12. Definitive

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So go on and live your life

So go on and say goodbye

So many questions but I don't ask why

Maybe someday

But not tonight

-*-

Il mondo intero le era semplicemente crollato addosso in un solo istante.

Che diavolo ci faceva Alex lì?

No... non aveva alcun senso.

Lo aveva invitato lei, questo era assolutamente vero, ma dopo quello che si erano detti, dopo il silenzio di una settimana, dopo la decisione comunicata, lui non sarebbe affatto dovuto essere lì.

Eppure eccolo, a pochi metri da lei, così dolorosamente bello nella sua espressione più contrariata e delusa, mentre i suoi occhi grigi osservavano la scena che gli si presentava di fronte.

Lei, con Jorge Lorenzo, ancora una volta.

«Era questo che cercavo di dirti, prima.» mormorò Giorgia, con l'aria colpevole di chi, invece che risolvere un problema, aveva solo creato un gran casino.

Anna si riscosse e si girò a osservare la sua migliore amica, mentre i pezzi del puzzle trovavano finalmente una loro giusta collocazione.

Giorgia.

Era lei la chiave di volta... lo era sempre stata. Prima la foto, ora quella sorpresa del tutto inaspettata.

Alex doveva aver contattato Giorgia, per farsi aiutare.

Di certo, quando le aveva mandato quel messaggio privato su Instagram, Marquez non si sarebbe mai aspettato che alla festa di uno dei migliori amici di Anna ci fosse anche Lorenzo. Era quel risvolto a non avere alcun senso, per lui. Non c'era un motivo valido perché lui fosse lì.

Forse aveva solo travisato le parole di Anna. Forse lei non voleva prendersi una pausa da tutto e da tutti. Voleva prendersi una pausa solo da lui... da lui, che era stato così stupido da tornare di nuovo fino a Vasto solo per lei.

«Soy un idiota.» mormorò Alex tra sé e sé, scuotendo il capo.

«Alex, no... non è come sembra.» disse Anna, facendo un piccolo passo spaesato verso di lui.

Il sorriso che si aprì sulle labbra del giovane non aveva nulla a che fare con quello dolce e caloroso per il quale era capitolata così velocemente. «Ah no? E allora sentiamo, come sarebbe questa volta?» berciò, incrociando le braccia al petto, un sopracciglio levato, la mascella squadrata tesa.

Jorge gli riservò un'occhiata densa di parole trattenute, ma ebbe la decenza di tacere, perché sapeva che un suo intervento avrebbe probabilmente solo peggiorato una situazione che non dava l'idea di essere idilliaca nemmeno a mille miglia di distanza.

Gli risultò ancora più difficile rimanere in silenzio quando Alex continuò, con un tono tagliente che gli fece solo venire voglia di rimetterlo al suo posto. «Anzi, sai che nova c'è? Lascia perdere, non mi interessa.» concluse, scuotendo il capo. «Errore mio.» Si girò, infilò le mani nelle tasche dei jeans e si allontanò a lunghi passi furiosi nell'ombra.

Anna lo fissò, col cuore gonfio di agitazione, senso di colpa e di impotenza.

Fu il grido del suo nome da parte di Giorgia a riuscire a risvegliarla. «Ma che diavolo stai facendo?» la rimproverò severa, afferrandola per un gomito e scrollandola. «Alex è venuto di nuovo fino a Vasto solo per te! Non startene lì impalata! Seguilo, prima che sia troppo tardi!» esclamò concitata, indicando ripetutamente la via intrapresa dal giovane Marquez.

𝐂𝐑𝐀𝐒𝐇² - 𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐲𝐨𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora