8. That Secret I Can't Keep

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I can almost see it

That dream I'm dreaming

But there's a voice inside my head

Saying you'll never reach it.

-*-

Marc Marquez sapeva di aver appena dato alla ragazza di suo fratello un consiglio del cazzo. E sì, era un consiglio così idiota che non poteva che rivolgersi ad esso con un termine così volgare e così poco da lui. Non era granché bravo con le relazioni, non ne aveva una da quanto? Cinque anni più o meno? Non una duratura e stabile, per lo meno. Le ragazze che si portava a letto non contavano, in ogni caso. Quindi, alla fine, che ne sapeva lui di come funzionavano queste cose? Forse non era la persona più esperta del mondo per dare consigli in merito a tali questioni.

Però conosceva suo fratello meglio di quanto non conoscesse se stesso e lo sapeva che dirgli di quel bacio adesso avrebbe completamente rovinato la serata di tutti. Lui si sarebbe arrabbiato con Lorenzo (a ragione), con Anna (un po' meno a ragione) e semplicemente col mondo intero, lasciandosi offuscare da quel sentimento di gelosia morbosa che aveva cominciato a provare per la piccola Iannone.

Da una parte lo capiva, doveva ammetterlo: era la prima volta che vedeva Alex così tanto preso da una ragazza e tutto quello che aveva detto ad Anna era vero.

Avevano così poco tempo da passare insieme, per via della distanza, per via della loro carriera, che rovinargli quell'appuntamento, che aveva stampato uno stupido sorrisino gongolante sulle labbra di suo fratello per tutto il pomeriggio, nonostante avesse disputato un'altra gara mediocre (anche se questo, ovviamente, non glielo aveva fatto notare), sarebbe stata una vera crudeltà.

Quindi, in sostanza, era una scelta idiota quella di tacergli del bacio e magari Anna, alla fine, sarebbe stata più coscienziosa di lui e glielo avrebbe rivelato comunque, nonostante il suo consiglio-del-cazzo, ma Marc sperava non lo facesse, per quanto sbagliato fosse.

Forse stava solo cercando di proteggere suo fratello, come sempre. Non voleva che soffrisse, non quando non ne vedeva il motivo: Anna era presa di lui, glielo si leggeva in faccia. E non la biasimava per quello che era successo, perché era giovane e si trovava di fronte al suo idolo e chi non sarebbe capitolato in una situazione del genere? Specialmente qualcuno come Anna, che sembrava sempre un po' spaesata, come una moderna Alice nel paese delle meraviglie.

Chi invece non giustificava era Lorenzo: non riusciva a capire il suo comportamento e con lui ce l'aveva proprio. Stava giocando sporco e non voleva nemmeno sapere perché. Voleva solo che la smettesse e quella sera, al suo party, avrebbe sistemato lui le cose per Alex. Voleva proteggere suo fratello e impedirgli di fare cose stupide, ma non era sicuro di essere altrettanto bravo a trattenere se stesso, specialmente quando qualcuno faceva qualsiasi cosa che potesse far del male ad Alex.

Tornarono di fronte al motorhome appena in tempo, perché Alex uscì sul pianerottolo nell'istante in cui si fermavano sotto le scale. Marc dovette trattenere un sorriso orgoglioso, perché suo fratello si era proprio sistemato bene, con la sua camicia nera infilata dentro ai jeans scuri e i capelli pettinati in un ciuffo ordinato, che gli dava un'aria matura e ribelle.

Stava crescendo, il suo fratellino.

«Hey, eccovi. Eravate insieme?» domandò Alex, con un sorriso incuriosito.

Marc gettò un'occhiata di sottecchi ad Anna, valutando che lei stesse effettivamente bene e soprattutto che non sarebbe crollata subito di fronte ad Alex: sembrava essersi ripresa e ora c'era un sorriso rapito a colorarle le labbra. Ridacchiò tra sé e sé e si infilò le mani nelle tasche dei pantaloni. «Le stavo tenendo compagnia, visto che tu sei più lento di una donna a prepararti.» lo prese in giro, andando immediatamente a stemperare la situazione.

𝐂𝐑𝐀𝐒𝐇² - 𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐲𝐨𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora