2: Dopo l'ultimo respiro

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Frankie Jones.

Mi ritrovai nella stanza di un motel, non sapevo neppure come ci fossi arrivata o quanto ci fossi stata, volevo andarmene, uscì dalla porta, arrivai all' ingresso quando sentii una voce: " Hey rossa, il conto?" Mi voltai era un'uomo di età avanzata, sulla cinquantina a parlare.
"Certo, scusi quanto le devo?"

"Trecentocinquanta dollari."

Sospirai mettendomi la testa fra le mani, non sapevo che fare.

"Senti, se farai un paio di cose per me potrai rimanere qui tutto il tempo che vuoi."

"Quali cose?" Chiesi alzando lo sguardo.

"Nel upper west side c'è una gioielleria.  Dovrai prendere delle cose, che dei miei... amici  desiderano. Allora ci stai?"

Era l'unica cosa che dovevo fare se volevo sopravvivere.
"Si."

"Bene, dovrai farlo domani. É chiaro?"

"Sì... Ho solo una domanda: quanto è pericoloso questo lavoro?"

"Perché?"

"Be' deve essere molto pericoloso se affida questo compito ad una ragazzina che non ha un soldo e che nemmeno conosce. Sono giovane non stupida."
L'uomo mi guardava, non sapeva cosa dire.
"Non solo vivrò qui gratis, ma voglio anche dei soldi."

"Pensi che sia stupido?"

"No, penso che sia disperato."
L'uomo mi guardò e sospirò.
"Quanti?"

"duemila."

"Va bene, ma non fare cazzate."
Non risposi, lo guardai e uscii, andai nel mio vecchio appartamento, ero lì perché c'era qualcosa che mi mancava. 
Dovevo capire come avevo fatto a sopravvivere. Quando entrai non vidi niente, avevano distrutto tutto.
In quel momento non capii come avevo fatto a sopravvivere, mi sentivo confusa e stanca decisi di tornare al motel, appena l'uomo mi vide rientrare alzò subito lo sguardo e disse:"Aspetta, senti quando andrai a prendere i gioielli dovrai metterti questa."

"Che cos'è?"

"É un costume come quello di Catwoman, così quando le guardie ti vedranno, penseranno di aver visto Catwoman, così incolperanno lei.  Tutto chiaro?"

"Sì."

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