12: Gotham City Sirens

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Catgirl a.k.a Frankie Jones

Entrai dalla finestra silenziosamente. Indossai il pigiama e mi misi sul divano letto in soggiorno.
Mi svegliai intorno alle sei e mezza del mattino. Sul tavolo c'era un foglietto, sul quale c'era scritto:

"Una mia amica ha bisogno di me. C'è del succo di mela e delle merendine al cioccolato nel frigo.
Non so a che ora tornerò a casa. Selina"

Piegai il foglietto delusa.
Accesi il televisore per poi addormentarmi, mi svegliai di soprassalto sotto lo sguardo di Selina.

"Sei arrivata."

"Già." Selina era appena rientrata.
Stavamo facendo colazione, Selina osservava ogni mio movimento.

"Ti sei divertita ieri sera con Red Arrow?"Il succo di mela mi andò di traverso all'udire di quella frase.

"Come fai a saperlo?"Dissi tossendo.

"Come faccio a saperlo?! Dio, credi sia scema?!"Selina si era alzata in piedi, riusciva a stento a trattenere la rabbia.

"Qual'è il problema?! Tu ti puoi fare Batman sul tetto di qualsiasi edificio di Gotham e io non posso neanche parlare con una tipa?!"

"Pensi davvero sia questo il problema?! Te lo dico io qual'è il problema! Il problema è che prima di aver "parlato" con Red Arrow, hai pestato un poliziotto corrotto e hai anche spaventato una prostituta appartenente al racket di Black Mask attirando la sua attenzione su di noi!"

"E allora?"Le dissi con tono di sfida.

"Hai praticamente dichiarato guerra al crimine organizzato di Gotham."Rimasi in silenzio, seduta. Non capivo cosa l'avesse fatta infuriare in quel modo.

"Selina, Hai paura di quel tizio: Black Mask?" Mi lanciò uno sguardo che non avevo mai visto, il dolore e il senso di colpa erano dipinti sul suo volto in un'espressione quasi angosciante.
Stava esitando, voleva dire qualcosa ma non ci riuscì. Prese la sua giacca di pelle e uscì senza dire una parola. Erano le due del pomeriggio, Selina non era ancora tornata. Passarono una ventina di minuti quando sentí bussare alla porta, con un gesto fulmineo afferai la mia frusta che era sul comodino e mi gettai dietro il divano. Riuscirono ad aprire la porta, la aprirono due donne: una aveva i capelli rossi e l'altra invece aveva i capelli biondi, tutte e due indossavano degli occhiali, erano alte e magre... Stavano gironzolando per casa quando la donna dai capelli rossi mi trovò dietro il divano.

"Salve, sono la dottoressa Isley."

"Che ci fatte in casa mia?" Chiesi alle due donne con la frusta in mano a distanza di sicurezza.

"Siamo amiche di Selina."Cercò di spiegare la bionda.

"Be' in questo momento non è in casa."

"Quando tornerà?"

"Perché?"Le chiesi con diffidenza.

"Dobbiamo parlarle."La Interrupí chiedendole qual era il motivo per cui le doveva parlarle così urgentemente. Le due si guardarono per pochi secondi. La rossa si sciolse i capelli, aveva assunto un colore verdognolo. Con un gesto fulmineo mi legò con la pianticella vicino al comodino che era diventata gigantesca.

"Ma come diavolo?!"Non capivo come avesse fatto, ero incredula non avevo mai visto qualcuno fare una cosa del genere.

"Dove si trova Selina Kyle?" Mi chiese con voce autoritaria.

"Io non lo so. Però so una cosa che forse potrà esserti utile."

"Dimmi."

"Lo sai che sembri la versione anoressica di Fiona, la moglie di Shrek. Sai pensavo potesse esserti di aiuto." Mi guardava con rabbia, la pianta che mi legava le braccia attorno al corpo cominciò a stringersi, stritolandomi senza pietà.

"Basta!"Dissi in preda al panico.

"Non ti va più di scherzare, non è vero?"Quella pazza stava per uccidermi, fui salvata dall'arrivo di Selina.

"Sei qui!"Disse la bionda avvicinandosi a Selina, lo stesso fece l'altra che mi liberò dalla stretta della pianta lasciandomi cadere a terra.
Selina non le guardò nemmeno, si avvicinò a me aiutandomi ad alzarmi."Tutto bene, Frankie?"

"Sì, grazie."

"Che ci fate voi qui?"

"Siamo qui per proporti un affare."

"Che genere di affare?"

"Robinson Park, 03:10. Vieni e lo scoprirai."Disse la rossa andandosene con l'altra donna.
Selina rimase in silenzio a guardare il vuoto per un paio di minuti.

"Frankie, hai qualcosa da fare alle tre e dieci?"

"Vuoi davvero andarci?!"

"Conosco Harley e Ivy da anni, nonostante tutto, loro sono mie amiche."

"Sei amica di quelle pazze! Ora è tutto chiaro."

"Allora verrai con me o andrai a pestare qualche altro poliziotto?"

"Posso davvero scegliere?"
Selina mi costrinse a venire con lei al Robinson Park, entrammo in una serra nella quale c'erano le due donne, la rossa aveva una specie di costume da bagno fatto di piante e la bionda quasi irriconoscibile era vestita da clown, non mi sono mai piaciuti i clown.

"Ti sei portata anche la ragazzina."

"Qualche problema a riguardo, Ivy?"Gli rispose Selina con tono di sfida.

"Ti abbiamo chiesto di venire qui perché abbiamo bisogno del tuo aiuto. Delle tue capacità, delle tue amicizie, del tuo fascino... insomma abbiamo bisogno di te micetta."Disse la versione femminile del clown del McDonald's.

"Rapineremo la Gotham Bank."Disse la rossa. Aspettavano una reazione da Selina, lei sorridendo accettò.
Mi stavo annoiando a morte.

"Quando rapiniamo la banca?" Chiesi.

"Domani. Domani le Gotham city sirens ritorneranno a riprendersi la loro città. " Disse Harley quinn con enfasi mentre abbracciava Selina e Poison ivy.

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