E ORA?

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Alice's pov

Non me lo aspettavo. CC mi ha accompagnata al lavoro! Non potete capire quanto questo mi renda felice!
Daniele, invece, non verrà, o meglio, arriverà più tardi. Oggi è il compleanno di sua madre e passerà la mattinata con lei.
Il viaggio in macchina è stato piuttosto silenzioso, ma non del tipo imbarazzante, ok forse un pochino... nessuno dei due sapeva cosa dire, come comportarsi... ammetto ci fosse un po' di disagio in effetti. Non so come gestire questa situazione.
Siamo arrivati. Confesso che, al momento, non vedo l'ora di scendere da questa macchina.
"Alice..." mi ferma prima che riuscissi ad uscire afferrandomi per un braccio "... quello che è successo..." lo so già. Non vuole che nessuno lo sappia. Non ne conosco il motivo, ma ho paura di scoprirlo. La sua voce è incerta anche se il suo sguardo nei miei occhi è sicuro. "... preferirei rimanesse tra noi. Almeno per un po'"
Le sue parole mi feriscono, ma un po' lo capisco. Ha una reputazione da difendere e non si può certo dire che persone come la Wally approverebbero quello che c'è tra noi. In più è il mio relatore oltre che professore... sarebbe complicato. Lo so.
Mi limito ad annuire cercando di nascondere la delusione nei miei occhi e liberatami dalla sua presa esco il più in fretta possibile dalla macchina.
"Alice..." prova a richiamarmi. Sento il dispiacere nella sua voce, ma sono già lontana e non ho la forza di voltarmi. Così entro a passo svelto in Istituto e mi dirigo alla mia postazione.
Questa mattina devo fare delle analisi per il professor Anceschi. È occupato con la sua "adorata" suocera e ha chiesto a me di occuparmi di alcune comparazioni per un caso che sta seguendo.
La mattinata era cominciata così bene...

Claudio's pov

Cosa cazzo ho combinato? Sapevo che l'avrei ferita, ma l'ho fatto comunque.
Cos'altro avrei potuto fare però? Non sono pronto a rendere pubblica la nostra relazione. Creerebbe molte complicazioni a lavoro e non solo a me, ma anche a lei. Non voglio nemmeno pensare a quello che potrebbero dire.
L'ho vista. La delusione sul suo viso dopo aver pronunciato quelle parole. Ho cercato di richiamarla indietro quando è scappata via. Non mi ha ascoltato, non si è nemmeno voltata.
Sconsolato entro anch'io in Istituto ed entrato nello studio inizio a lanciare freneticamente la mia fedele pallina contro il muro.
Non ho la più pallida idea di cosa fare...
Passo la mattinata a pensare, pensare e ancora pensare. Eppure non mi viene in mente alcuna idea per gestire questa situazione senza ferire lei ed evitare pettegolezzi. Era inutile. Non esistevano soluzioni. O perlomeno, quelle esistenti non mi sarebbero piaciute e tantomeno sarebbero piaciute a lei. Orami ero abituato alla sua presenza, ero assuefatto ai suoi disastri e al porvi rimedio.
È così, con troppi pensieri nella testa, si è fatta ora di pranzo. Vorrei andare a mangiare qualcosa fuori con Alice, ma evito. Abbiamo entrambi bisogno di un po' di tempo.
Mi chiedo perché le cose tra noi debbano essere sempre così complicate! Mi sento perennemente sul filo del rasoio da quando la conosco. Col costante rischio di tagliarmi o cadere nel baratro.
Alice da un punto di vista è la mia salvezza, una luce da seguire, ma da un altro è la mia rovina, la mia condanna. Ha sconvolto la mia vita mettendola sottosopra, portando disordine e incertezza.
Quella ragazza mi ha rovinato. Mai, come da quando la conosco, sono stato più distratto, meno donnaiolo e soprattutto così preso da qualcuno che non fosse me.
Che giornata di merda. Eppure era iniziata così bene...

Lara's pov

Conforti è chiuso nel suo ufficio da questa mattina a lanciare ininterrottamente quella maledettissima pallina e a me sta venendo l'emicrania! Non ne posso più! Fatelo smettere.
Che poi, oltre ad essere estremamente irritante, è anche un chiaro segno della sua attuale irascibilità e non ho alcuna intenzione di finire sotto le sue grinfie. Fortunatamente non è ancora uscito da là dentro.
Considerando che pure Alice è strana questa mattina... facciamo due più due ed abbiamo risolto il problema. Tra quei due è successo qualcosa. Li ho visti arrivare insieme e ho visto lei uscire in fretta e furia dalla macchina per entrare in Istituto. Insomma! Vi pare normale che ALICE, oltre ad arrivare puntuale, corra come una matta su per la gradinata per andare a lavorare? È pur sempre Alice no?! E poi non l'ho mai vista così dedita al lavoro!
Ci sono un paio di cosette che la mia amica mi deve spiegare! A partire dal suo bell'amico super carino.
"Ali..." provo ad attirare la sua attenzione, ma i suoi occhi restano fissi sul microscopio. "Alice! Oi! Ci sei?"
"Mh?" non mi aveva proprio sentita a quanto pare. Alza la testa di scatto e mi guarda spaesata.
"È ora di pranzo. Andiamo?"
"Sì certo! Arrivo subito" si alza in fretta per raggiungermi e con un gesto di distrazione fa cedere al suolo delle provette. "... Cazzo!"
"Ali!" cavolo, ne ha combinata una delle sue! Beh, c'era da aspettarselo: è da più di una settimana che non combinava nulla di grave e prima eravamo in vacanza! "... accidenti, stai bene?"
"Io sì, ma quelle provette non proprio..." è impanicata.
"Ok, calma! Dobbiamo risolvere la cosa prima che lo scopra qualcuno!" il punto è: come? Non so nemmeno cosa ci fosse in quelle provette.
"Non è troppo grave dai" sempre positiva!
"Non è troppo grave Ali? Scherzi? Non sappiamo nemmeno cosa contenessero!"
"A dire il vero io lo so." Ok, è già qualcosa. Ora dobbiamo solo sperare che sia qualcosa di sostituibile. "... ci avevo messo dei reattivi per le analisi. L'unico problema è che costano molto è la Wally me li aveva dati praticamente con il contagocce. Non sono accessibili a noi specializzandi" va bene, risolvibile.
"Allora basta chiedere ad Anceschi se può darceli. Lui non direbbe mai di no. È troppo buono per non accettare di coprire uno dei tuoi guai"
"Peccato che Anceschi sia a casa oggi!" questa non ci voleva. L'unica opzione rimasta è Conforti... purtroppo temo che oggi non sia dell'umore adatto...
Guardo Alice e so che ha pensato la mia stessa cosa. "... Non credo tu abbia molta scelta... o lui o la Wally." Mi guarda rassegnata ed esce dal laboratorio "... in bocca al lupo! Io intanto pulisco qui tu vedi di muoverti! Voglio andare a pranzo."
Detto questo inizio a sistemare. Raccolgo i vetri easciugo le soluzioni rovesciate sperando non sia nulla di tossico, corrosivo o altro.

L'allieva - Scelte che cambiano la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora