18: Risposte

140 8 0
                                    

Robin a.k.a Damian Wayne.

Emiko aveva ucciso Deathstroke, era finita.
Ma c'era qualcosa che non mi convinceva.
Stavo controllando i suoi ultimi movimenti quando sentii dei rumori, mi trovavo nella mia stanza.
Mi voltai di scatto ritrovandomi quell'idiota di Catgirl che stava toccando le mie katane.

"Che diavolo stai facendo nella mia stanza?!" Gli chiesi infastidito.

"Mi stavo annoiando, così sono venuta qui."

"Ma che razza di risposta è?
E smettila di toccare le mie katane oppure quelle saranno l'ultima cosa che vedrai." Dissi per poi voltarmi verso il computer.
Lei era a mezzo metro da me che stava guardando lo schermo del computer incuriosita.
"Hm, il pettirosso si è svegliato male."

"Esci dalla mia stanza."

"Oh, andiamo! Dovresti essere felice che io sia qua.
Praticamente in questo""team"" ti odiano tutti." Sospirai non mi andava proprio di mettermi a litigare.

"Hey! Quello è Deathstroke?"

"Sì, il suo vero nome è Slade Wilson, è stato ucciso da Red Arrow un mese fa."Mi aspettavo che dicesse qualcosa, ma non disse niente, il suo sguardo vagava per la stanza come in cerca di risposte.
"Slade Wilson?" Mormorò lei.

"... Stai bene?" Lei non mi guardò nemmeno, rimase a fissare la foto di Slade sul computer.
"Hai detto che Red Arrow lo ha ucciso... Un mese fa?"

"Sì." Lei mi guardò per qualche secondo, per poi voltarsi e allontanarsi verso la porta.

"Jones?"

"Devo andare."

"Sai qualcosa su Slade Wilson che dovrei sapere?" Stava per uscire dalla porta quando la afferrai per un braccio.

"Rispondi alla mia domanda, Jones."

"Lasciami in pace." Disse uscendo dalla porta allontanandosi da me bruscamente.
Sapevo che mi nascondeva qualcosa, la squadrai mentre si allontanava, pensi davvero che comportarti in questo modo ti porterà a qualcosa, Jones?


Erano le nove di sera. La vidi uscire dalla finestra, la pedinai da lontano.
Era arrivata davanti ad uno squallido locale ormai in chiusura. Prima di entrare dal retro fece una chiamata con un telefono usa e getta, rimasi fuori a vedere quello che avrebbe fatto, volevo sapere perché era lì e cosa poteva sapere che io non sapessi già.

"Hey zietta! Ti sono mancata?" Disse entrando rivolgendosi ad una donna che stava prendendo delle birre da un enorme frigorifero.

"Frankie?! Ma come è possibile?! Io ti ho uccisa!" Disse facendo cadere le bottiglie di vetro a terra.

"Beh sai come si dice: I gatti hanno nove vite."La donna era rimasta in pietrita. Guardava Jones confusa per poi cercare qualcosa nella tasca.

"Stavi cercando questa?" Gli chiese Frankie mostrandole una pistola.

"Come hai fatto?" Me lo stavo chiedendo anche io.

"Perché invece di farmi domande non mi dai delle risposte?"

"Frankie, ti ho già detto tutto quello che sapevo." Disse indietreggiando.

"Credi sia stupida?" Disse puntandole la pistola.
"Voglio che mi racconti tutto, senza tralasciare alcun dettaglio, oppure tu da qui non uscirai viva." Le disse con un espressione talmente seria dal ricordami mio padre.

"Okay.
Tua madre beh... Lei non era proprio come te l'ho raccontata.
Non è morta nel modo che ti ho raccontato.
Lei... Non era come le altre.
Lei era un' assassina, lavorava per la lega delle ombre." Cosa?!
"Comunque Monika, tua madre. Era una delle più fedeli e letali assassine nella lega, Talia al Ghul si fidava di lei e lei non si fida mai di nessuno.
Talia la incaricò di lavorare assieme a Slade Wilson per uccidere un ambasciatore Ugandese.
Eh beh per farla semplice sei quello che succede quando non si usa il preservativo."

"Ma che carina." Le rispose Frankie con sarcasmo.

"Comunque, nonostante fossero riusciti a uccidere quell'uomo qualcosa fra loro andò storto e Monika aveva deciso di allontanarsi da lui.
Tua madre... lei mi aveva salvato la vita ed io mi ero innamorata di lei.
L'ho seguita in capo al mondo, pensavo lei avesse abbandonato la lega degli assassini per me e quando mi confessò di essere incinta sentii il mondo cadermi addosso.
Lei non era lì per me ma per sé stessa.
Poi tu nascesti, qui a Gotham.
Lei aveva scritto una lettera a Slade, che parlava di te, prima di tornare a Khadim. Non so se gliel'ha mai data.
Non avrei dovuto mentirti, Slade non sa niente della tua esistenza e a quanto pare non lo saprà mai." Jones rimase lì, ferma puntandogli la pistola.
"Tua madre tornò a Khadim, e ci abbandonò. Non ho più avuto notizie di lei." Frankie si voltò dandole le spalle, teneva la pistola fra le mani.
Sembrava stesse cercando di capire cosa fare, ad un certo punto si girò verso la donna e le disse:"È tutto?"

"Si, Frankie. È tutto."

Jones prese un lungo sospiro prima di tornare a parlare.
"Non so se posso davvero crederti ma macchiarmi le mani col tuo sangue sarebbe solo uno spreco." Si sentivano le sirene della GCPD avvicinarsi.

"Frankie? Che cosa hai fatto?" Le chiese la donna allarmata.

"La cosa giusta, prima di venire qui ho chiamato la polizia. Passerai molto tempo in prigione a causa delle droghe e del cadavere in quel congelatore." Disse indicando il frigorifero da cui aveva preso le birre. "Spero che la prigione ti faccia ragionare e ti trasformi in una persona migliore, addio zia Rosy." Disse uscendo con tranquillità dal retro mentre i poliziotti stavano buttando giù la porta anteriore del locale.

"Avrei dovuto ucciderti quando eri solo una neonata!" Urlò lei, ma Jones se ne era già andata.
Decisi di tornare alla base, dopo aver fatto alcuni esami controllai se Catgirl fosse tornata, inutilmente.
Ero nella mia stanza assieme a Red Arrow.

"Allora perché mi hai chiamata, Damian? Pensavo fossi troppo impegnato con Djinn."

"Dovevo parlarti di una cosa importante."

"A riguardo?"

"Beh, perché non lo scopri?"Dissi porgendole gli esami del sangue di Frankie Jones e Slade Wilson.

Emiko rimase incredula, Slade Wilson o anche Deathstroke era il padre biologico di Frankie Jones e ora ne avevamo la conferma.

CatgirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora