NON CAPIRE

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Claudio's pov

Che giornata di merda!
Ho dormito malissimo e tutto per colpa sua. Si può sapere che stregoneria mi ha fatto quella ragazza per farmi finire in questo stato pietoso?
Dopo essermi alzato e vestito, mi preparo un caffè forte senza zucchero nella speranza di riprendermi un po'.
Alla fine ieri sera non sono andato avanti col lavoro, dovrò recuperare oggi.
Questa sera avevo in programma di portare Alice ai kart, ma dopo quello che è successo non so se verrà comunque... avevo già chiamato per riservarci la pista...
Decido di mandarle un messaggio. Probabilmente a quest'ora ancora dorme e se la chiamassi non credo lo stesso risponderebbe.

Sta sera ti va bene se ti passo a prendere vero le 19.00?
CC

Se vuole può accettare, altrimenti potrà dirmi semplicemente che non le va più o troverà una scusa per rifiutare. Ho deciso di firmarmi "CC" con l'intento di farle pensare che sono comunque quella persona che ha conosciuto le scorse notti, che infondo non sono uno stronzo.
Mi risponde poco dopo... sorprendente! È già sveglia alle 8.30 di sabato mattina.

Ok. A questa sera.

Peccato che come messaggio non lasci trapelare nulla... nessunissima emozione, totalmente distaccato ed impersonale. Ok, ora basta pensare a Lei. Se continuo così dovrò presto trovarmi un eccellente psicologo.
Meglio tornare a lavorare. Devo correggere alcune perizie che scioccamente ho lasciato scrive ad alcuni studenti e adesso devo riscriverle da capo. Perché mi sono lasciato convincere da Giorgio a lasciarle fare a loro?! Sapevo che non ne erano all'altezza.
Devo anche andare avanti con un progetto che sto facendo in collaborazione con l'università di Milano sulla biologia forense. A fine mese dovrò anche andare là per confrontarmi con le altre persone che si stanno occupando del progetto.

Alice's pov

Mi ha scritto Claudio: mi passerà a prendere sotto casa questa sera.
Considerata l'ora a cui verrà a prendermi presumo mangeremo fuori... sarà una buona occasione per parlare.
Passo la mattina a girare per negozi senza trovare nulla di mio interesse, in compenso però, in una gioielleria (tra poco è il compleanno di Silvia e pensavo di comprarle un paio di orecchini), incontro nuovamente l'uomo di 'sta mattina. È in compagnia di una ragazzina, probabilmente la figlia vista la somiglianza.
"Salve" lo saluto appena mi nota.
"Felice di rincontrarla così presto" risponde lui con voce allegra. Ha l'aria di essere una persona molto estroversa e socievole. Decido che mi sta simpatico. Sono fatta così: vado a pelle. Ad esempio la Wally mi è stata antipatica dal primo istante che l'ho vista.
"Mi chiamo Sergio comunque e lei è mia figlia Martina. Piacere" porgendomi la mano.
"Alice" mi presento sorridendo e ricambiando la stretta.
"Papà... siamo in ritardo dai!" richiama il padre Martina.
"Sì certo! Mi scusi, ma dobbiamo andare..."
"Si figuri, anzi, è meglio vada anch'io" devo andare a preparare il pranzo, sto morendo di fame.
Prima di uscire però infila una mano nella giacca e ne estrae un biglietto da visita che mi porge.
"Magari un giorno potrebbe venire a fare colazione con me" perché no? Non ha il tono di uno che ci prova, solo di qualcuno che vuole fare amicizia e non ci trovo nulla di male.
"Con piacere" afferro il biglietto e ci congediamo.
Ho una fame da lupi e appena rientro in casa metto su l'acqua per la pasta e inizio a preparare il sugo come ha provato ad insegnarmi nonna Amalia. Provato perché sono davvero negata.
Il pomeriggio poi lo passo a studiare. Tra un mese avrò l'esame di anatomia patologica e ancora non ho aperto libro.

Beatrice's pov

Claudio continua ad ignorarmi ed è una cosa che non sopporto. Come può preferire una ragazzina sbadata ed immatura a me?
Io ci provo e ci riprovo da settimane a fargli capire che dovrebbe lasciarla perdere, ma non mi da ascolto. Per quanto vorrei credere si tratti solo di una sfida per lui conquistarla, e niente di più, ho visto come la guarda, come si preoccupa per lei e come la difende dalla professoressa Boschi. Claudio Conforti innamorato... non pensavo sarebbe mai arrivato questo giorno, e non in senso buono: speravo non trovasse mai la donna che lo facesse capitolare, così almeno, anche se senza impegno, avrei potuto averlo per me, anche se nel profondo speravo di essere io quella donna... Mi rendo conto di essere la causa principale del suo mutamento da ragazzo gentile e appassionato a cinico e narcisista, ma speravo che essendone la causa, potessi esserne anche la cura. Così non è stato. Vorrei essere felice per lui, ma non ci riesco. Non riesco ad accettare che guardi in quel modo un'altra donna. Ma la cosa che meno sopporto è che non mi ha mai guardata con quegli occhi, neppure all'università, prima che partissi e lo abbandonassi qui. Non mi ha mai guardata con tanto affetto e dolcezza e questo mi fa arrabbiare ancora di più, oltre al fatto che Alice non si merita un uomo come Claudio. Non ne è all'altezza, lo metterebbe solo in ridicolo, e poi, è così ingenua... che cosa ci trova Claudio in quella ragazzina?
Mi dispiace, ma non mi accontenterò di essergli solo amica!

Claudio's pov

Sto lavorando da ore ormai. Mi sono fermato solo per pranzare e tra un'ora devo andare a prendere Alice. Metto via tutti i documenti e carte varie e vado a prepararmi. Mi faccio una doccia con calma e poi vado in camera a prendere i vestiti. Ovviamente nulla di elegante siccome poi dobbiamo andare sui kart. Metto un abbigliamento casual e sono pronto. Una maglietta maniche corte con sopra una felpa con la cerniera, che lascio aperta, e dei normalissimi jeans. Capelli tenuti in ordine con del gel.
Come sempre sono in anticipo e approfitto di questa mezz'ora per sistemare quello che avevo lasciato sparso sul tavolo del salotto.
Dopo circa cinque minuti suona il campanello di casa, non il citofono sotto. Chi può essere? Chiunque sia spero si tratti di una cosa veloce.
Vado ad aprire e... Beatrice? Ci mancava solo lei! Che ci fa qua? E come è entrata nel palazzo?
"Posso entrare?" vorrei evitare... non so perché ma ho il presentimento che, qualunque cosa debba dirmi, potrebbe andare per le lunghe se la lasciassi entrare.
"Meglio di no" la sincerità, una delle mie mille qualità. Di cui la modestia non fa parte ovviamente.
"Ho interrotto qualcosa?" mi chiede squadrandomi da capo a piedi, probabilmente in cerca di qualche segno evidente della presenza di compagnia in casa mia, e con un tono quasi infastidito da questa possibilità. Cosa che infastidisce me! Anche se avessi compagnia non sarebbero fatti suoi e soprattutto non penso abbia il diritto di sentirsi infastidita da questa eventualità.
"No, anche se non credo ti riguardi. Cosa devi dirmi Beatrice?" se faccio tardi per colpa sua...
"Siamo acidi vedo. Comunque sono venuta perché devo parlarti di una cosa importante. Non è lavoro però" immagino già di cosa voglia parlarmi e non ho nessuna intenzione di ascoltarla.
"Scusami, ma non è il momento. Devo uscire e non voglio fare tardi" vero che devo uscire, falso che non voglio fare tardi. Più che altro perché sono decisamente in anticipo, ma voglio liberarmi di lei il più in fretta possibile.
Torno velocemente in casa a recuperare portafoglio e chiavi della macchina e torno da Beatrice chiudendomi la porta alle spalle.
"Torna a casa Bea" e inizio a scendere le scale
"Claudio!" eh no! So dove vuole andare a parare e quali sono le sue intenzioni, ma non ho alcuna intenzione di cascarci.
"Ho detto di no! Vai a casa" e senza voltarmi raggiungo la mia adorata auto.
Perfetto! È anche riuscita a rovinarmi l'umore.
Salgo in macchina ancora infastidito dal suo atteggiamento. Detesto le persone che vogliono impormi qualcosa ed io le ho già ripetuto mille volte che non mi interessa, che deve lasciarmi perdere e non deve assolutamente parlare di Alice in mia presenza, soprattutto se è nelle sue intenzioni offenderla.

L'allieva - Scelte che cambiano la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora