ti sbagli, io lo sento"
Disse lei.
"Tu lo senti perché sei tu, perché sei un difetto! Io, come qualunque vampiro che non lo è, non lo sentiremo"
Teresa prese altre due bombe e le portò in camera sua.
Poi tornò dal fratello.
"Allora, qual è il piano?"
Chiese Lorenzo mentre sistemava i guanti usati per non bruciarsi con la verbena.
"Sta sera ci sarà una sfilata di auto antiche, esattamente sulla strada del palazzo Mikaelson, noi ci saremo, ci divertiremo faremo quel che ci pare, come abbiamo sempre fatto"
Disse lei.
"E questo dovrebbe essere il tuo piano geniale?"
Chiese Lorenzo.
"La parte bella non potrò architettarla io, poiché dipende da loro, ma se va come penso, saremo tutti amici entro la fine della nottata.
Disse Teresa.
"Non è da te pensare e mettere in atto un piano per diventare 'amici' "
Disse Lorenzo.
"Forse perché questo piano ha dei secondi fini? O forse perché, per non esserti fatto i cazzi tuoi tempo fa, ora sono io a dover pensare piani non nel mio stile?"
Chiese Teresa mentre i suoi occhi prendevano un colorito rosso tenue.
"Si Teresa ma calmati, sai che io i cazzi miei non me li so fare"
Disse lui.
"Si, ho notato"
Rispose lei.

***
"Freya"
La strega, concentrata nei suoi incantesimi più delicati, venne interrotta dal fratello.
"Cosa c'è di così importante da interrompere i miei incantesimi?"
Kol la guardò.
"Qualsiasi.. cosa?"
Disse lui.
Freya sospirò.
"Cosa vuoi Kol"
Chiese lei esasperata.
"Vorrei sapere dove si trova nostro fratello Niklaus"
Disse lui sorridendo.
"È di sopra con Elijah"
Rispose lei tornando ai suoi incantesimi.
"Grazie"
Disse lui per poi avviarsi al piano superiore.
"Sta sera dovremmo trovarli entrambi li"
Disse Kol entrando nella stanza.
Klaus lo guardò.
"E tu come lo sai?"
Chiese lui.
"È cosí, punto"
Disse lui sedendosi sul divano.
"Ne sei sicuro?"
Chiese Elijah.
"Si fratellino"
Disse Kol.
"Allora non ci resta che scendere e cercarli"
Sbottò Klaus.
Quei piani così lenti e noiosi non gli piacevano proprio.
"Si ma, con discrezione"
Klaus ed Elijah si guardarono.
"Capisco che la discrezione non è il vostro forte, intendo solo che dovrete essere normali persone che vanno in giro a divertirsi"
Intervenne Kol spiegando in breve il piano.
"Purtroppo Kol, nostro fratello si diverte solo uccidendo"
"Compiendo carneficine, specifico"
Disse Klaus facendo l'occhiolino.
"Sono a conoscenza degli hobbie di nostro fratello Elijah, ma per una volta dovrete fare finta di divertirvi, andrete in giro parlando e canticchiando allegramente, ma senza uccidere nessuno, infondo il piano è quello di farseli amici, no?"
"Non ti prometto niente"
Rispose Klaus.

Diversamente uguali//Elijah MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora