Docile (lei) si arrende al Dio migliore.
-*-
Anna cominciava a pensare che farsi tatuare il nome di un pilota addosso gli portasse davvero fortuna, altrimenti non si sarebbe assolutamente spiegata come avesse fatto all'improvviso Jorge Lorenzo a risorgere dalle sue ceneri e ottenere il secondo tempo nelle qualifiche, dopo una mattinata di prove libere altrettanto eccellente.Anche Andrea si era ben comportato, riuscendo a conquistare il quarto posto in griglia di partenza per l'indomani: quando rientrò ai box, da dove Anna aveva seguito l'intero andamento delle qualifiche, lo strinse in un abbraccio, congratulandosi con lui.
«Ero veramente a pochissimi millesimi da Viñales, sarei potuto partire dalla prima fila.» borbottò Andrea un po' contrariato, passandosi una mano nei capelli dopo aver lasciato andare Anna.
Lei lo seguì con lo sguardo fino a quando lui non si accomodò sulla propria poltrona. «Hai fatto delle buone qualifiche, Andre: sei stato fortissimo e domani andrai anche meglio, ne sono sicura.» lo rassicurò, accucciandoglisi di fronte.
Andrea abbozzò un sorriso mentre afferrava la bottiglietta d'acqua che gli stava porgendo Belén.
«Ti serve ancora qualcosa o posso andare?» domandò poi Anna, accennando alla pitlane.
«Andare dove?» domandò lui sospettoso.
«Da Alex, tra poco iniziano le qualifiche di Moto2 e...»
Andrea sospirò e scrollò la mano, prima di cominciare a togliersi i guanti. «Vai va', che ormai ti importa più di lui che di me!» recitò melodrammatico.
«Non è vero e lo sai!» obiettò Anna, ma era già sparita oltre la grossa serranda.
Andrea scosse il capo, sconsolato. «Che devo fare con lei?».
Belén ridacchiò e si chinò a lasciargli un bacio su una guancia. «Lasciarla crescere.» rispose con un sorriso.
*
Anna si ritrovò travolta dalla massa di gente che stava abbandonato il Parc Ferme, dove c'erano state le interviste per i primi tre classificati delle qualifiche: i colori dei Team Yamaha e Ducati si confondevano tra di loro in uno sciame confuso, che le rendeva quasi difficile raggiungere i box Marc VDS, dove Alex doveva già essere in procinto di salire in sella alla sua moto.
Quando una mano l'afferrò per un braccio e la trascinò nella direzione opposta a quella che stava cercando di percorrere, squittì sorpresa e si girò di scatto, nemmeno troppo sorpresa di ritrovarsi in un angolo appartato con niente di meno che l'uomo del momento.
«Jorge!» esclamò, riservandogli un'occhiata confusa.
«Ha funzionato.» disse semplicemente lui, con un sorrisetto sfrontato. Aveva ancora i capelli umidi e arruffati dalla piega del casco, che gli aveva disegnato una striscia rossastra sugli zigomi morbidi.
Anna corrugò la fronte. «Che cosa ha funzionato?».
Jorge sollevò una mano ancora guantata e indicò la sua clavicola, ora saggiamente nascosta sotto una maglia blu con il logo di suo fratello. «Questo».
Anna ridacchiò, senza riuscire a impedirsi di arrossire. «E' un po' presto per cantar vittoria, non ti pare?» lo punzecchiò, facendo un piccolo passo indietro per ristabilire una certa distanza tra di loro, perché la sua vicinanza era un po' ingombrante con la tuta da pilota (e continuava a farle un certo effetto l'averlo a pochi centimetri, specialmente quando era in quelle vesti).
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𝐂𝐑𝐀𝐒𝐇² - 𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐲𝐨𝐮
FanfictionQuando si assaggia il sapore di una vittoria, arrivare secondi non è più accettabile, non in gara e nemmeno nella vita. E due piloti professionisti come Jorge Lorenzo e Alex Marquez sanno che vincere la prima gara della stagione non ti fa automatica...