Capitolo quattro

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Pezzo di merda : Non è finita qui

Lauren fece scivolare il cellulare a terra e si asciugò le lacrime, alzandosi dal pavimento.

Lauren : Posso almeno prenderle delle cazzo di lenzuola che sembra che abbia avuto il ciclo mestruale?

Sbuffò con rabbia. Quanto odiava Austin, cavolo.

Pezzo di merda : Quello sì. Appena puoi sali che devo darti una commissione

Prese un lenzuolo e una coperta ed entrò nella stanza.
"Ho portato queste" disse Lauren, mettendole sopra alla sedia vicino alla scrivania.
"Almeno" disse lei, rivestita "Posso almeno andare in bagno?" domandò "Mi sento... uno schifo" disse lei quando si alzò e Lauren sistemò il letto con le nuove coperte.
"Soltanto se ci sono io"
"Stai scherzando, vero?" domandò e la corvina la guardò seriamente così lei sospirò con timore e Lauren l'accompagnò al bagno con le coperte sporche tra le mani che mise subito all'interno della pattumiera.
"Potresti girarti?" domandò e quando Lauren stette per farlo si ricordò che in ogni stanza c'era una videocamera nascosta così sospirò e non l'ascoltò.
"O fai quello che devi fare oppure usciamo da qui e se macchi di nuovo le coperte non te le cambio più" disse freddamente e Camila sospirò, iniziandosi a svestire lentamente dandole le spalle. Varie volte si ritrovò a gemere per il dolore e Lauren non riuscì mai a trattenersi a fare delle smorfie per come fosse stata terribile quel giorno. Aveva dei lividi viola su tutto il corpo. Sì, definitivamente Lauren era caduta in basso.
"Hai del... ricambio? Sai, il sangue..." disse girando il volto titubante e Lauren annuì, indicando un cassetto davanti a lei, che Camila aprì "Sono tutte nuove" disse, mettendosi un paio di mutande nuove "Fai così con tutte?" domandò con una smorfia e Lauren alzò le spalle.
"Probabile" mentì.
Quando si rivestì fece i suoi bisogni con il volto basso per l'imbarazzo.
"Ti ho vista anche in condizioni peggiori tranquilla" disse Lauren freddamente e quando Camila finì di lavarsi anche le mani uscirono entrambe dalla stanza.
Quando Lauren fece qualche passo avanti per guidare Camila nella stanza, non sentì più i suoi passi, così si fermò e si voltò proprio quando la più piccola le diede un pugno in pieno viso, facendola cadere.
"Cosa cazz-" Camila fece per scappare ma Lauren l'afferrò per la caviglia e la fece cadere a terra,  provocandole così un forte gemito di dolore sicuramente a causa dei lividi.
"Cazzo!" urlò Camila gemendo "Cazzo, cazzo" iniziò a piangere, stesa a terra "Cosa vuoi da me?" domandò "Perché mi hai sequestrata?" disse singhiozzando "Ti prego, dimmelo. Perché?"
Lauren quasi pianse per la scena ma trattenne le lacrime e l'aiutò ad alzarsi.
"Mi andava, tutto qui" mentì, portandola in stanza e chiudendola a chiave all'interno.
Lauren andò sul piano superiore e bussò all'ufficio di Austin.
"Avanti" disse lui e Lauren aprì la porta "Oh, che sorpresa" disse con ironia "Da quant'è che non ci vediamo, Lauren?"
"Cosa cazzo vuoi da me?" domandò Lauren volendo andare al punto.
"È riguardo a Camila..." disse sorridendo sotto i baffi "Voglio che le insegni a diventare una prostituta"
"Sei impazzito?!" urlò Lauren "Perché cazzo devi farla diventare come tutte le tue troie?!"
"Calmati Jauregui" disse lui con serietà "O sentirà tutto"
"Vaffanculo! Che senta tutto, così capirà che cazzo di persona di merda sei!" lui si alzò di scatto dalla sua sedia girevole e si buttò su Lauren, dandole una ginocchiata allo stomaco e uno schiaffo sul viso.
"Non ti ho insegnato così"
"Fottiti!"
La spinse contro il muro e la bloccò.
Austin guardò Lauren con avidità mentre portava un suo indice verso la sua maglia stretta, stringendo poi un suo seno.
"Ricordi cosa succedeva ogni volta che non mi ascoltavi, Lauren?" domandò stringendo il sedere della corvina con l'altra sua mano.
Gli faceva schifo, proprio schifo.
"Ricordi, quel giorno il mio collaboratore più importante, tuo padre, era ostacolato da Chris, quel tuo inutile fratello... e tuo padre quasi lo uccise" le fece ricordare e Lauren sgranò gli occhi come se avesse ancora la scena davanti "Ma poi tu... ti sei messa in mezzo e hai ostacolato i miei affari proprio come Chris e sei riuscita a capovolgere la situazione e a sparare a tuo padre" continuò lui "Un bel giorno tu diventasti una mia marionetta, ricordi? Pensavo che tu fossi così forte invece non servi a un cazzo" serrò la mascella "Saresti andata in carcere ma tu non volevi perché avevi paura di Chris, così io e te abbiamo fatto un accordo..."
In quel momento la voglia di piangere era tanta ma non poteva farlo, non davanti a lui.
"Se io salvo tuo fratello ed elimino il cadavere di tuo padre tu dovrai lavorare per me in un tempo indeterminato" citò e si allontanò dal corpo di Lauren "Da quel giorno imparasti molto da me. Eri diventata per un pò una prostituta ma poi non hai più voluto perché ti faceva schifo e ti sei dedicata allo spaccio e al saccheggio, e questo sai perché?" domandò, ritornando dietro la sua scrivania e calmando il tono "Perché ti ho scopata così tante volte che hai capito che non dovevi più opporti a me. Adesso, Lauren non so cosa ti succede; litighiamo sempre, non siamo più amici come una volta" disse lui con finto dispiacere, sospirando.
"Non siamo mai stati amici" disse Lauren a denti stretti.
"Voglio che tu faccia lo stesso con lei"
Quella frase quasì mozzò il fiato a Lauren.
"Voglio che lei impari ad ascoltarti. Voglio che tu impari ciò che io ho insegnato a te, Lauren. Voglio che diventi come te. Voglio che lei diventi una puttana, una spacciatrice e una saccheggiatrice. Voglio che tu la punisci come si deve quando lo merita, Lauren. Tu sei debole, ma cazzo, quando fingi di essere forte potresti diventare davvero... wow, mi dispiace che tu non abbia fatto la prostituta perché agli uomini piacciono le donne così" squadrò Lauren "Con un bel culo, una bella figa, due tette prosperose e un carattere forte anche se sei debole"
"Fottiti Austin" disse Lauren serrando la mascella "Non lo farò mai. Non la farò diventare una stronza"
"Mi dispiace per il tuo fratellino allora"
Quella frase, quella maledetta frase riusciva a manipolare le scelte di Lauren ogni dannata volta.

My rapist ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora