"Dove stiamo andando esattamente?"
Chiese Elijah uscendo dal palazzo.
Le si avvicinò alla moto e lui rimase più indietro a guardarla.
Lo intrigava, non capiva come, ma la sua spontaneità e i suoi modi di fare, lo spingevano ad incuriosirsi sempre di più.
Teresa prese due caschi, uno lo indossò e l'altro lo porse ad Elijah.
"Ho una pista per quanto riguarda uno che si fa chiamare difetto, vieni?"
Chiese lei.
Lui sorrise, prese il casco e lo indossò.
"Però guido io"
Disse lui.
Teresa si mise a ridere.
"Preferisco morire più tosto che lasciar guidare la mia moto a qualcuno"
Ecco un altra cosa di lei che gli piaceva: la sicurezza.
Poi salì in sella alla moto accendendola.
"Muovi il culo e sali"
Esclamò lei.
Ed eccone un altra, insomma, cominciava a piacergli.
Lui rise e salì.
***
Arrivarono nel bosco vicino al cimitero.
Lasciarono la moto e proseguirono a piedi.
"allora, chi è costui?"
Chiese Elijah camminando al fianco di Teresa.
Lei sospirò.
"si tratta di qualcuno che crede di poter rubare il nome ad altri, fingendo di essere quella persona"
Rispose lei con riluttanza.
"finge di essere il difetto"
Disse Elijah.
"esatto"
Rispose lei.
"come sai che non si tratti del difetto in persona?"
Chiese lui.
Teresa venne colta alla sprovvista.
"perché.. beh.. il difetto non andrebbe in giro a rivelare la sua identità"
Rispose lei irritata.
Lei non sarebbe mai andata a dire a tutti cosa era realmente.
Elijah preferì non rispondere.
Arrivarono davanti ad un bivio, c'erano due sentieri.
"se ci dividiamo forse è meglio"
Disse Teresa avviandosi nella strada di destra.
Elijah annuì e prese la strada opposta alla sua.
Una volta liberatasi di Elijah fece un sospiro di sollievo.
Ovviamente la strada giusta era quella che aveva intrapreso lei, mentre Elijah avrebbe vagato per un po nel bosco.
Era necessario se voleva che quella persona si manifestasse a lei.Mentre camminava sentì un rumore dietro di lei, così si girò per controllare.
Scrutò bene il sentiero dietro di lei ma non vide nessuno.
Tornó sui suoi passi e davanti a lui c'era un uomo.
"sempre la solita entrata di scena"
Disse Teresa.
"ci tengo a fare colpo"
Rispose l'uomo.
Capelli bianco cenere ed un viso che lei ricordava bene.
"papà non ti aveva detto di starmi lontana?"
Chiese Teresa.
Lui fece una risata.
"si, lo fece, peccato che non prenda ordini da nessuno"
Rispose lui.
Teresa sospirò.
"perché ti fai chiamare difetto?"
Chiese lei con una nota leggera di fastidio.
"sapevo che avrei attirato la tua attenzione"
Rispose lui.
"e poi, mi sta bene questo soprannome, non trovi?"
Chiese lui a mo di sfida.
Teresa si innervosí.
"sai chi hai davanti?"
Chiese lei.
"ma certo che lo so e non ho paura di te"
Gli occhi di Teresa presero un colorito rosso fuoco.
"dovresti"
Lui rise.
"e perché mai? Non sei al massimo della tua forza"
Teresa abbassò lo sguardo arrabbiata e sospirò.
"smetti di usare il mio nome"
Disse poi.
Lui le si avvicinò.
"non se ne parla ragazzina, questo nome mi garantisce popolarità ed inoltre, la gente mi teme"
Teresa lo afferrò per la gola, pronta a scaraventarlo contro un albero, ma lui fu più veloce e abile.
Si liberò dalla sua presa e con un colpo ben assestato alle gambe la atterrò.
Poi la alzò da terra prendendola per la gola e la scaraventò poco più a avanti addosso ad un albero.
Le si ruppero alcune costole, niente che non si curasse in pochi minuti.
"sei più debole di quanto ricordassi"
Disse lui avvicinandosi mentre Teresa cercava di rialzarsi.
Si abbassò e le prese il mento per farsi guardare.
"non sei più degna di essere il difetto, ormai quel nome spetta a me"
Disse lui per poi alzarsi e avviarsi per il sentiero.
"non sarai mai come me, Leonard"
Disse lei alzandosi a fatica.
Si rese conto di quanto si stesse curando lentamente rispetto al normale.
Si stava arrugginendo.
Leonard si fermò, poi si girò a guardarla.
Non appena lei si mise all'impiedi, lui le spuntò davanti.
La prese di nuovo per la gola e la sbattè al tronco dell'albero.
"io sono più di te, Shyen"
Disse lui, poi, le spezzó il collo.
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Diversamente uguali//Elijah Mikaelson
FanfictionSi appoggiò al tavolo e posò il bicchiere di champagne. Era fin troppo per lei e non vedeva l'ora di andarsene. Vedendo tutte quelle coppie ballare felici e spensierate, con quelle belle acconciature e quei bei vestiti, quasi si sentì in imbarazzo a...