Percy
A svegliarmi, come tutte le mattine da più di una settimana, era stata la campana d'allarme che avvisava dell'arrivo di navi non molto amichevoli. Mi alzai dal letto sbuffando, mi vestii in fretta e furia, presi la mia spada e uscii sul ponte.
- Che diavolo succede anche questa mattina? - chiesi leggermente irritato.
I membri della mia ciurma erano in stato d'allarme e non del tutto vestiti, chiaro segno che erano stati svegliati anche loro dalla campana.
- Capitano! Una nave della marina a poca distanza da noi, quali sono gli ordini! - mi chiese Leo, meccanico e navigatore di bordo, venendomi incontro.
- Ti sembriamo nelle condizioni di affrontare i soldati della marina in questo momento? - chiesi. Ora mi stavo alterando.
- No! Partiamo immediatamente, ragazzi issare le vele! - cominciò ad urlare a squarciagola.
Me ne tornai nella mia cabina e mi buttai di nuovo sul letto, cercando di calmarmi. Sapevo che saremmo riusciti a scappare, la nostra nave era la più famosa per la velocità, gli avversari o i possibili alleati ci raggiungevano solo se eravamo noi a volerlo. Inoltre i membri della mia ciurma potevano essere definiti dei guerrieri ben addestrati e non dei semplici pirati. Nessuno, dico nessuno, era mai riuscito a batterci se scoppiava un duello o una battaglia. Proprio per questo eravamo i più ricercati, temuti e ammirati di tutti i sette mari.
Dopo un po' qualcuno spalancò la porta della mia cabina facendomi sobbalzare, non mi ero accorto di essermi riaddormentato.
- Cuginetto, abbiamo seminato la marina da una mezz'oretta circa e siamo vicini alle coste di Isma, quali sono gli ordini - mi chiese Talia.
Sgranai gli occhi, avevo dormito così tanto? Poi mi vennero in mente altre due cose: la prima, Talia mi aveva chiamato di nuovo cuginetto, sulla mia nave; secondo, eravamo arrivati al paese che mi interessava in modo particolare e stavo già assaporando la mia vendetta che sarebbe avvenuta di lì a breve.
- Tals evita di chiamarmi cuginetto. Te l'ho già detto - dissi alzandomi e indossando la mia giacca di pelle, con il marchio della mia ciurma: un teschio con infilzato un tridente, la cintura per appendere la spada e il mio mantello con il cappuccio.
- Significa che attracchiamo? - mi chiese speranzosa con quei suoi occhi blu elettrico.
- Certo! Ma di agli altri di non fare danno, non dobbiamo prendercela con gli abitanti del paese. L'unica cosa che mi interessa è farla pagare al conte Chase - dissi, mentre un ghigno si dipingeva sulle mie labbra.
Annabeth
- Padre che cosa succede? - chiesi raggiungendo il salone dove mio padre accoglieva sempre i suoi ospiti.
Quella mattina ero stata svegliata dal trambusto e dalle voci concitate e allarmate della servitù, così mi ero messa il primo vestito che mi era capitato sotto mano e aveva raggiunto mio padre per sapere che cosa stava succedendo.
Mio padre mi guardò con tristezza e con un misto di paura negli occhi, poi si girò verso Luke, la mia guardia del corpo.
- Portala alla torre e fa la guardia - gli ordinò.
- Aspetta! Che succede? - chiesi ancora, cominciavo ad avere paura.
- Pirati - disse mio padre - Devi stare al sicuro figliola perché tu... -
Venne interrotto da una delle sue guardie che fece irruzione nella sala.
- Signore la nave attraccata al porto è quella dell'Half Blood - disse il soldato prima di accasciarsi al suolo trafitto da una lancia.
- Grazie mille per averci presentato, ci sentiamo importanti - disse una ragazza con i capelli neri a caschetto e gli occhi blu elettrico, la proprietaria della lancia. Indossava abiti maschili: stivali neri, pantaloni di pelle e una giacca, anch'essa di pelle, che si chiudeva sul lato destro. In bella vista, sulla giacca nera, c'era un teschio infilzato con un tridente.
- Dovevi per forza? - le chiese un'altra ragazza, con i capelli lunghi fin sotto le spalle e color cioccolato, gli occhi sembravano cambiare colore in continuazione; Era vestita come la compagna, l'unica differenza era che lei era armata di spada mentre la mora aveva una lancia e uno scudo sulla schiena.
- Dove sarebbe il divertimento, scusa! - ribatté la prima.
- Piratesse! - esclamò Luke disgustato.
La mora puntò i suoi occhi blu elettrico sulla mia guardia. Stava per parlare quando i vetri alla nostra destra si infransero.
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Pirate Warriors
FanfictionÈ un periodo tremendo per le persone che abitano nei sette mari. Un periodo di terrore e povertà perché gli oceani sono dominati dai pirati, che assaltano le navi mercantili e i villaggi che si trovano sulle coste. Una Lady, figlia del conte di uno...