Succede che i ponti cadono
Io resto qui, tu fermo lì
Non so perché
-*-
Le dita tambureggiavano in modo nervoso sulla coscia raccolta al petto.
Anna sospirò, il mento tenuto in una mano, lo sguardo fisso sul giardino sintetico che copriva l'enorme terrazza del piano superiore della villa di suo fratello. Nemmeno le avventure della sua eroina dei libri preferita riuscivano più a distrarla: il triangolo amoroso in cui Anita Blake si trovava a convivere le riportava alla mente quello ben più reale e tangibile in cui era invischiata lei, anche se il suo cuore non era affatto diviso tra un lupo mannaro e un vampiro, ma tra due piloti che l'avevano ugualmente rapita e indispettita e fatta esasperare.
E che lei aveva irrimediabilmente finito col ferire.
Il cuore le si gonfiava di agitazione e dispiacere ogni qualvolta che la mente la riportava a quello che era successo nelle ultime settimane, tanto con Alex Marquez quanto con Jorge Lorenzo.
Lei non aveva chiesto nulla di tutto ciò.
Non era di certo nei suoi piani trovarsi un ragazzo nel mondo dei motori, figuriamoci due. E non avrebbe mai e poi immaginato, in tutta la sua modesta vita, che avrebbe finito col ritrovarsi in una situazione del genere, col cuore diviso a metà tra due persone tra di loro così diverse.
Alex, il dolce, premuroso e gentile Alex, che l'aveva salvata come un principe azzurro in attesa della sua principessa.
E Jorge, lo sfrontato, arrogante eppure irragionevolmente protettivo Jorge, che l'aveva ammaliata con il suo atteggiamento e con la sua corte del tutto inaspettata.
Eppure, non sarebbe dovuto essere così complicato scegliere, considerando le differenze che li caratterizzavano, quindi cosa c'era che non andava in lei?
«Ci stai ancora pensando, vero?».
Anna distolse lo sguardo dal panorama mozzafiato che si apriva fuori dalla finestra per portarlo su Belén Rodriguez che, in un completo da tennista professionista, dava l'aria di una sportiva in carriera. Doveva appena essere tornata dall'ennesimo servizio fotografico... oppure da un'amichevole partita a golf, altrimenti non si sarebbe spiegata il cappellino dotato solo di visiera e la gonnellina bianca che le lasciava scoperte le lunghe gambe abbronzate.
Anna si strinse nelle spalle, in un gesto arrendevole che nell'ultima settimana l'aveva caratterizzata fin troppo spesso. Chiuse il libro con un gesto secco e si tirò su, riponendolo nello spazio della libreria che Andrea aveva fatto riempire per lei con copie dei suoi libri preferiti, così che ogni volta che andava a trovarlo non dovesse per forza portarsene di suoi dietro.
«Non capisco cosa ci sia che non vada in me.» rispose fiacca, senza voltarsi a guardare l'altra donna, che invece la fissava dallo stipite della porta.
«Non c'è niente che non vada in te, tesoro, te l'ho già spiegato.» rispose Belén, facendole cenno di seguirla giù in cucina.
«Se non c'è niente che non va in me... allora perché ho combinato un tale disastro?» domandò Anna, mentre Belén le serviva un bicchiere di tè freddo.
«Non sei stata tu a combinare un disastro. I maschi sanno essere impossibili, specialmente quando perdono la testa per una bella donna.» Belén le lanciò un'occhiata consapevole, mentre prendeva un sorso di frullato energetico che aveva tirato fuori dal frigorifero.
Anna si corrucciò. «Sì, ma io non sono te, Bel. Non sono un bella donna. Sono...».
«Cosa, Nina? Cosa saresti?» fece Belén esasperata, ma con una dolcezza che caratterizzava tutte le mamme per natura. Le si sedette accanto.
STAI LEGGENDO
𝐂𝐑𝐀𝐒𝐇² - 𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐲𝐨𝐮
FanfictionQuando si assaggia il sapore di una vittoria, arrivare secondi non è più accettabile, non in gara e nemmeno nella vita. E due piloti professionisti come Jorge Lorenzo e Alex Marquez sanno che vincere la prima gara della stagione non ti fa automatica...