E io cosa dovrei fare?

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"insieme a te, sto bene con me"
Anonimo.

-Eh io cosa dovrei fare- pensava Draco mentre la riccia lo stringeva a se singhiozzando.
"va bene, va bene ora cerca di calmarti" disse Draco staccandosi leggermente da lei. "Vedrai che si risolverà tutto.." concluse, chissà poi perché la stava consolando.. a lui non importava di lei, ne era certo. Hermione lo guardava con occhi smarriti :" devi sapere, Malfoy.. io ho sempre dato tanto a Ronald, attenta a che dici, a che fai, a dove vai, a con chi parli a come ti vesti.. mi sono completamente adattata a lui perché, speravo che un giorno mi avrebbe amata esattamente come desidero essere amata. Ma ieri sera, mi ha colpita. Mi ha dato uno schiaffo. Tu non sarai abituato ma in una relazione, una storia vera, seria.. i due fanno sacrifici per stare insieme, e con quello schiaffo Ronald ha spazzato via tutti quelli che ho fatto per stare con lui.." Draco la guardava, non sapeva cosa dire così si limitò ad annuire. "Era arrabbiato perché dice che tra me e te c'è qualcosa, dice che è impossibile altrimenti che tu da un giorno all'altro ti metti in mezzo per me, in una rissa e mi impedisci di commettere un errore così grande" dicendo queste ultime parole Hermione abbassò lo sguardo, si vergognava di quello che aveva fatto, di quello che stava per fare. Per fortuna Malfoy l'aveva fermata, ma.. "perché?!" disse Hermione rivolgendo lo sguardo al lago. Malfoy non la seguiva:" perché cosa?" la interrogò "perché ti sei messo in mezzo e poi mi hai obliviato? perché ieri sei stato con me tutto il pomeriggio? perché sei qui adesso? perché ti stai prendendo cura di me?"
Il biondo era senza parole- già perché sono qua con la sangue sporco? perché non voglio  che le succeda qualcosa di brutto? a me che importa?- pensava, ma fece spallucce e disse" già chissa poi perché, me lo chiedo anch'io Granger, solo vorrei che nessuno si facesse male a scuola, sai dopo la guerra.. credo sia questo.. ho qualche rimorso per delle scelte sbagliate che ho preso in quel periodo e ora ho perfino una coscienza che mi da stupidi consigli ti rendi conto?" scherzò rendendosi poi conto che si stava aprendo con lei senza alcuna difficoltà, rimase in silenzio poi si alzò tendendo la mano alla riccia per aiutarla ad alzarsi. Hermione prese la sua mano e si mise in piedi. Si incamminarono verso la scuola in silenzio arrivati davanti alla casetta di Hermione si guardarono per minuti eterni finché Draco inconsapevolmente si fece sfuggire un sorriso "che c'è" chiese la riccia "oh niente, è tutto perfettamente normale mezzosangue. Sono solo due giorni che saltiamo le lezioni, insieme; Che finiamo qui davanti a casa tua,  insieme" si fermò "e ancora non mi hai fatto entrare per un tè, vergognosa" concluse ridendo.
Hermione rise, era la prima volta da 3 giorni che rideva. " Rimedieremo" sorrise la riccia " ti dispiace avvisare tu i professori di quanto successo Malfoy? Sicuramente vorranno delle spiegazioni per le nostre assenze ma io" abbassò lo sguardo "non me la sento di parlarne a qualcun altro quindi se tu potessi.." Draco annuì per poi voltarsi e allontanarsi, si voltò "a domani" sorrise e se ne andò. A quelle parole il cuore di Hermione tremò. - Ma che sta succedendo Godrich- pensava Hermione voltandosi per entrare in casa. Fece per aprire la porta ma con sua grande sorpresa notò che era gia aperta. Entrò. Era tutto sottosopra a terra un biglietto "mi hai rovinato la vita, la reputazione.. me la pagherai!"
Non sapeva cosa pensare, aveva paura così decise di dirigersi verso la scuola convinta ad avvisare i professori. Entrò a scuola e si diresse verso l'ufficio della McGranitt. Bussò: "avanti"  entrò e con sua sorpresa torvò la professoressa che parlava con Malfoy, quest ultimo appena incontrò il suo sguardo sbiancò " oh buonasera signorina Granger, il signor Malfoy mi stava giusto parlando di lei, come posso aiutarla, si sieda" disse indicandole la sedia accanto a quella di Draco.
"Preside, io non vorrei disturbarla per questioni futili come queste però sono davvero spaventata.." le raccontò del giornale, dello schiaffo, della casa sottosopra..
"capisco, tralasciando il fatto che voi due avete trasgredito a numerose regole della scuola e verrete puniti.." Draco sbuffò " la situazione è grave prenderemo serii provvedimenti, il signor Weasley verrà espulso dalla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, questi comportamenti violenti non sono ammessi, nemmeno da un membro del golden trio. Invierò subito un gufo alla famiglia Weasley e il signorino Weasley verrà espulso." concluse la Mc Granitt. "Ora signorina Granger, per qualche sera, fino all' espulsuone del signor Weasley, mi sentirei più tranquilla se lei, in via del tutto segreta ed eccezionale, SOLO DATO CHE NESSUN ALTRO È A CONOSCIENZA DEI FATTI"sottolineò queste parole una per una "rimanesse  a dormire nella stanza delle necessità e, che il signor Malfoy restasse con lei per assicurarsi che non succeda nulla, quando dico nulla intendo N U L L A. "(n.d.a sapete dove andremo a parare vero?! eheh) Ci guardò severa con una punta di malizia. "ma professoressa non credo sia il caso, insomma io e la Granger andiamo, San Potter può andare a controllarla.." affermò Draco stizzito" per chi mi ha preso, a me non interessa nulla e non voglio immischiarmi" detto questo si alzò e fece per uscire dall' ufficio. Impugnò la maniglia della porta ma..... su bloccò (n.d.a. eheheheh ormai è un abitudine) -dannazione- pensò
-heeeeeeei, ti sono mancataaa sono la tua coscienza! Dove pensi di andare sentiamo?
-magnifico ora parlo immaginariamente con la mia coscienza che fino a due giorni fa non avevo
-bene. quindi. ora girati, prendi per mano la signorina Granger e abbi cura di lei
-No.
-si.
Mentre Draco pensava stringeva forte la maniglia dell'ufficio e alla fine la abbassò, aprì la porta e uscì.
Si incamminò per il corridoio dirigendosi verso la sua stanza, arrivato, appoggiato alla porta di camera sua, Harry Potter lo aspettava.
"oh Salazar, che altro c'è sfregiato?" chiese stizzito il platinato
"Malfoy, modera il linguaggio. Sono qui perché devo chiederti di fare una cosa per me."
"senti senti e io dovrei accettare o anche solo perdere il mio tempo ad ascoltarti esattamente per quale motivo?" chiese ironico il biondo scostando Potter per entrare nella sua stanza.
"lui è furioso, lei è in pericolo per colpa tua! Ora sta a te far si che non le accada niente. Io penserò a tenere il più possibile a bada Ron, tu pensa a restare con lei e assicurati che non le succeda nulla"
Draco dava le spalle al sopravvissuto e teneva la maniglia della porta stretta tra le dita.
-è vero, infondo.. se io mi fossi fatto i fattacci miei ora niente di questo starebbe succedendo.. ci sono dentro e, prima Ron sarebbe stato espulso prima sarebbe potuto tornare a farsi tranquillamente gli affari suoi- pensava tra se e se il biondo.
"d'accordo, ma cerca di non far venire quel pezzente a rompermi le scatole sfregiato. Ora sparisci prima che cambi idea" detto questo entrò nella stanza e Harry se ne andò.  Draco era seduto sul letto e pensava -vado o non vado, vado o non vado, vado o non vado- istintivamente si alzò e si diresse verso la porta la aprì senza esitare e uscì "dannazzione" imprecò e si incamminò verso la stanza delle necessità. Arrivato la stanza gli si palesò immediatamente e lui entrò. c'erano 2 letti separati un divanetto una piccola libreria un bagno(o meglio una porta chiusa che lui pensò essere il bagno) e un piccolo gufo, Draco si stese su uno dei due letti aspettando che la Granger arrivasse, pensava fosse ancora dalla McGranitt. A un certo punto la piccola porta si aprì e ne uscì Hermione in mutande pronta per mettersi a letto. "oh per Godrich, Malfoy che ci fai qui e perché ci sono due letti" urlò Hermione cercado di coprisi con un cuscino. Draco le aveva rivolto uno sguardo veloce appena aveva sentito la porta aprirsi per poi tornare freddamente a fissare il vuoto "calmati Granger" disse distaccato "non sei certo la prima persona che mi capita di vedere in mutande quindi rilassati, dato che per qualche giorno dovremo restare chiusi qui, INSIEME" sbuffò nel dire quest ultima parola " è meglio che tu ti calmi" concluse con aria disinteressata. "non è piacevole neanche per me sai? Però indovina un po' ho avuto la brillante idea di sfogarmi con te che  eri sempre nel posto giusto al momento giusto quindi non abbiano scelta. Speriamo sia una cosa rapida, l'espulsione di.. ron, intendo." disse mettendosi sotto le coperte. "sono sicuro di si, Granger; San Potter è venuto da me prima e.." "che diavolo stai FACENDOOOO" Urlò Hermione interrompendo e  fissando il biondo che mentre parlava si stava spogliando, rimanendo in mutande. " ehm, mi metto a letto?!" disse retoricamente Draco. Hermione era paonazza Malfoy si era spogliato davanti a lei senza vergogna alcuna e si stava mettendo a letto con nonchalance "c-certo certo, pensavo solo che andassi in bagno a cambiarti e e e.. C-che dicei di Po di ha di ..o ooh insommaa di H AA RRYY?"
"sta calma mezzosangue non esaltarti so che non sei abituata a tutto ciò" disse indicandosi gli addominali scolpiti sorridendo malizioso "ma sta calma, dicevo che il tuo amico ppppottter si occuperà di tenere Ron il più tranquillo possibile e si assicurerà che la sua espulsione sarà una cosa rapida" detto questo voltò le spalle a Hermione. "S-si ma " la riccia era così imbarazzata che non riusciva a formare una frase di senso compiuto, continuava a emettere monosillabi. Il platinato si voltò verso di lei si avvicinò al suo viso e...

le mise un  dito sopra il labbro :"shhh, fa silenzio Granger. Sto cercando di dormire e se continui a disturbarmi non riuscirò ad addormentarmi e se non dormo divento particolarmente irascibile e antipatico" affermò per poi allontanarsi e darle nuovamente le spalle.
"oh perché invece di solito sei un adorabile orsacchiotto vero?" disse Hermione stendendosi e dandogli le spalle. Draco sorrise senza girarsi. "Buonanotte" disse la riccia, il platinato si voltò la guardò e annuì accennando a un sorriso per poi darle nuovamente le spalle così si addormentarono.

Chissà poi perché...*dramione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora