MA TUTTE A ME CAPITANO?

3K 82 6
                                    

Alice's pov

Cuscino... il mio adorato cuscino...
Poi il rumore della sveglia... che incubo.
Non voglio alzarmi! Non voglio abbandonare qui da solo il mio amore... voglio dire... dove lo ritrovo qualcuno che so non mi tradirà o abbandonerà mai? E poi è così comodo... il mio morbidoso letto a due piazze...
"ALI! STACCA QUELLA MALEDETTA SVEGLIA E ALZATI!" mi urla Daniele. Mugugno svogliata dal fare entrambe le cose. E ficco la testa sotto il cuscino affondando con il volto nel materasso.
"ALIII!!!"
"LO SO CHE NON VUOI ALZARTI NEPPURE TU, QUINDI SMETTILA DI GRIDARE!" gli urlo di rimando.
"Almeno stacca la sveglia!"
Faccio come mi chiede e torno al mio cuscino. Ma quanto lo amo?!
Purtroppo non passa più di mezz'ora che le coperte mi vengono tolte dal mio antipatico amico.
"Mhm... noo... ti prego... ancora mezz'ora..." supplico.
"No. Alzati. Arriviamo in ritardo." Ma chissene frega! Arrivo sempre tardi, un giorno in più o uno in meno non fa differenza. "... Solo perché sei una ritardataria cronica non significa che tu debba far fare tardi anche a me." Mhm... "... Guarda che inizio ad adottare il metodo Conforti" sbianco. NO! Non può! Ma da quando è così intransigente poi?
"Ok ok, mi alzo. Mi alzo" e mi sollevo dal materasso con le mani in alto in segno di resa "... hai vinto".
Lui esce dalla stanza e mi lascia a cambiarmi per poi raggiungerlo in cucina per la colazione.
Guardo l'ora. Le 8.30. Ho mezz'ora per essere in Istituto.
"Cavolo, cavolo, cavolo! È tardissimo! Non ce la faremo mai!" sono tutta esagitata. Non è la prima volta che faccio così tardi però... mi dispiace che per colpa mia arrivi tardi anche lui.
"Ti avevo detto di alzarti..." gli lancio un'occhiataccia a fargli intendere che non è d'aiuto rinfacciarmelo "... che c'è? È vero. E poi se ti muovi siamo ancora in tempo. Dai che domani mi arriva la moto e ti porto io al lavoro" che bellezza. Non vedo l'ora. Niente più ritardi, niente più rimproveri dalla Wally per i miei ritardi, niente più battutine di Claudio sui miei ritardi... che bello! Un sogno che si avvera. "... Alice! Sveglia! Torna tra noi!" che? "... sempre nel tuo mondo stai?" eh già! Mi sa che più di dieci minuti con i piedi per terra io non ci so stare.
Finiamo velocemente la colazione e andiamo a lavorare. Due minuti di ritardo. È un record: mai fatto prima. Forse il primo giorno.
Arrivata nella stanza mi vibra il cellulare. Un messaggio nel gruppo "classe". Di Tommaso.

Hey ragazzi! Io arrivo verso le 15.00. Dopo vi va di andare a fare un giro?

Anche no grazie. Più gli sto lontana meglio è. Sbruffone. È solo un grandissimo sbruffone.
"Ti fa ancora girare le scatole vedo?" non lo voglio nemmeno sentirlo nominare, figuratevi se ci voglio andare a fare un giro.
"Due parole: LO. ODIO." Scandisco.
"Chi sarebbe che odi Sacrofano? Spero non me" ma deve sempre comparirmi alle spalle all'improvviso? Sussulto per lo spavento e lo vedo sullo stipite della porta che mi sorride.
"Nessuno tranquillo" non è una bugia! Per me Tommaso è veramente nessuno, se non una gran rottura di scatole. Ma ovviamente CC non mi crede ed alza un sopracciglio ad esprimere il suo dubbio. "... ma nessuno davvero." E questa volta è il turno di Daniele di lanciarmi uno sguardo scettico. Cos'è? Si sono messi d'accordo? Ok, non è una semplice rottura di scatole, è un grande, grandissimo problema per la mia sanità mentale.
Nessuno dei due approfondisce il discorso ed io ringrazio il signore. Non ho alcuna voglia di parlare di Tommaso. Nessuna.
Claudio esce dalla stanza, Daniele va a recuperare il camice ed io appoggio la borsa sulla sedia.
"Lo sai che prima o poi dovrai affrontarlo vero? Tommaso non lascerà perdere... sai stata la prima ed unica ragazza a rifiutarlo. Non l'ha presa molto bene."
"Non farmici pensare va" che gran rottura "... è un egocentrico".

Claudio's pov

Sveglia presto e vado a farmi una bella corsa.
Sta mattina mi sono svegliato stranamente di buon umore. Chissà perché...
Ma cosa mi ha fatto quella ragazza per riuscire a condizionarmi così tanto?
Corro per più di mezz'ora prima di tornare a casa e dopo una doccia fresca mi vesto e sono pronto ad andare in Istituto.
Arrivo con venti minuti di anticipo e ne approfitto per fare un salto al bar a fare colazione.
Quando entro in Istituto mancano ancora cinque minuti alle 9.00. Poco dopo entrano anche Alice e quello nuovo. Miracolo! Allevi quasi puntuale!
Mi sto avvicinando alla stanza quando...
"LO. ODIO." Mh? Che sta succedendo?
"Chi sarebbe che odi Sacrofano? Spero non me".
Lei cerca di minimizzare, me ne accorgo. Ma non l'ha ancora capito che le bugie lei non le sa dire? Va bene che la speranza è l'ultima a morire, ma così è troppo.
E poi c'è anche la faccia del suo amico a darmi conferma di ciò che penso. Non è "niente".
Lasciamo stare va... se vorrà parlarmene sa dove trovarmi.
Torno nel mio ufficio e mi ritrovo a pensare al caso Gionnini... quella ferita... non capisco come quei segni siano stati causati... per quale ragione l'assassino avrebbe dovuto usare un coltello con la lama praticamente incandescente?
Oh mio dio! Sembro Alice! Mi sta influenzando anche in questo. Non è possibile. Non ho intenzione di farmi coinvolgere.

Daniele's pov

Ad Alice non è ancora passato il giramento di scatole da questa mattina, quando ha letto il messaggio di Tommaso. Non le va ancora giù il fatto di doverlo vedere.
Abbiamo passato la mattina a lavorare: io alla mia ricerca ed Alice ad un lavoro che le ha affidato la Boschi. Secondo me è un lavoro inutile quello che le ha dato, riguarda dei vecchi metodi di analisi ormai obsoleti e ritenuti inaffidabili.
Verso le 13.15 siamo andati a pranzo con Lara e Paolone. Più li conosco più mi stanno simpatici. Peccato che la loro vivacità sia riuscita a far tornare il sorriso ad Alice solo per il tempo del pranzo.
Alla fine dei conti non è stata una giornata particolarmente interessante. Conforti compariva ogni tanto davanti alla nostra porta, la guardava per un po' con uno sguardo intenerito e poi se ne andava. Eccetto nelle pause caffè non si sono nemmeno parlati oggi. Per fortuna che questa sera escono insieme. Non vedo l'ora che sistemino le cose tra loro. Così almeno non mi importunerà più con le sue paranoie. Anzi, eccome se continuerà! Magari all'inizio no, ma poi... conoscendola si riempirà la testa di insicurezze e verrà a scaricarle su di me!
È un po' presto per pensare a questo, piuttosto... mi dispiace un po' per Conforti. Gli sta arrivando un problema dopo l'altro: prima io, poi quel PM ed ora ci si mette pure Tommaso. Penso che Alice debba parlargliene di lui. Non vorrei che Tommaso decidesse di combinare qualche casino e rovinasse tutto quello che hanno costruito e stanno continuando a costruire con così tanta fatica. Lui sta solo aspettando l'occasione giusta e questa fa certamente al caso suo.

L'allieva - Scelte che cambiano la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora