L'ultimo giorno di libertà lo passai fuori casa, volevo cercare di trascorrere almeno una bella giornata con la mia famiglia anche se sembrava quasi impossibile.
Faceva molto freddo fuori ma fu una bella giornata anche se quando veniva l'ora di mangiare tutti mi facevano molta pressione.
« Hai preparato le valige? » mi chiese mia madre mentre tornavamo a casa.
« Le preparo dopo » dissi io.
« Alle 7 dovete partire, quando pensi di prepararle? »
« Pensavo dovessimo partire domani mattina »
« C'è stato in emergenza a lavoro e tuo padre domani sarà tutto il giorno lì, quindi ha deciso di portarti oggi »
« Ah va bene, dopo dico a Lara di prepararsi che la portiamo a casa »
« Okay, comunque ho detto a papà di passare da casa se hai bisogno di prendere altre cose »
« Va bene »Io, Lara e Tommi ci rinchiudemmo in camera a parlare del più e del meno mentre io eLara preparavamo le valigie.
« Avanti » rispondemmo in coro dopo che qualcuno ebbe bussato alla porta.
« Ehi Dia mamma ha detto che tra qualche minuto ti vuole giù » disse mia sorella.
« Okay, ho quasi finito »
Lei annuì e poi si avvicinò a darmi un'abbraccio.
« Quanto sei magra! » esclamò
« Senti, quando uscirai di lì ti voglio vedere più in salute che mai, capito? » aggiunse.
Io annuì e lei mi diede un altro abbraccio
« Ti prometto che ti verrò a trovare » mi sussurrò.Scesi di sotto ed erano tutti lì che dolcemente in coro mi salutavano. Io rispondevo con un mezzo sorriso e annuendo a tutti gli abbracci e ai loro "guarisci presto".
« Mi mancherai sorellina! » mi abbracciò Mattia dandomi un bacio sulla fronte.
« Ti voglio bene » aggiunse.
« Anch'io Mattia » gli risposi.
« Ce la potrai fare, capito! » mi incoraggiò Laura.Uscimmo di casa e ci mettemmo subito in macchina. Si gelava fuori ma più mi allontanavo, più mi incominciava a mancare quel posto.
Passammo davanti a casa mia e prendemmo tutte le cose che mi servivano, e poi andammo verso la casa di Lara.
Arrivammo davanti a casa di Lara, scesi anch'io dalla macchina e avvolte da un grande silenzio delle otto di sera lei con gli occhi lucidi mi abbracciò forte e mi sussurrò « Ci vedremo, promesso » .
Aspettammo che lei entrasse in casa e poi ci rimettemmo in viaggio in completo silenzio.
Mio padre ogni tanto si girava verso di me, e quando succedeva sospirava come se volesse iniziare una conversazione ma gli mancavano le parole. Lo stavo appoggiata al finestrino a guardare fuori.Eravamo in autostrada e da lontano si vedevano tutte le luci di città che probabilmente non avevo mai visto o sentito parlare prima, " Chissà cosa staranno facendo adesso quelle persone? Chissà che vita stanno conducendo ? Forse alcuni si trovano nella mia stessa situazione? Oppure stanno guarendo di qualche malattia più grave"
Mi ha sempre incuriosito questa cosa, sapere com'è vivere la vita di un'altra persona, pensare e agire come quella persona, fregarmene del proprio peso e delle opinioni sgradevoli altrui.Cosa sarebbe successo se avessi fatto scelte diverse, tornare indietro per cambiare almeno una cosa della mia vita, per diventare la persona che ho sempre voluto essere, intelligente, amorevole e socievole, costruire un rapporto più bello con i miei genitori e fare successo come hanno fatto loro e come stanno facendo anche i miei fratelli.
Perché devo essere quella diversa? Perché io?« Nadia ti va se ci fermiamo in un auto grill? »
« Cosa? » chiesi. Ero talmente avvolta dai miei pensieri che non capii la sua domanda.
« Manca ancora poco più di un ora all'ospedale, ti va se ci fermiamo in un autogrill ? »
« Va bene » risposi.

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Skinny Love
RomanceMi sentivo in colpa, come se stessi commettendo un omicidio; beh, in effetti era così, stavo uccidendo me stessa senza accorgermene...