Quando Lauren accompagnò Camila a casa ricevette una chiamata da Austin, così Camila vedendo come le espressioni facciali di Lauren si erano indurite decise di non scendere dall'auto.
"Chi è?" domandò Camila, ma Lauren non le rispose e accettò la chiamata.
"Pronto?" il suo tono era freddo.
"Lauren, devi venire subito qui. Devo informarti su uno scambio di ruoli"
"Lo so già" disse seccamente.
"Non sai di cosa tu dovrai occuparti"
"Arrivo" sbuffò e chiuse la chiamata.
"Austin?" domandò "Posso... venire con te?"
"Sei sicura?" domandò Lauren e Camila annuì.
Per quanto Lauren potesse negarlo le sue espressioni facciali alla vista della cubana si ammorbidirono e le sue labbra si curvarono in un sorriso.
"Come vuoi" disse, ritornando alla guida e rimettendo la macchina a moto.-
Lauren bussò alla porta di Austin mentre teneva Camila per mano. La cubana stava tremando. Non vedeva il suo ex da tempo e aveva paura della sua reazione se l'avesse visto, per questo Lauren le stringeva la mano. Voleva proteggerla anche se non riusciva ad ammetterlo a sè stessa.
"Avanti" sentì dire e Lauren aprì la porta.
Davanti alla scrivania di Austin c'era Alexa, seduta e raggiante come non mai "Oh, Camila. Alexa mi ha appena spiegato che hai scoperto che sono io il tuo capo, mi dispiace per la tua eventuale brutta reazione" disse quando notò Camila con lo sguardo basso sul pavimento mentre tremava.
"A dire la verità ho scoperto solo oggi che eri tu" disse Camila ancora con la testa bassa e Lauren le strinse la mano con più forza per darle coraggio.
Alexa notò il gesto e sorrise compiaciuta pensando che ciò avrebbe soltanto confutato la sua prossima mossa.
"Bene, prima di iniziare il discorso vorrei farvi ascoltare qualcosa" disse Alexa mettendosi composta.
Camila e Lauren si sedettero davanti alla scrivania ma soltanto perché la cubana stava quasi per crollare a terra a causa del tremore alle gambe.
Alexa avviò una registrazione, e Lauren e Camila a sentirla si guardarono.
Le loro mani erano ancora unite ed entrambe si sentivano al sicuro e a loro agio in quella stretta.
Lauren quando vide la mandibola di Austin contrarsi sospirò e Camila notò come la sua mano iniziò a tremare. La cubana le accarezzò il dorso della mano con i suoi polpastrelli, cercando di tranquillizzarla proprio come aveva fatto lei.
"Tu e Camila state insieme?!" urlò quando finì la registrazione, e Camila sussultò quando Austin si alzò dalla sua sedia e colpì la scrivania con un pugno mentre Alexa gioiva interiormente.
"No" Camila mollò la mano di Lauren, alzandosi nonostante si sentisse a disagio.
Gli occhi verdi di Lauren erano freddi come il ghiaccio ma Camila poteva notare tristezza in essi.
"Non so perché abbia detto una cosa del genere a dire la verità. E non so nemmeno quando l'abbia detta. Non so perché abbia mentito così spudoratamente"
Lauren sgranò gli occhi a quelle parole, sentendo la tristezza e la delusione diffondersi dentro di lei. Non era arrabbiata, era ferita.
"Fino a poco fa la tenevi per mano!" urlò Austin.
"Ma io non sto con lei!" contrabattè Camila "L'ho tenuta per mano soltanto perché ho paura!"
Lauren rimase sorpresa da quell'affermazione, tanto che le parole non riuscirono ad uscire dalle sue labbra.
"Perché in realtà ho paura di disubbidirle, quindi faccio finta di stare sempre d'accordo con lei per evitare che mi faccia del male! Questa... persona, non è la mia ragazza! Non starei mai come una persona che mi ha fatto tanto male!"
Alexa sorrise mentre Austin cercava di trattenere la rabbia.
Fu quando il ragazzo bruno si voltò verso la corvina e si avvicinò a quest'ultima che Camila si rese conto di aver sbagliato.
Camila credeva che con le sue parole avrebbe evitato dei guai sia a lei che a Lauren, ma a quanto pare aveva ottenuto l'effetto contrario.
"Perché cazzo hai mentito?!" urlò, tirando Lauren dalla maglietta per sbatterla contro la scrivania.
Lauren chiuse gli occhi e si maledisse mentalmente quando inziò a singhiozzare.
Non aveva paura di Austin, ma le parole di Camila le avevano fatto molto male.
Camila restava con lei e si comportava in quel modo estremamente docile con lei soltanto per paura? Non poteva crederci.
Sospirò e quando ricevette uno schiaffo in pieno viso vide Alexa avvicinare Camila a sè, facendola sedere sulle sue gambe.
"Mi dispiace piccola per aver raccontato ad Austin che eri andata a casa sua. Soltanto che... mi faceva davvero tanta paura e volevo proteggerti"
Camila a sentir quelle parole quasi si rassicurò. Forse Alexa non era così terribile come pensava.
"Poi diciamo che..." sussurrò come per dirle un segreto "Ho raccontato ad Austin del vostro scambio di ruoli perché quel giorno Lauren aveva fatto ritardo e lui voleva spiegazioni. Così quella... vipera mi ha indicata e mi ha dato la colpa. A quel punto ero stato costretta a dire la verità" in realtà mentiva ma Camila quasi le credette.
"Stronza" potè sentire Camila da parte di Lauren "So che ti sta dicendo tante cazzate, ma tu le stai credendo come una defi-" le arrivò un altro schiaffo prima di essere tirata e sbattuta contro il muro da Austin, provocandole un gemito di dolore.
Camila provò ad alzarsi ma le braccia di Alexa la trattennero.
"Scommetto che vuole soltanto metterti contro di me, ma tu non sei una stupida che ci casca, o sbaglio?" disse, accarezzandole la gamba "O sbaglio?" ripetè quando non ricevette risposta.
"No" sussurrò mentre una lacrima scivolava sul suo viso, presa dai sensi di colpa.
Alexa si alzò, facendo fare lo stesso a Camila, che camminò insieme ad Alexa verso la porta.
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My rapist ➳ Camren
Fanfic"Sai, conoscevo una ragazza" iniziò Austin, alzando lo sguardo dai suoi soldi per guardare Lauren, che già aveva capito che le sue commissioni non sarebbero mai finite "Dovrebbe avere ventidue anni ormai. Quando l'ho conosciuta ne aveva diciotto" "A...