E ADESSO?

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Claudio's pov

Non sento più il braccio... ma che cavolo...? Ah... ecco svelato il mistero: Alice lo sta usando come cuscino.
Appena la vedo, un sorriso di tenerezza si delinea sulle mie labbra ed il pensiero di quello che è successo questa notte torna ad abitare la mia mente.
È stato incredibile... lei è incredibile...
Inizio a sfiorarle il profilo del viso con la punta delle dita. Vederla dormire in parte al mio fianco, mi trasmette un senso di pace che mai avrei immaginato... è come se niente potesse andare storto ora... ma non è così. Ora dovremo affrontare amici e colleghi, ma nonostante io sia sicuro di quello che provo per lei, non sono pronto a dirlo al mondo. Non sono pronto a mostrare agli altri una mia debolezza, a fornire a qualcuno un mezzo per ferirmi.
Mi volto a guardare l'orologio poggiato sul comodino. È ancora presto, sono solo le cinque del mattino. Quella di ieri è stata una serata impegnativa, come la notte d'altra parte... ciò nonostante mi sento carico, pieno di energia e voglia di affrontare la giornata. Torno a poggiare il mio sguardo sul suo corpo. È coperta solo dal leggero strato del lenzuolo e questo mi permette di osservare tutte le sue linee perfette.
Ormai il mio braccio è andato a farsi benedire, eppure non mi riesco a spostare... non voglio che si svegli... ha un'espressione così serena...
Alla fine mi sono riaddormentato con il suono del suo cuore lento e regolare come sottofondo.
Peccato che sia un giorno lavorativo e puntuale come sempre, dopo nemmeno due ore suona la sveglia. Per una volta che volevo restare a letto...

Alice's pov

Un cuscino non proprio morbido, un profumo inebriante e una fonte di calore che sa di casa...
Poi, una fastidiosissima sveglia!
Un mugolio mi esce dalle labbra e mi giro dall'altro lato sotterrandomi sotto le lenzuola nel vano tentativo di ritardare il mio risveglio. Peccato sia troppo tardi ormai...
Allungo una mano verso quel fastidioso rumore, ma non ci arrivo. Nel frattempo, in un qualche modo a me sconosciuto, si è staccata...
Lascio cadere la mano sul materasso, ma qualcosa le impedisce di arrivare a destinazione... o meglio qualcuno.
Le immagini della sera precedente mi invadono la mente e realizzo improvvisamente il motivo per cui il cuscino non sembra un cuscino, cos'è realmente quella fonte di calore e chi ha staccato la sveglia... Tutti questi punti di domanda prendono di colpo la forma di un solo individuo... Claudio. Ho dormito sul braccio di Claudio, Claudio è una stufa vivente e la sveglia è stata spenta da Claudio.
Le sue labbra che mi accarezzavano la pelle, le sue braccia a tenermi stretta a lui, i suoi occhi blu come il mare fissi nei miei... sono questi i ricordi che mi colpiscono appena penso a lui.
È stata una notte fantastica, forse la più bella della mia vita. Non so se ho fatto la scelta giusta, ma di una cosa sono sicura: lo volevo, lo desideravo e non mi sono mai sentita tanto amata e venerata come in quel momento. Non ho mai visto tanta gentilezza nei suoi gesti e dolcezza nel suo sguardo... com'era diverso dal CC che ho sempre conosciuto... forse aveva ragione quando diceva che non sapevo nulla di lui. Avevo solo scalfito la superficie... me ne rendo conto solo ora. Che stupida sono stata.
Ma adesso? Cosa succederà?
Per quanto vorrei fidarmi di lui continuo ad avere paura. E se non funzionasse? Se dopo un paio di notti si stancasse di me? Se adesso che non lo rifiuto e non sono più qualcosa da riuscire a conquistare perdesse interesse?
Cerco di scacciare questi pensieri dalla mia testa. Devo alzarmi e lui mi conosce fin troppo bene per non riuscire ad interpretare il mio sguardo perso... capirebbe all'istante che qualcosa non va. Non sono capace di mentire, né tantomeno di nascondergli qualcosa.
"Buongiorno..." mi sussurra con voce ancora impastata dal sonno e spostandomi una ciocca di capelli ribelli dietro l'orecchio.
"Buongiorno..." non mi nascondo dal suo sguardo come successe quella volta al congresso, lo guardo, lo osservo... sul suo viso, quella dolcezza che aveva ieri non l'ha abbandonato... i suoi occhi mi guardano con affetto, non mi azzarderei mai a dire "con amore", potrebbe fulminarmi; le sue labbra sono piegate in un sorriso e sulla guancia gli si è formata quella adorabile fossetta.
Anche appena sveglio, con i capelli scompigliati è sempre bellissimo. Oltre al fatto che nonostante non abbiamo dormito molto non c'è l'ombra di occhiaie sotto i suoi occhi. Sembra fresco come una rosa. Questa è un'ingiustizia!
"Come stai?" chiede premuroso.
"Bene... molto bene... tu?"
"Mai stato meglio!"
Non posso che sorridere imbarazzata, ma non distolgo lo sguardo dal suo, è come se qualcosa mi impedisse di staccare gli occhi dai suoi, come fossero una calamita...
"Ora però... Sacrofano... è ora di alzare quel tuo bellissimo culetto dal letto e prepararti. Dobbiamo andare in Istituto." Afferma liberato il braccio da sotto la mia testa, sbattendo le mani sul materasso ed alzandosi per primo.
Ma chi vuole alzarsi? Non mi va di solito, figuratevi dopo questa notte.
Prima che adotti maniere forti però, mi alzo e recupero i miei vestiti. Claudio nel frattempo è andato a farsi una doccia. Al contrario di me, dopo cinque minuti è fuori, con un solo asciugamano in vita ed i capelli sgocciolanti.
"Mi preparo e ti accompagno a casa a cambiari" ok, questo non me la aspettavo.
Passano dieci minuti e stiamo salendo in macchina. Altri venti minuti e sono sotto casa mia.
"Sali?" lo invito.
"Meglio di no..." sembra in difficoltà "... se non sbaglio c'è il tuo amichetto in casa..." sorrido a questa sua affermazione. Se lo fa per paura che Daniele venga a sapere come abbiamo passato la serata, non dovrebbe farsi problemi... lo verrà a sapere comunque: non gli nascondo nulla.
"Dai, Sali!" provo a convincerlo "... Daniele lo saprà comunque e puoi stare tranquillo che non lo dirà a nessuno. Ti puoi fidare"
Convinto. Entriamo in casa e appena Daniele vede chi è rimane di sasso. Per fortuna si riscuote velocemente da quello stato.
"Ben tornata Ali! Buongiorno professore" con un sorriso raggiante.
CC è un po' a disagio, ma risponde cortesemente al saluto, mentre io saluto il mio amico e mi vado a preparare sperando che non si scannino a vicenda in mia assenza.

L'allieva - Scelte che cambiano la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora