Capitolo ventitrè

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"Settanta dollari" disse Lauren, porgendo la roba ad un vecchio che era solito a stuprare le ragazze giovani; lo aveva sentito dire ma non aveva paura di quello stronzo schifoso. Lei era una dipendente di Austin Mahone e questo bastava alle persone per abbassare la cresta e cambiare strada.
Lauren ricevette i suoi soldi, e quando finalmente finì quell'ultimo giro in auto di quel giorno, entrò in macchina e sospirò sbattendo la testa contro il volante.
Rimase per qualche minuto in silenzio.
Chris aveva continuato a non parlarle. Nemmeno un messaggio, una chiamata o semplicemente un saluto.
Chris si era allontanato totalmente e Lauren aveva perso le sue tracce.
Era arrabbiata da una parte : era in quella merda per colpa sua, e suo fratello l'aveva abbandonata. Magari si era anche fidanzato. Magari aveva trovato un migliore amico o una migliore amica che aveva preso il posto di sua sorella.
Lauren alzò il capo e guardo il cofano attraverso lo specchietto retrovisore.
Aveva paura di ciò che avrebbe potuto fare, fino a che punto si sarebbe spinta.
Non si faceva di roba da quando aveva conosciuto Camila, e per quanto si potesse ripetere che la causa era perché la roba non passava più nelle sue mani, la realtà era un'altra : Se aveva Camila lei stava bene, tranne una volta, soltanto una volta quando si era drogata e Camila era andata in suo soccorso. Ma quello era stato il suo record. Non si faceva di roba da tanto.
Quando scese dall'auto e andò verso il cofano, una voce la richiamò.
"Lauren"
Lauren strinse la mascella chiudendo gli occhi.
"Che bello rivederti. Da quando non ci vediamo?" domandò con un sorriso malefico sul volto quando si avvicinò alla corvina che non aveva alcuna voglia di voltarsi e iniziare una conversazione con Alexa.
"Ti sei rotta il braccio?" domandò con sorpresa "Chi è stato?"
"Non provare a parlarmi, Alexa. Sparisci dalla mia vista o lo faccio io" disse Lauren a denti stretti quando si voltò.
"Oh, è stato Austin?" domandò "Povera piccola"
Lauren sbuffò e andò verso la portiera, che aprì, ma che Alexa richiuse subito dopo.
"Dove vuoi andare zuccherino?" domandò "Pensavo che ti avrebbe fatto piacere parlare con la tua ex, e magari farci amicizia. Chi dice che un ex non possa diventare tuo amico?" chiese e Lauren scosse la testa per negare "O no, Lauren Jauregui?" spinse il suo corpo contro la portiera, bloccando l'uscita di Lauren con le sue mani appoggiato ai lati del corpo della corvina "Non ti manca il sesso? Quel sesso splendido che ti davo solo io?" domandò avvicinandosi pericolosamente alle sue labbra.
"Togliti" disse con furia Lauren, spingendo Alexa e aprendo la portiera "Vai a fanculo con le tue puttane"
"Come se tu non fossi mai stata una di quelle" sussurrò Alexa e Lauren sentì perfettamente. Non aveva alcuna voglia di girarsi perchè avrebbe potuto commettere qualche pazzia "A te manca così tanto Camila, vero?"
Lauren strinse i pugni e Alexa sorrise soddisfatta.
"Ho saputo che oggi si è sposata con Austin. Mi hanno detto che forse si creeranno una famiglia"
Lauren chiuse gli occhi, cercando di trattenere le lacrime.
Non doveva mostrarsi debole, soprattutto se era vicino ad Alexa.
"Una famiglia?" domandò Lauren con il tono calmo e amareggiato.
Colpita e affondata.
"Ho saputo che già ci stanno provando. Desiderano avere un bambino e una bambina"
Lauren chiuse la portiera, girandosi verso Alexa.
"Dovevi vedere quanto erano fe-" notò delle lacrime scendere sul viso di Lauren e si sorprese.
Da quando non la vedeva in quello stato? Camila l'aveva davvero distrutta così tanto? Camila aveva davvero il potere di farla sentire in quel modo così... vulnerabile?
Non poteva credere che Lauren avesse un cuore.
"Oh, Lauren..." fece un passo avanti ma Lauren scosse la testa e la respinse.
"Non avvicinarti" asciugò le lacrime.
"Ti sembra corretto?" il tono di Alexa era duro "Camila è stata una doppia-giochista, sia con me, che con te, e adesso anche con Austin. Pensi che lei merita le tue lacrime?"
Le sue parole non disgustarono Lauren, sembrava che Alexa le avesse sbattuto la verità in faccia, quella che Lauren cercava di non vedere perchè fin troppo delusa e amareggiata.
"Ormai non so più chi sia Camila" disse Alexa "Ha rovinato te, me e adesso Austin"
"A te non ha rovinato per niente. Non te n'è mai fregato nulla di lei"
"Mi stai sottintendendo che invece a te è fregato molto" disse lei, guadagnando il silenzio di Lauren. Alexa sospirò "So che ti piace" disse con tono apparentemente maturo a cui Lauren stranamente credette "Ma hai visto come gioca. Ricordi come ti ha ignorata mentre Austin ti aveva letteralmente sbattuta contro la scrivania?"
Lauren la guardò statica, cercando di non farsi condizionare dalle sue parole, ma ormai era troppo tardi.
"Alexa..." sospirò "Per favore, lasciami-"
"Sono sicura che lei godrebbe a vederti in questo stato. Piangere in procinto di drogarti. Ti sembra che non ti conosca? Hai da sempre rubato la droga di Austin, e so che se non fossi arrivata io avresti potuto fare un incidente stradale proprio come quella volta contro il palo"
Lauren fece una smorfia. Quel giorno Alexa le aveva spiato e aveva detto tutto ad Austin.
Alexa notò come Lauren si stava lentamente allontanando da lei psicologicamente e cercò di rimediare.
"Sono sicura che ciò che ha detto Camila nei tuoi confronti, quel giorno, nell'ufficio di Austin, era ciò che pensava"
Il cuore di Lauren si strinse di più a quelle parole.
"Vuoi che Camila possa vederti così per colpa sua quando a lei non frega un cazzo di te?"
Lauren rimase in silenzio abbassando lo sguardo e in quel moemnto Alexa sorrise. Era arrivata al suo obiettivo.
"Devi divertirti. Devi vivere. Devi... scopare"
Lauren fece una smorfia alzando lo sguardo.
"E per quanto tu non sia d'accordo, il fatto che tu stia così rende Camila ancora più soddisfatta. Lei vuole distruggerti. Sai cosa ti ha fatto, sai cosa ci ha fatto"
Lauren sospirò, calma ma distrutta.
"Possiamo... divertirci insieme" Alexa sorrise "Possiamo stare bene, senza impegno e problemi. Non ne ne frega più un cazzo di Austin e Camila"
Lauren distrutta e sottomessa da troppe emozioni negative credette ad Alexa. Le credette perché quella era l'unica persona che aveva intenzione di parlarle per... diventare amiche. Si potrebbe dire così, no?
"Possiamo divertirci" disse Alexa "Sei d'accordo?"
Lauren sospirò e annuì lentamente.
"D'accordo"

My rapist ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora