Capitolo sedici

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Lauren sbattè impazientemente le sue dita contro il volante mentre aspettava che Camila ritornasse in auto.
Era completamente arrabbiata. Era fuori di sè. Non sapeva ancora cone sarebbe riuscita a controllare la sua rabbia.
"Hey" salutò Camila quando entrò in auto.
"Ciao" disse Lauren a denti stretti.
"Qualcosa non va?" domandò, notando la mascella serrata della corvina. Inoltre non le aveva nemmeno chiesto come fossa andata la prostituizione, che ancora una volta era andata bene ma non troppo.
"Non va bene un cazzo" Camila si sorprese per il suo tono "Sei una bastarda. Mi hai soltanto usata"
"Lauren, cosa..." guardò l'occhio viola della corvina e il viso un po' gonfio "Chi è-" provò a sfiorare il suo viso ma Lauren le diede uno schiaffo sulla mano, facendola allontanare.
"Vaffanculo!" urlò "Tu... tu hai contattato quella troia di Alexa per dire a quel bastardo del tuo ex che hai dormito con me, e questo soltanto per vendicarti!" urlò e Camila non capì.
"Ex?" domandò "Alexa?" si sentiva disorientata e Lauren era così arrabbiata che la prese dal vestito e la sbattè contro il finestrino, facendo gemere Camila che aveva ancora i lividi freschi che le aveva procurato Lauren e che aveva peggiorato il ragazzo di quel giorno a cui si era data.
"Non fare la cogliona che mi incazzo, se no chi lo avrebbe detto ad Austin?"
"Austin il capo? Non capisco... Lauren, perché ti comporti così?" era ferita dal suo comportamento per lei strano e senza senso.
La corvina lasciò Camila e si rimise al suo posto cercando di controllare la sua rabbia e non fare qualche pazzia.
"Austin ieri mi ha parlato" iniziò "Mi ha detto che tu lo hai contattato attraverso Alexa"
"Non è-"
"Zitta, cazzo!" quando Camila rimase in silenzio continuò "E mi ha detto che tu gli hai riferito che hai dormito con me prima di fare una passeggiata di notte"
"Lauren, sul serio, ascolta-"
"Lo hai fatto per vendicarti, vero? Oppure lo hai fatto per riprenderti Austin? O forse vuoi ancora stare con quella troia di Alexa? Cazzo Camila, credevo che la troia fosse lei ma a quanto pare la troia sei tu"
"Lauren... io..." Camila iniziò a singhiozzare a sentire le frasi acide di Lauren "Io non so davvero di cosa tu stia parlando. Non so perché Austin ti abbia detto questo, ma io in realtà nemmeno lo conosco, non prendertela con me. Io non so davvero di cosa tu stia parlando, credimi"
Lauren rise ironicamente.
"E come saprebbe della nostra passeggiata notturna, eh?" domandò "E che hai dormito da me?" sospirò e asciugò velocemente una lacrima che Camila non notò a causa delle sue lacrime che le avevano appannato la vista "Lo hai fatto per il tuo ex, vero? Oppure per vendicarti di me? Camila voglio delle risposte"
In Camila in quel momento si accese una specie di lampadina.
"E-ex?" domandò "Austin Mahone?" la sua voce era tremante ricordando come in quei solo due mesi di relazione quel ragazzo iniziava a prentendere il sesso. A volte la picchiava. Sì, picchiava una ragazza di appena diciott'anni senza vergogna e pietà.
"Cazzo, Camila, basta!" urlò Lauren, prendendola dal vestito e sbattendola di nuovo contro il finestrino. Camila gemette e pianse più forte "Sono fottutamente stanca!" urlò "Cazzo, e pensare che io ti volevo proteggere!"
"Proteggere da cosa?"
"Da Alexa"
Camila rise ironicamente nonostante il pianto la rendesse un controsenso.
"Alexa è una bravissima persona"
"Allora perché avrebbe detto ad Austin del nostro scambio di ruoli di quel giorno in cui c'era lei?" domandò, spingendola con più forza contro il finestrino.
Camila sgranò gli occhi e sentì una strana sensazione al petto farle molto male. Lei si fidava di Alexa ma quest'ultima non aveva mantenuto l'accordo.
"Cosa? Io e lei avevamo fatto un accordo" disse "Perché non mi avevi detto che lo aveva infranto?"
"Perché io a differenza tua mi preoccupavo della tua felicità!" Lauren iniziò a piangere, mollando pian piano la presa sul suo vestito "A differenza tua io ho notato nei tuoi occhi una luce diversa quando mi parlavi di Alexa, e non ho voluto rovinare la tua euforia" disse quelle parole con debolezza e amarezza "Io mi sono preoccupata per te e tu hai rivelato tutto ad Austin; mi fai schifo"
"Lauren, io..." Camila non sapeva da dove iniziare. Era troppo sconvolta da riuscire a dire qualcosa di completo, ma ciò confutava a Lauren l'idea che stesse mentendo "A me dispiace. Non credevo che tu fossi arrivata a fare questo per me..." inziò a parlare, ricordando e facendo caso allo sguardo di Lauren che aveva avuto quella volta in cui le aveva parlato dell'accordo. Era amareggiato e malinconico "Ma io sul serio non ho mai parlato di noi ad Austin, e nemmeno ad Alexa. Io non sapevo nemmeno che quel Austin fosse... il mio ex"
"Quella volta in cui Austin ha scoperto tutto, mi ha dato dei colpi di cintura" ammise con sguardo vuoto.
"Qui-quindi non era stato il ragazzo per cui avevi lavorato" sgranò gli occhi "Quindi... quindi quando tu avevi colpito me quel giorno con la cintura... era stato Austin a ordinartelo?" domandò e Lauren si asciugò le lacrime annuendo.
"Tu hai rivelato tutto, mi hai ferita sul serio Camila, sul serio"
"E se fosse stata Alexa?" domandò "Forse ci ha viste..."
"Alexa?" rise Lauren "Pensi davvero che perderebbe tempo a stalkerarci?"
Nessuno delle due rispose, ed entrambe capirono che la risposta alla domanda della corvina era affermativa.

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E niente non sto capendo più un cazzo
Dicono che cancelleranno le scene ma non l'hanno fatto quindi fanculo aggiorno qui che mi so' seccata di fare 2727271 storie.

My rapist ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora