4: Scelte

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Robin a.k.a Damian Wayne.

"Stupida ragazzina, tu non sai con chi hai a che fare-

"-Ha detto qualcosa padron Damian?"

"No, niente." dissi io.
Volevo vendicarmi su quella mocciosetta che mi aveva provocato, io sono il figlio di Batman, un al Ghul, il miglior robin.

"Hey! Demonietto guarda un po' è un supermodello? È un affascinante guerriero della notte? No, è Dick grayson-"

"-Che ci fai qui?! Perché nessuno mi ha avvertito?!"

"Perché volevo farti una sorpresa, neanche Bruce sa che sono qui comunque che stai facendo?"

"Ne dubito mio padre sa tutto, comunque per rispondere alla tua domanda ieri sera ho combattuto contro una criminale molto pericolosa, di certo l'avrai sentita nominare anche a Blüdhaven il suo nome è: Catgirl.

"Amico fai sul serio?"

"Perché?"

"No, così per sapere e dimmi come l'hai sconfitta? Forse con un gomitolo di lana!" Lui scoppiò a ridere ed io gli lanciai un' occhiataccia.

"Ok, scusami ti prego non uccidermi."

"Tranquillo, non sei nella mia lista.
Puoi essere irritante ma io... ci tengo a te." Dissi le ultime parole sottovoce cercando di non farmi sentire da Grayson, ma lui mi sentii eccome infatti mi abbracciò sollevandomi da terra.

"Grayson, mettimi giù."

"Shhh, non rovinare questo momento fra fratelli, nessuno qui ti dimostra il suo affetto come faccio io."

"Va bene, come vuoi, ma ora mettermi giù."

"Sai, un giorno rimpiangerai questi momenti." Disse lui appoggiandomi a terra.

"Se voglio un abbraccio da parte tua devo soltanto dirti che ti voglio bene."

"Quindi prima tu lo volevi quel l'abbraccio?" Mi chiese sorridendo. "Tt."gli riposi per poi girarmi verso il batcomputer.

"Ho intenzione di scoprire chi si nasconde dietro a catgirl, mentre combattevamo sono riuscito a strapparle una ciocca di capelli, e grazie a questi scoprirò chi è in realtà." Grayson mise una mano sulla mia spalla.

"Se per te demonietto è importante, lo faremo insieme."

"Adesso arriva la parte in cui mi abbracci di nuovo, vero?"

"Mi conosci troppo bene."


















"Fanculo!"

"Linguaggio! Padron Damian!" Disse Pennyworth.

"Certo, scusami." Avevo imprecato così perché non ero riuscito a identificare
catgirl, la ciocca di capelli che gli avevo strappato non aveva pressoché alcun valore com'è prova nella mia indagine, ero stato un idiota a pensare che dei capelli strappati potessero valere qualcosa nella mia indagine, così decisi di cercarla seguendo il mio istinto.

"Io esco-"

"-Scusi dove esce?"

"Fuori." Dissi freddo.

"Venga sedersi vicino a me, la prego."

Mi avvicinai a Pennyworth. Alfred Pennyworth è stato nelle forze militari inglesi, prima di lavorare per mio padre, gli è sempre stato accanto, si è sempre occupato di lui diventando la persona più simile ad una figura paterna nella sua vita. Tutti dicono che Batman è un eroe ma io pensò che i veri eroi siano quelle persone che ti insegnano a esserlo, a mettere il prossimo sempre al primo posto.

"C'è qualcosa che la turba, non è vero?"

"Senta Pennyworth ho delle cose da fare ne parleremo dopo." Dissi avvicinandomi alla porta.

"Damian Wayne! Venga subito qui!"

"Mi dispiace, ma devo andare."
Erano le due di notte, pioveva, si sentiva l'odore pungente di fumo provenire dalle fabbriche, i rumori delle sirene della polizia, le luci abbaglianti degli edifici viste dal alto...
Mi trovavo sul tetto di un palazzo a Downtown west side, quando la vidi con le gambe a penzoloni sopra il tetto di una farmacia. Feci attenzione a non farmi ne vedere ne sentire. Presi la mia katana e con un gesto secco gliela misi sul collo, non volevo ucciderla volevo soltanto spaventarla e dopo arrestarla proprio come avrebbe fatto mio padre.

"Fallo." Disse lei con un filo di voce.

"Fallo!" Questa volta si mise ad urlare.

"Pensi che non ne sia capace?!"

"Fallo e basta." La guardai per qualche secondo, ero tentato dall'ucciderla ma mio padre non me lo avrebbe perdonato, allontanai la mia katana da lei con riluttanza.

"Fai sul serio?" Mi chiese con voce stanca.

"Io non ti ucciderò."

"Perché?"

"Perché non è così che si applica la giustizia."

"Divertente."

"Cosa ci trovi di divertente?"

"Il fatto che tu continui con questa cosa. Quando ti sveglierai? Questa è Gotham, qui non c'è giustizia!"

"È per questo che bisogna continuare a fare quello che faccio, io sono un eroe e gli eroi non uccidono."

"Mentre tu fai l'eroe la gente muore." Non gli risposi, non sapevo in che modo farlo. Mi stava dicendo le stesse cose che io dicevo a mio padre.
"Io non credo che esistino eroi o criminali ma solo persone che hanno fatto delle scelte, alcuni hanno fatto quelle giuste mentre le altre hanno preso quelle sbagliate." Disse per poi voltarsi

CatgirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora