Il rombo della moto si fece spazio nella strada che dirigeva al cimitero.
In lontananza vide una figura in giacca e cravatta che, per il particolare freddo di quei giorni, portava un cappotto ovviamente elegante.
Parcheggiò la moto accanto al suv grigio e scese.
"Ti tratti bene vedo.."
Disse Teresa scendendo dalla moto.
Lei vestiva con un jeans nero a vita alta fermato da una cintura bianca, degli stivaletti con il tacco neri, una felpa corta, blu con delle scritte bianche e portava un cappotto nero.
Tolse i guanti da moto e li ripose dentro la sella.
"Mi piace curare il mio aspetto"
Rispose Elijah guardandola.
"Oh, si ho notato"
Lei gli sorrise ed entrarono nel cimitero."Esattamente perché hai chiesto a me di venire e non ad uno dei tuoi fratelli?"
Chiese lei camminandogli affianco.
"Hai fornito tu le informazioni a Marcel, forse saresti più utile dei miei fratelli"
Rispose lui.
Teresa si bloccò.
"Siamo qui per il sigillo?"
Chiese lei stupita.
"Perché tanto stupore?"
Chiese Elijah.
"Credevo importasse a Marcel del difetto, non a voi"
Disse lei riprendendo a camminare.
"Si.. beh.. importa un po a tutti"
Rispose lui.
"E come mai?"
Azzardò lei.
Elijah sospirò.
"Il difetto nasce come una piaga indistruttibile, come una forza impiegabile e se c'è un modo per porvi fine, allora importa a tutti"
Teresa guardò per terra.
"E se..il difetto non volesse fare del male a nessuno? A meno che non lo meriti"
Disse Teresa.
"Comincio a pensare che tu sappia più di quanto dici"
Disse Elijah fermandosi davanti a lei.
"Mi hai chiesto se potessi fidarti di me, ora ti pongo la stessa domanda"
Disse lui guardandola dritta negli occhi.
"Posso fidarmi di te?"
Chiese ad un soffio dalle sue labbra.
Teresa parve incantarsi per un attimo, la vicinanza con Elijah la stava scombussolando, doveva riprendersi.
"Si che puoi"
Disse lei passando gli occhi dalle labbra di lui agli occhi.
Poi si spostò e lo sorpassò.
"Bene"
Rispose lui.
"Allora, cos'altro sai?"
Chiese lui.
"Solo per provarti che puoi fidarti di me ti dirò una cosa"
Si girò verso di lui.
"Il sigillo non blocca solo il difetto, ma anche chi lo conosce, nessuno può dire niente, poiché il sigillo lo impedisce"
Disse lei.
"Quindi, anche se tu sapessi qualcosa non potresti dirmela"
Ipotizzò lui.
"Esatto"
Rispose Teresa.
"Elijah"
Una voce lo chiamò ed entrambi si girarono.
"So che state cercando il sigillo"
Chiese l'uomo.
"Si esatto, lei è Teresa, Teresa lui è Vincent"
Disse Elijah presentandoli.
Vincent e Teresa si strinsero la mano.
"Allora, riguardo al sigillo, ho scoperto molte cose"
Disse lui incamminandosi su un altare.
"Ovvero?"
Chiese lei avvicinandosi seguita da Elijah.
"Per prima cosa è un incantesimo volontario, il che vuol dire che il difetto ha fatto questo sigillo si sua spontanea volontà"
'In realtà non vidi altra scelta' pensò Teresa.
"Vai avanti"
Disse Elijah.
"Il sigillo non è altro che un cerchio di pietra dalla larghezza di un arancia con sopra incisa la lettera D"
Disse Vincent.
"Per cosa sta?"
Chiese Elijah.
"La lettera D? Beh, ho un vago sospetto che possa trattarsi del demone più forte di tutti i tempi"
Disse Vincent .
"Demons"
Disse Teresa.
Vincent annuì.
"Chi è?"
Chiese Elijah.
"Nell'antichità esisteva un demone che torturava solo persone malvagie con un peccato grave addosso ad esempio per l'uomo il massimo del peccato era l'omicidio di un infante o una donna ed il tradimento, quest'ultimo anche per le donne, ma solo in casi estremi"
Rispose lei.
"Si perché le donne venivano viste come creature pure e incorruttibili ed era raro che qualcuna potesse disonorare questa diceria"
Continuò Vincent.
"Quindi potrebbe essere stato questo demone?"
Chiese Elijah.
"Questa, Elijah, è una donna"
Lo riprese Vincent.
"È viva?"
Chiese lui.
"A causa della sua lunga vita, decise di farsi sotterare in una bara nel cimitero di famiglia, però essendo un demone non può morire. Di lei non si seppe mai il nome o il cognome e ancora oggi molta gente la cerca per avere un aiuto, per fare in modo che lei renda giustizia come faceva moltissimo tempo fa"
Elijah annuì.
"Cosa avrebbe a che fare lei con il difetto?"
Chiese Elijah.
"Forse fu lei a creare il sigillo sotto la volontà del difetto"
Disse Vincent.
Elijah sospirò.
"Sai altro?"
Chiese Teresa.
"Si un ultima cosa: il sigillo è un oggetto maligno, in pratica in base al volere della persona che lo spezzerà, il potere potrebbe tornare o non al difetto"
Disse lui.
"Deve essere una strega a farlo?"
Chiese Elijah.
"No"
Disse Vincent.
"Serve una strega o uno stregone per incantare un arma che possa spezzarlo, potrebbe impugnarla anche un bambino, purché sia consapevole di quello che fa"
Finí poi Vincent.
"Adesso manca un modo per localizzare quest'oggetto"
Disse Vincent.
"Prima sarebbe meglio incantare un arma e poi localizzarlo"
Disse lei.
"Ha ragione"
Disse Elijah.
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Diversamente uguali//Elijah Mikaelson
FanfictionSi appoggiò al tavolo e posò il bicchiere di champagne. Era fin troppo per lei e non vedeva l'ora di andarsene. Vedendo tutte quelle coppie ballare felici e spensierate, con quelle belle acconciature e quei bei vestiti, quasi si sentì in imbarazzo a...