VORREI MA NON POSSO

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Daniele's pov

Oggi è il compleanno di mia madre, così sono andato a Sacrofano per passare con lei la mattinata.
Era da diverso tempo che non la vedevo e mi era mancata. In più ne ho approfittato per passare a salutare la famiglia di Alice. La mia e la sua sono molto legate fin da prima che nascessimo.
Ho conosciuto Yukino, la fidanzata di Marco. Devo ammettere che è una tipa particolare.
Marco è sempre lo stesso... come anche la signora Amalia che ha riempito me e mia madre delle sue specialità senza possibilità di rifiuto.
Ora però è il momento di andare al lavoro anche se mi dispiace aver passato così poco tempo con lei, questa sera Alice ha organizzato una cena per festeggiare e potremo continuare a parlare.
Subito dopo pranzo vado in Istituto. In sala specializzandi non trovo nessuno, ma penso siano ancora tutti a pranzo. Allora approfitto della tranquillità data dall'assenza della pulce per lavorare alla mia ricerca.
Entrato in laboratorio trovo le provette con i reagenti già pronti. Avevo chiesto alla professoressa Boschi di lasciarmeli usare, non pensavo mi avrebbe già fatto trovate tutto pronto.
Lavoro tranquillamente per una mezz'oretta poi vengo interrotto dall'arrivo delle due comari.
"Dani! Le provette!" inizia a dire preoccupata Alice. Neanche un "ciao", un "come stai?", niente. "... Dani, le provette che erano qui..." indicando il bancone dove erano posati i reattivi "... dove sono?" come mai è così preoccupata?
"Usate. Perché?"
"Ma come perché?! Erano della Boschi! Aveva detto di non toccarle! Sono finita! La Wally mi ammazza! E poi perché le hai usate? Come sapevi cosa contenevano?" passa dallo sconvolto, al preoccupato per finire col curioso.
"Mi servivano per delle analisi per la mia ricerca. Avevo chiesto alla Wally di farmi avere i reattivi. Ora ti calmi? Non ti farà niente, tranquillizzati" peccato che le mie parole le facciano solo irritare.
"Calmarmi? Scherzi?! Mi sono appena presa un infarto per colpa tua!" ops...
Nota per chiunque voglia sopravvivere alle donne: mai dire "stai calma" o "tranquillizzati" MAI!
"Va bene, però ora basta. Abbiamo appurato che non è successo niente di grave e che la Boschi non ti ucciderà." Continua a guardarmi con sguardo omicida "... ok, ok. Scusa. Ti chiedo scusa per averti fatto quasi prendere un infarto".
Altra nota per sopravvivere alle donne: anche se avete ragione e loro torto, chiedete scusa. Sono poche quelle che ammettono diplomaticamente di essere nel torto.
"Mmm..."
"E dai Ali..." non è l'unica a saper fare gli occhi da cucciolo ferito, così sfodero i miei.
"Non ci provare! Non fare gli occhioni con me!" dopo poco cede. Non ha mai saputo resistere, però ammetto che resiste molto più di chiunque altro.
"Ti voglio bene pulce!" abbracciandola stretta. Poi stando attento a non farmi sentire da Lara che è stata godersi lo spettacolo tutto il tempo, le sussurro una cosa all'orecchio.
La lascio andare e torno al lavoro.

Alice's pov

Mi ha fatto prendere un colpo! Accidenti a lui! Che poi... usare gli occhi da cucciolo con me! È stato un colpo basso.
"Poi mi devi raccontare... non sei tornata a casa questa notte..." mi sussurra con il tono di uno che ha capito tutto. E vabbè. Intanto sapevo che avrei dovuto raccontargli qualcosa, almeno a grandi linee. I particolari me li tengo per me.
Si volta e torna al suo lavoro, ma prima di lasciarlo continuare, la domanda di rito.
"Tu? Com'è andata con tua mamma? Come sta?"
"Bene, bene. Siamo anche andati a trovare i tuoi. Tua nonna si chiede quando ti farai viva. Non ti vede da un po' ha detto" è vero, è da un po' che non torno a Sacrofano.
"Dai Ali, anche noi dobbiamo tornare a lavorare prima che la Wally ci trovi a fare niente" Lara ha ragione. Meglio non rischiare.
Andiamo entrambe in biblioteca e iniziamo a preparare il prossimo esame: datazione di una frattura ossea. Che palle... sto per addormentarmi sul libro.
"Sacrofano!" ma che?! Alzo di scatto il volto ad osservare la persona sulla soglia della stanza con occhi stanchi.
"Mh?"
"Vieni un attimo nel mio ufficio. Ci sono novità sul caso." Si volta e se ne va. Novità? Appena lo dice scatto sull'attenti.
Vado subito nel suo ufficio e senza bussare entro. È seduto alla sua scrivania e mi guarda.
"Allora?!" chiedo impaziente.
"È appena arrivato il risultato del tossicologico"
"Cosa dice?" praticamente non gli lascio nemmeno il tempo di rispondere che già gli pongo la domanda successiva.
"Avvelenamento da belladonna. La concentrazione nei tessuti non è compatibile con la somministrazione di una dose letale però."
"Non capisco..." per quale motivo avvelenare qualcuno somministrando una dose non mortale?
"La belladonna ha un effetto paralizzante. Agisce direttamente sul sistema nervoso parasimpatico della vittima" mi spiega. Quindi... l'ha usato solo per fare in modo che non opponesse resistenza... questo spiega perché non erano presenti ecchimosi sul corpo "... Alice... te l'ho detto per motivi professionali, non perché tu possa fare la detective. Capito? Lontana dalle indagini! Il nostro lavoro è finito finché non ci chiederanno altri accertamenti o altra analisi." Vengo subito ammonita! Non è giusto!
"Va bene..." dico più per dargli il contentino che altro... intanto lo sa anche lui che non riesco a starne fuori! "Torno al lavoro..." mi congedo avviandomi alla porta.
"Alice!" nemmeno raggiunta la maniglia e mi richiama indietro "Ti andrebbe una cena fuori con il sottoscritto 'sta sera?" cavolo! Vorrei... ma ho già un impegno...
"Ehm... veramente ho già un impegno..." mi guarda con una leggera nota di delusione negli occhi così mi sembra giusto spiegargli "... è il compleanno della mamma di Daniele e gli avevo promesso che avremmo festeggiato tutti insieme... verrei volentieri con te, ma non posso proprio questa sera..." mi scuso "... domani?" gli torna il sorriso all'istante, cancellando ogni segno delusione che lo aveva preceduto. Acconsente subito dicendomi di farmi trovare pronta per le 20.00 e raccomandandosi di non farlo attendere.
"Ora però, torna al lavoro. Forza! E vedi di non combinare guai!" termina cacciandomi dallo studio. Sempre adorabile...

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Spazio autrice:
Scusate lo so che non scrivo da tanto e mi dispiace davvero tanto non riuscire ad aggiornare con regolarità, ma mi sa che sarà così ancora per un po', almeno fino a che non finirà la scuola. Poi avrò più tempo da dedicare a questa storia.
Nel frattempo vi chiedo di avere pazienza e mi scuso ancora.
So che il capitolo è un po' più corto del solito ma ho deciso di ridimensionarli. Rileggendo ho trovato che potessero essere un po' pesanti ed inoltre così mi è più facile starci dietro.
Ok, detto questo... In bocca al lupo a tutti quelli che ancora vanno a scuola per l'ultimo mese di lezioni e buon per gli adulti... Boh, buona festa dei lavoratori.

L'allieva - Scelte che cambiano la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora