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"Non mi stai dicendo sul serio"
Disse Lorenzo serissimo.
"No, affatto sto scherzando da mezz'ora"
Rispose sua sorella comodamente seduta sul divano del salotto.
Lui la fissò.
"Tu. Sei. COGLIONA."
Disse urlando l'ultima parola, poi prese al volo la ciabatta che la nonna aveva lanciato.
Il nonno spostò lo sguardo dal giornale al nipote.
"Ora che l'hai presa, gentilmente, buttala nel camino"
Disse lui.
La nonna indignata rispose
"Non ti azzardare che ti tiro l'altra"
Lo minacciò la nonna.
"Sai che gran pericolo"
Contestò il nonno spostando la testa per evitare l'altra ciabatta.
La nonna recuperò entrambe le ciabatte e tornò a lavare i piatti.
"In ogni caso"
Disse Lorenzo.
"Gli hai raccontato cazzate, lo sai vero?"
Disse poi.
"No, è tutto vero, tranne l'ultima parte"
Disse Teresa.
"Si, perché puoi spezzarlo da sola, non ci sono problemi, e spiegami perché gli hai detto che ne sei alla ricerca"
Chiese Lorenzo.
"Io non ne sono alla ricerca"
Disse lei.
"Giusto, il sigillo, insomma, perché lo hai detto?"
"Così loro stessi lo cercheranno per il difetto, risparmiandogli fatica"
Lorenzo fece una smorfia.
"È strano sentirti parlare di te stessa in terza persona"
"Sai, perché, non è colpa mia"
Rispose lei.
"Hey, quando lo troveranno e lo spezzeranno.. scopriranno cosa sei e che erano solo bugie le tue.."
"Tradendo così la fiducia di Marcell, lo so, ma credimi, non mi va di mentire, solo quale altra scelta ho?"
Fini Teresa.
"Mi farò perdonare"
Disse poi.
"No, non lo farai"
Disse Lorenzo.
"Non sei in grado di farti perdonare"
Disse lui.
"Mi sottovaluti"
Rispose lei.
"No, io valuto l'esperienza passata con te"
Disse lui.
"Tanto alla fine lei finirà con un Mikaelson"
Disse il nonno.
Entrambi i fratelli si girarono verso di lui.
"E perché mai?"
Chiese Lorenzo.
"Era solo una supposizione"
Disse il nonno.
"No, non è vero, tu puoi avere visioni, cosa hai visto?"
Chiese Teresa.
"Cosa ti importa, tu non ci finisci con uno di loro"
Rispose Lorenzo.
"Gelosone"
Esclamò la nonna.
"Non ho visto niente"
Disse il nonno nervosamente.
"Almeno fa che non sia Klaus"
Disse Teresa.
Lorenzo la guardò male.
"Che vuoi? Sono tutti belli, ma Klaus non mi garba assai"
Disse lei.
Lorenzo con le mani ai capelli salì in camera sua sotto le risate di tutti.
***
Dalla soffitta del palazzo Mikaelson Klaus rovistava tra vecchie cose.
"Sai, credo che tu stia perdendo tempo"
Disse Elijah a suo fratello Klaus.
"E perché mai?"
Chiese lui.
"Perché il sigillo non lo troverai tra bauli di vecchi ricordi"
Rispose il fratello.
"Non sto cercando il sigillo, ho trovato Hope qui sopra stamattina, stava cercando qualcosa, ma non sono riuscito a capire cosa"
Disse Klaus alzandosi.
"Forse voleva solo curiosare in giro, in pieno stile infantile"
Rispose Elijah abbozzando un sorriso.
"Non credo, lei sa cosa cercava, e forse qui non l'ha trovata"
Rispose Klaus.
I due scesero dalla soffitta.
"Avete scoperto qualcosa?"
Chiese Klaus.
I due si diressero nel soggiorno.
"No, non ancora"
Rispose Elijah.
"Ma so a chi rivolgermi per farmi aiutare"

"Papà?"
Una vocina richiamò l'attenzione di entrambi.
"Dimmi tesoro"
Rispose Klaus inginocchiandosi alla sua altezza.
"Ho fatto un sogno strano, c'erano tante persone in una stanza grande, c'eri tu, poi lo zio Elijah, Marcell, zia Freya e altri tre che non conosco"
Disse Hope.
"Cosa facevamo in quel sogno?"
Chiese Elijah.
"Non lo so, ma uno di loro aveva un pezzo rotondo di pietra nella mano che chiamava sigillo"
I due fratelli si guardarono.
Klaus abbracciò la figlia.
"Sta tranquilla tesoro, sarà stato un sogno qualsiasi, ma se lo rifai e se ci sono dettagli in più dimmelo"
Hope annuì, poi corse tra i suoi giocattoli.
Klaus fece per uscire dalla stanza ma Elijah lo fermò.
"Resta con tua figlia Nicklaus, ci vado io al cimitero"
Poi uscì dalla stanza e compose un numero sul cellulare.

Diversamente uguali//Elijah MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora