Annabeth
Ok! Cominciavo a chiedermi il perché negli ultimi tempi finivo sempre per essere prigioniera.
Avevo passato la notte nelle segrete del palazzo, in una cella dove ci stava a malapena una branda per stendermi. Era già tanto che mi avevano dato un vestito più comodo rispetto a quello che avevo utilizzato la sera precedente.
La vecchia Nimue aveva preso il controllo e aveva fatto arrestare me e mio padre per tradimento. Non ero sciocca, sapevo che cosa sarebbe successo, le regole erano chiare. Ci avrebbero giustiziato!
La porta della mia cella si aprì: Nimue, accompagnata da una guardia, entrò
- Sei qui per il verdetto? - chiesi senza paura, sfidandola con lo sguardo
- Sapete qual è la pena per tradimento? - mi chiese
- Impiccagione - risposi
- Bene! Sapete già tutto - disse - Al tramonto. Preparatevi ad incontrare il creatore -
Detto questo se ne andò lasciandomi di nuovo sola e chiedendomi se sarei morta davvero
***
Mi ero addormentata e non me ne ero accorta, sentii la serratura della cella scattare ed ebbi un tuffo al cuore. Era già arrivato il tramonto?
Rimasi allungata, non sarei andata incontro alla morte di mio spontanea volontà, avrebbero dovuto portarmici per i capelli se volevano impiccarmi. Ma quando la porta si aprì rimasi sorpresa.
Sulla porta non c'era un soldato e ne tanto meno Nimue, ma un ragazzo dai capelli neri sparati ovunque e gli occhi dello stesso colore, mingherlino, pallido...si lo conoscevo! Dietro di lui un ragazzo biondo, abbronzato e dagli occhi azzurri. Lo avevo visto a qualche parte ma non ricordavo dove.
- Allora dobbiamo prenderti di peso per farti uscire da qui? - chiese Nico
- Non mi farò uccidere senza opporre resistenza - annunciai orgogliosa
- Pensi davvero che quell'idiota di mio cugino ti farà impiccare? - disse il moro
Sorrisi, in effetti c'era qualcosa che non quadrava!
- La vecchia non voleva dirci dov'eri per questo ci abbiamo messo un po' a venirti a prendere - mi spiegò Nico avvicinandosi a me - Grazie al cielo, questo qui, aveva scoperto dove ti avevano portato -
- Questo qui ha un nome e questo nome è Will - rispose il biondo imbronciato
Il moro fece un gesto con la mano come se stesse scacciando una mosca fastidiosa
- Il re chiede di te - disse Nico facendomi l'occhiolino e continuando ad ignorare il ragazzo sulla porta
Annuii e mi alzai, lascandomi guidare da chi sapevo potermi fidare
***
Percy
Bussarono alla porta e sbuffai. La flotta reale era arrivata quella mattina e non avevo ancora avuto un attimo di tregua, dovevo ancora risolvere il problema con la vecchia Nimue, che da quanto avevo capito, voleva uccidere il conte e la figlia.
E io non potevo permetterlo, almeno non per quanto riguardava Annabeth!
- Avanti - dissi brusco
La porta si aprì e Nico fece il suo ingresso
- Siamo irritati? - chiese
Lo fulminai senza rispondere
- Ok ripassiamo dopo - annunciò prendendo una bella ragazza bionda per i fianchi e avvicinandola a lui in modo possessivo.
Strabuzzai gli occhi, mi avvicinai, presi chi mi interessava per il braccio e la portai vicino al mio corpo, stringendola per i fianchi
- TU puoi passare dopo, LEI no! - dissi a Nico sbattendogli la porta in faccia
- Che cattivo - disse Annabeth
- Lo so, ci vuole il pugno di ferro per comandare - affermai
- Oh è per questo che mi hai lasciato passare la notte in cella? - chiese
- Anche - risposi
La presi in braccio e la feci stendere sul letto della mia temporanea stanza, mettendomi sopra di lei
- Sono due volte che veniamo interrotti - dissi - Se accade di nuovo, chiunque è, lo ammazzo! -
Dopodiché mi fiondai sulle sue labbra. L'unica cosa che volevo in quel momento era proprio Annabeth e nessun altro.

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Pirate Warriors
FanfictionÈ un periodo tremendo per le persone che abitano nei sette mari. Un periodo di terrore e povertà perché gli oceani sono dominati dai pirati, che assaltano le navi mercantili e i villaggi che si trovano sulle coste. Una Lady, figlia del conte di uno...