"Sai Teresa, mio fratello crede che tu sia qualcosa in più rispetto a ciò che dimostri"
Disse Elijah.
"E cioè?"
Chiese lei.
Lui sorrise.
"Vieni, facciamo due passi"
Disse per poi incamminarsi lentamente per il marciapiede.
Teresa lo affiancó.
Lui teneva le mani nelle tasche della giacca.
Lei incuriosita chiese.
"Ti vesti sempre in giacca e cravatta?"
Lui rispose.
"Preferisco vestirmi così, più tosto che come tuo fratello"
Teresa rise.
"Lorenzo è un caso a parte"
Rispose lei.
"In ogni caso è tuo fratello, lo amerai comunque, no?"
Teresa lo guardò.
"Cosa vuoi sapere Elijah?"
Chiese lei.
"Solo se posso fidarmi di te"
Rispose lui.
Poi si fermarono.
"Non sembri avventata come tuo fratello, hai qualcosa in più di lui, sembra quasi che tu sia l'angelo e lui il diavolo"
Teresa rise.
"Tradotto in parole povere, hai paura che io possa usare il proiettile contro te o lo tua famiglia"
Disse lei senza troppi peli sulla lingua.
"Beh in quel caso sarebbe un problema"
Disse lui guardandola negli occhi.
C'era qualcosa in lui che la colpí particolarmente, ma non seppe dire cosa.
"Io dono la mia fiducia a coloro i quali io mi fido"
Disse lei.
"Non siamo poi così diversi io e te"
Rispose lui.
Teresa sorrise poi rivolse lo sguardo su di un ragazzo accasciato a terra.
"Potremmo fidarci l'uno dell'altra, anche se non ci conosciamo"
Disse lui.
"La tua fama è chiara, tu sei una persona affidabile Elijah, lo dice chiunque abbia avuto il piacere o dispiacere di conoscerti"
Lo guardò.
"E a quanto pare, sta a me adesso concordare con questa voce o no"
Disse lei.
"Invece su di te non girano voci a cui io potrei affidarmi"
Disse lui aggrottando le sopracciglia.
"Credimi, non sai ascoltare, su di me si dice tanto, non cose belle"
Disse lei.
"Mi piacerebbe sentirle"
"Le sentirai, sempre se tu non le abbia già ascoltate senza capirle o darci troppo peso"
Lui stava per parlare quando un urlo si levò tra la folla.
Teresa si girò a guardare.
Un corpo a terra con accanto il suo cuore.
La gente scappava terrorizzata
Guardò Elijah che a sua volta la guardò.
Con velocità sovrannaturale presero il corpo ed il cuore portandoli via.
"Era un vampiro"
Disse lui poggiando a terra il corpo ormai senza vita.
"Si ma, non ha nessun buco nel petto, eppure il suo cuore non c'è"
Marcell arrivò correndo.
"Cosa avete fatto?"
Chiese arrabbiato.
"Lo abbiamo trovato in mezzo alla folla morto, ci è sembrato opportuno spostarlo"
Disse lei.
"Era uno dei tuoi?"
Chiese Elijah.
"Si"
Disse Marcell sospirando.
"Andate, lo porto via"
Disse lui.
Prese il corpo ed il cuore e se ne andò.
I due rimasero soli.
"Posso fidarmi Elijah?"
Chiese lei.
"Si"
Rispose lui.
"Per me qui c'è qualcosa sotto"
Disse lei.
"Una strega?"
Chiese lui.
"Forse peggio"
Rispose lei.
"Ed io? Possi fidarmi?"
Teresa lo guardò.
"Quelle voci direbbero di no, ma sta a te scegliere"
Poi lei sparí, nel nulla.
***
Al palazzo Klaus fece il suo ingresso incazzato come al solito.
Sperava di non incontrare nessuno, dopo la chiaccherata con Lorenzo, era rimasto abbastanza irritato.
"NIcklaus, com'è andata?"
La voce di Elijah lo fermò.
"A quanto pare abbiamo un nuovo amico"
Disse lui.
"Due, in realtà, Elijah fa il provolone con la sorellina di Lorenzo"
Disse Kol spuntando dalla sala pranzo.
Klaus fece una faccia tra il sorpreso e il compiaciuto.
"é una bella ragazza, senza dubbio, ma non sono quelle le mie intenzioni"
Disse Elijah sorridendo.
"E perchè? Sarebbe perfetto, se si innamorasse di te potresti chiederle il proiettile e saremo tutti un po più contenti"
Disse Klaus.
Kol rise.
"Fratello, non ho intenzione di prendere in giro nessuno"
Disse Elijah.
Kluas e Kol si guardarono.
"Allora ci penserò io"
Disse Klaus.
"La farai innamorare di te?"
Chiese Elijah al fratello.
"non di me, ti te"
Disse Klaus.
"Perfavore Nicklaus, non fare nien-"
Ma Elijah venne interrotto.
"Ho deciso fratello, questo sarà il nuovo piano"
Disse Klaus scomparendo da dietro una colonna.
Elijah sospirò, poi guardò Kol
"Te la farò pagare"
Disse lui.
"Immagino anche il doppio, visto che lo voglio aiutare"
Disse Kol.
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Diversamente uguali//Elijah Mikaelson
FanfictionSi appoggiò al tavolo e posò il bicchiere di champagne. Era fin troppo per lei e non vedeva l'ora di andarsene. Vedendo tutte quelle coppie ballare felici e spensierate, con quelle belle acconciature e quei bei vestiti, quasi si sentì in imbarazzo a...