"La prima cosa che devi imparare non è tanto difficile" disse Lauren all'interno della stanza abbigliamento. Austin aveva una casa così grande che molte stanze avevano la loro categoria "La prima cosa che devi imparare è non sembrare così cogliona" la squadrò e fece una smorfia "Devi vestirti in modo provocante, con vestiti molto attillati e che lasciano a desiderare. Inoltre dovresti iniziare a curarti il viso; del trucco non ti farebbe male. In fondo non hai impurezze sul viso" disse, uscendo dei vestiti dall'armadio all'interno della stanza, insieme a delle scarpe di diversi colori "Questi ad esempio" disse, appoggiando dei vestiti sul letto "Puoi scegliere"
Camila guardò con esitazione i vestiti e si vergognò perché non erano il loro tipo, ma alla fine ne scelse uno abbinato a delle scarpe. Quello che dava meno a desiderare.
"Bene, a quanto pare non sei poi così sfigata come pensavo" disse con ironia e Camila si sentì ferita da quella affermazione, ricordando come la prendevano di mira alle elementari per il suo modo di vestirsi.
"Io non voglio..." disse Camila titubante "Non mi piacciono"
"Devi" disse Lauren con durezza nella vcoe, intimorendo Camila "Il nostro accordo non è un gioco, Camila, cazzo" disse con rabbia.
La ragazza dagli occhi color nocciola sospirò e Lauren iniziò a coprirle il viso con del trucco davanti a uno specchietto su un tavolino con diversi profumi di marche famose.
Lauren spiegò a Camila l'utilizzo di ogni genere di trucco e come si chiamano.
Passò circa un'ora prima che Camila fosse pronta."Ecco... non... non mi piace" sospirò Camila quando si vide allo specchio "Non mi piaccio, possiamo cambiare?"
"Stai benissimo" disse Lauren con adorazione, sfiorando con delicatezza i fianchi di Camila e quest'ultima per la prima volta non si sentì a disagio al tocco di Lauren, ma quasi bene, come se so trovasse a suo agio. Sentì dei brividi percorrerle i fianchi al tocco della corvina.
"Non è vero" scosse la testa "Proviamo qualcos'altro"
"No. Non decidi sempre tu" disse e Camila si risentì a disagio a risentire quella voce da dittatore "Va bene così. Sei stupenda" sospirò e i suoi lineamenti di ammorbidirono "Adesso puoi anche sederti... faremo un ripasso su tutto ciò che ti ho spiegato"
Camila si morse il labbro inferiore con timore. Non aveva ascoltato Lauren quando le aveva spiegato le funzionalità dei trucchi perché pensava che sarebbe stato inutile, ma a quanto pare si era sbagliata.
Lauren posò la borsa dei trucchi vicino a Camila, che era seduta sul letto e poi la corvina si mise a cavalcioni su di lei con un'espressione da superiore.INIZIO FLASHBACK
"Suddai, piccola, dimmi come si chiama questo" disse alzando un barattolo di cipria mentre le accarezzava il collo con l'altra mano "Mh, eddai, non è così difficile"
"Non ricordo cazzo" disse Lauren e la donna alzò un sopracciglio.
"Non ricordi, eh?" le diede uno schiaffo "Cazzo, sul serio non lo ricordi?!"
"Non ricordo, cazzo! Non uso il trucco io!" urlò Lauren "Vaffanculo"
"Non trattarmi così" disse a denti stretti la donna, infilzando con forza le sue unghia nel suo collo "Hai capito? Vuoi che ti faccia del male, di nuovo cone prima?" domandò, lasciando cadere il barattolo di cipria a terra per iniziare ad abbassarle la cerniera del vestito "Non ti bastano i lividi che ti abbiamo fatto io e il capo Mahone, eh?"FINE FLASHBACK
Lauren sapeva a che gioco stava giocando Austin. Lui voleva ricordarle tutto il suo percorso, voleva farla stare male, farla impazzire. Voleva farla sentire una merda, un mostro.
"Come si chiama questo?" domandò Lauren portando una sua mano sul collo di Camila mentre con l'altra prese il mascara dalla borsa "A cosa serve, piccola?" domandò mordendosi il labbro inferiore.
"Non ricordo" disse Camila deglutendo per l'improvviso strano comportamento di Lauren "Non mi ricordo"
"Dannazione" pensò Lauren "Non ricordi come si chiama, eh? Non sai come si usa. Questo perché non mi hai ascoltata!"
"Mi dispiace" pianse Camila "Avevo paura"
"Mi dispiace ma ogni sbaglio ha una punizione" disse Lauren facendo scorrere una sua mano nel retro del vestito per abbassare la cerniera.
"No, per favore..." singhiozzò Camila "Imparerò"
Ma prima che Camila se ne potesse rendere conto Lauren passò le sue mani sul corpo della più piccola, peggiorando le condizioni dei suoi lividi.
E quel giorno mentre Lauren si tratteneva per non piangere, Camila non ci riuscì, urlando e piangendo mentre sperava che qualcuno potesse portarla via da lì e salvarla da quell'inferno.
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My rapist ➳ Camren
Fanfiction"Sai, conoscevo una ragazza" iniziò Austin, alzando lo sguardo dai suoi soldi per guardare Lauren, che già aveva capito che le sue commissioni non sarebbero mai finite "Dovrebbe avere ventidue anni ormai. Quando l'ho conosciuta ne aveva diciotto" "A...