Pezzo di merda [23:35] : Lauren ti voglio subito qui per una consegna
Pezzo di merda [23:40] : Giuro che se non vieni subito qui, ti finirà male stasera.
Pezzo di merda [23:42] : L'hai voluto tu.Lauren cadde sul materasso, accanto a una ragazza che aveva scopato quella notte.
Non aveva sfiorato il cellulare e non aveva alcuna voglia di farlo.
Rise sonoramente a causa dell'alcool e poi iniziò a raccogliere i suoi vestiti da terra.
"Puoi andare" disse Lauren, e la ragazza si alzò dal letto iniziando a vestirsi "È stato molto soddisfacente fare sesso con te"
La donna riccia sorrise maliziosamente e iniziò a vestirsi.
Quando Lauren la mandò via, si diresse verso il bagno per fare una doccia fresca.
Quel giorno si era divertita proprio come le aveva consigliato di fare Alexa, che l'aveva portata in una discoteca dove Lauren aveva scopato con moltissime ragazze, finchè una in particolare, l'aveva soddisfatta così tanto da voler stare un posto più tranquillo dove farlo, e quel luogo era casa di Jauregui.
Tuttavia Lauren non dimenticò Camila, la donna che le aveva fatto perdere la testa, e la causa non era l'alcool, ma la donna che amava e che era sposata mentre sicuramente lo faceva con il proprio marito per fare sù una famiglia.
Lauren ancora stendeva a crederci.
Dopo qualche minuti Lauren sentì bussare senza sosta alla porta, e dopo alcuni minuti, stanca, uscì dalla doccia e si vestì velocemente per andare ad aprire.
"Chi cazzo è?!" urlò ubriaca, aprendo la porta e poi spalancando la bocca "Che cazzo ci fai qui?!"
"Lauren, devi assolutamente andartene" sospirò Camila "Austin è totalmente fuori di sè. Stavo per tornare a casa e lo avevo visto sprecciare via prima di urlare che ti avrebbe fatta a pezzi" respirò affannosamente.
"Come sei venuta qui?"
"Mi sono fatta accomoagnare da un taxi, ma questo non importa andesso. Devi assolutamente andartene da qui... prima che venga e possa farti qualcosa" il suo sguardo era addolorato.
"Io non vado da nessuna parte!" urlò, facendo per chiudere la porta, ma Camila annullò l'azione con il piede, mentre la spingeva per entrare.
"Devi andartene!" urlò Camila quando riuscì ad entrare nell'appartamento "Quello vuole rovinarti la vita!"
"Vaffanculo! Stai parlando del tuo cazzo di marito! Vattene via!" senz'altro era ubriaca.
"Ascoltami!" urlò Camila "Non è come credi"
"Cosa cazzo intendi dire?!"
Camila sospirò con frustrazione guardando altrove prima di spingere la corvina dalla nuca e baciarla profondamente, facendo confondere Lauren più di quanto lo fosse a causa dell'alcool.
"Intendo dire che ti amo, e che se viene qui non finirà molto bene. Non l'ho mai visto così arrabbiato" disse Camila "Per favore" la sua mano si incrociò istintivamente con quella di Lauren.
In quel momento si sentì una portiera sbattere forte, e Camila sgranò gli occhi.
"Dammi le chiavi!" urlò e Lauren, stordita, barcollò verso la cucina "Sbrigati!" la seguì.
"Tieni" disse tranquillamente Lauren con il mazzo di chiavi tra le mani, prima di essere tirata dalla mano da Camila, che la portò fuori da casa "È quella la macchina" la indicò e Camila corse insieme a Lauren verso l'auto.
"Cosa cazzo state facendo?!" la voce di Austin fu forte, e Camila e Lauren entrarono in auto.
Camila mise a moto la macchina e iniziò a sprecciare, non sapendo esattamente dove andare.
"Che cazzo..." Lauren doveva ancora processare cosa era successo "Ci sta inseguendo"
"Grazie al cazzo" rispose Camila con un vocabolario che a Lauren stupì "Invece di farti quella nera riccia dovresti leggere i messaggio al tuo cellulare"
Lauren corrugò le sopracciglia e cercò l'aggegio elettronico nei pantaloni, ma quando non lo trovò si ricordò di averlo scordato a casa.
"Austin ti avrà sicuramente detto qualcosa per aver reagito in quel modo. Forse non gli hai risposto"
Lauren rimase in silenzio, incrociando le braccia all'altezza del petto.
"Tu invece non dovresti stare a casa a fare figli?"
Camila alzò un sopracciglio.
"Cosa?" domandò stupita "E con chi?"
"Austin"
"Perché dovrei?"
"Alexa mi ha detto-"
"Credi ancora ad Alexa?" fece una smorfia e Lauren fece lo stesso.
"Parla quella che non ha reagito quando Austin mi ha spiaccicata sulla scrivania e ha preferito stare sul grembo di Alexa"
Camila sospirò e in quel momento sentì il clacson di Austin suonare insistentemente.
"Mi dispiace" disse Camila fissando la strada "Ho fatto tutto questo per una ragione"
"Sarebbe?"
"Stavi per morire, Lauren, e io ero stata costretta a sposarlo per non farti morire" sospirò "Io non volevo" i suoi occhi si inumidirono "Io non volevo sul serio, ma ero stata costretta"
Lauren sospirò e guardò in basso.
"Mettiti la cintura, Lauren" disse Camila quando girò una curva e la corvina corrugò le sopracciglia "Per favore" la sua voce era supplichevole e Lauren fece ciò che le era stato detto "Mi sei sempre piaciuta..." la sua voce tremò "Mi piaci tanto, Lolo" continuò con le mani tremanti "Ho sempre visto qualcosa nei tuoi occhi che mi ha sempre attratto. Le tue labbra mi sono sempre piaciute..." il ciore di Camila battè velocemente "E non ho mai sentito questa voglia matta di baciarla" lasciò il volante e si buttò sulle labbra di Lauren.
Dopo ciò ci furono soltanto urla, pianti e un rumore assordante che segnò la vita di qualcuno.
Un rumore assordante programmato.
Una verità nascosta, e per quanto quello scenario potesse sembrare assurdo e strano, in realtà aveva uno scopo.
Austin sospirò quando il piano terminò, e sorrise trionfante.
"Pensavo saresti stata più intelligente, Mila" disse.
Ma non sapeva che il programma che lui credeva che Camila avesse rispettato, in realtà era fallito.
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My rapist ➳ Camren
Fanfiction"Sai, conoscevo una ragazza" iniziò Austin, alzando lo sguardo dai suoi soldi per guardare Lauren, che già aveva capito che le sue commissioni non sarebbero mai finite "Dovrebbe avere ventidue anni ormai. Quando l'ho conosciuta ne aveva diciotto" "A...