7. Just a Huge Mistake

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  I didn't mean to kiss you 
You didn't mean to fall in love 
I never meant to hurt you 
We never meant for it to mean this much   

-*-

Era stato un bacio gentile, molto morbido, un po' circospetto, come se Jorge si fosse aspettato che lei lo scansasse subito, lo spintonasse via, gli urlasse contro.

Ma Anna non lo aveva fatto.

Il suo cervello era andato in totale black-out non appena le sue dita le avevano afferrato il viso e le sue labbra si erano poggiate sulle proprie. Era rimasta pietrificata, con le braccia abbandonate lungo i fianchi e il cuore che doveva essere scivolato nello stomaco e poi salito in gola come un razzo e ora lo sentiva pulsare in ogni terminazione nervosa del suo corpo. Avvertiva le gambe così molle che era sicura, con una parte recondita e ancora funzionante della sua mente, che non stesse malamente scivolando in terra solo perché le mani calde di Jorge le tenevano il viso, le sue labbra ancora posate sulle proprie in quel bacio infinitamente lento, infinitamente dolce.

Non riusciva a capire.

Perché Jorge Lorenzo la stava baciando?

E perché lei non si stava spostando?

Per quanto ancora avrebbe potuto attribuire la colpa delle sue reazioni a lui alla sua stupida celebrity crush? Perché si trattava ancora di una cotta da fan, giusto?

A lei piaceva Alex.

Alex. 

Quasi risvegliata dalla doccia gelida dell'ice bucket challenge, Anna sgranò gli occhi. Nello stesso istante, Jorge si allontanò dalle sue labbra e sollevò le palpebre, scrutandola con uno sguardo così scuro e intenso che le sue iridi erano quasi completamente inglobate dalla pupilla e le fecero mancare di nuovo il respiro. Le sue mani rimasero a circondare il suo viso e a trattenerlo vicino.

«Mi hai baciata...» sussurrò, la voce un filo fragile e sottile che gli fece stringere il cuore.

«Non ti sei spostata.» replicò lui, il tono roco.

Anna gli rivolse un'occhiata devastata. «Perché l'hai fatto...?».

Jorge non cambiò espressione, il suo volto serio e intenso in ogni lineamento, in ogni ombra. «Mi sono ricordato cosa significhi lottare per qualcosa... e poi vincere».

«E questo che significa?».

Lui si passò la lingua sulle labbra, quasi ad assaggiare ancora il sapore di lei, poi le dispiegò in un sorriso arrogante. «Che forse non sono più disposto a perdere.» Le rivolse uno sguardo pieno di significati. «Che forse non sono disposto a perdere te... non senza aver lottato».

Anna sentì il cuore singhiozzare violentemente e questo le diede la scossa giusta per poggiargli le mani sul petto e spingerlo lontano. Lui glielo lasciò fare, forse perché si era aspettato quella reazione molto prima, forse perché la luce rotta nei suoi occhi ora velati lo aveva spiazzato.

Non se ne pentiva. Lui diceva sempre la verità... e quella lo era.

Anna scosse il capo, senza più guardarlo. «Non puoi comportarti così. Non puoi fare così!» protestò, le guance ora rosse non solo di imbarazzo, ma anche di rabbia.

Jorge non rispose, si limitò a fissarla. Lei non ricambiò mai il suo sguardo.

«Questo non sarebbe dovuto succedere...» mormorò Anna, portandosi una mano alle labbra, come se stesse realizzando solo in quel momento cosa fosse effettivamente accaduto. «Io...».

𝐂𝐑𝐀𝐒𝐇² - 𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐲𝐨𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora