Chapter Sixteen: Eighteenth December

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"Allora, sei di buon umore oggi oppure cattivo? Perché se sei di cattivo umore possiamo subito rimediare" Dice Calum, ed io ridacchio e lo guardo.
Siamo appena usciti da scuola, i ragazzi sono già in macchina con Michael ma Calum è voluto rimanere con me anche dopo scuola, perciò non siamo con gli altri.
"Se sono di buon umore non vale?" Domando, mentre camminiamo l'uno al fianco dell'altra.
"Possiamo far finta che tu non lo sia e andare a rallegrarci con il cibo, sempre se tu vuoi" Dice ed io annuisco. Lo guardo e gli sorrido, e lui ricambia.
"Mc? Siamo già stati alla pizza e al sushi" Dice, mentre teniamo entrambi le mani in tasca e camminiamo.
"Il mc va bene, non ci vado da un bel po'"
"Perfetto allora, è arrivato il momento di andarci e di fare rifornimento" Ridacchio e concordo con lui, ed entrambi andiamo verso il mc, che per fortuna non è troppo lontano, infatti ci arriviamo poco dopo.
Ordiniamo entrambi una vagonata di roba ed andiamo a sederci. Sento che il mio stomaco già brontola, questo è il potere del mc.
"Allora, oggi sei ritornata lo spirito del Natale?" Domanda, ed io annuisco.
"Lo so che ti sono mancata"
"Ma per niente proprio" Lo guardo male e lui ride. Ma, il mio sguardo così non dura molto, ed infatti poco dopo rido anch'io con lui, visto che ha la risata contagiosa. E poi, Calum che ride è abbastanza raro, perciò tenere su il broncio quando succede non è il caso.
Tra una risata e l'altra arrivano i nostri panini, e quando ci accorgiamo che non entrano neanche sul tavolo capiamo che potremmo aver esagerato.
"Forse sono troppe cose" Mormora Calum, mentre guarda tutto ciò che abbiamo sul tavolo, ma io alzo le spalle.
"Nah, al mc si viene solo una volta nella vita" Dico e Calum annuisce.
"In effetti hai ragione. Posso mangiare senza sentirmi in colpa" Dice, prendendo un panino e tirandoci un morso. Faccio lo stesso ed entrambi iniziamo a parlare del più e del meno mentre mangiamo tutto ciò che ci capita sotto mano. Forse si, abbiamo esagerato con i panini, ma la fame non esaurisce. E, l'altra cosa che ancora è strana per me, è che riesco a parlare con Calum liberamente a differenza di prima, e mi piace tanto visto che sto imparando a conoscere numerosi aspetti del suo carattere che prima non conoscevo, invece che sapere solo il suo evidente lato dove prova un odio profondo verso la vita.
"Allora, non ti facevo una che finisce tutti i panini" Dice Calum ridendo, ed io alzo le spalle finendo l'ultimo pezzo di panino, che mi era rimasto.
"E io non ti facevo uno che esce con lo spirito di natale in persona, visto che sei la reincarnazione del Grinch" Calum ridacchia ed io sorrido, mentre bevo un sorso dell mia coca.
"Io sono più figo rispetto al grinch, e, come lui, ho le mie ragioni per odiare il natale e tutto ciò che ha a che fare con questo" Spiega, ed io annuisco piano mentre giocherello con la cannuccia.
"Però io sono lo spirito del natale, e stai avendo a che fare con me" Dico e lui sorride e mi guarda.
"Mettiamola così, tu sei l'unica che ha a che fare con il Natale che sopporto, e mi stai anche simpatica" Ammette ed io sorrido soddisfatta.
"Ma grazie, ne sono onorata. Potrei anche farti convertire al natale" Dico, ma lui scuote la testa, ed intanto prepariamo le nostre giacche visto che abbiamo finito.
"No, mi dispiace ma non ci riuscirai, ho pur sempre le mie ragioni" Mormora, ed io annuisco piano e andiamo a pagare.
"Mi dirai mai queste ragioni?" Chiedo, mentre camminiamo l'uno al fianco dell'altro fuori. Lo guardo mentre tiene le mani in tasca, sembrerebbe pensarci.
"Non te le nasconderò per sempre" Mormora mentre sposta lo sguardo sul mio.
"Solo che non vuoi farlo ora, giusto?" In risposta annuisce ed io faccio un piccolo sorriso.
"Non è cattiveria, lo giuro, è solo che ricordare a volte può far male. Pian piano sto imparando a fidarmi di te , e la fiducia per me è una cosa fondamentale. Con te è tutto strano. Non sono mai riuscito a fidarmi così velocemente di qualcuno, Mike ci ha messo anni per avere la mia fiducia, invece tu la hai già, ed anche quasi del tutto" Sorrido alle parole di Calum e gli accarezzo la mano che ha fuori dalla tasca, come per fargli capire che gli sono riconoscente.
"Sai, anche a me piace il rapporto che si sta creando tra noi due, qualunque cosa sia. Non pensavo che in così poco saremmo riusciti a legare, e mi fa davvero tanto piacere che tu hai fiducia in me, nonostante so quanto per te sia difficile fidarti. E, sappi sempre, che io sarò sempre qui per te, per qualsiasi ragione, pronta ad ascoltarti" Non smetto di mantenere il contatto visivo e sembrerebbe che neanche lui voglia farlo. Quando finisco di parlare mi sorride, mi avvicina a se e mi abbraccia forte. Ricambio subito la stretta e rimaniamo così per del tempo indefinito, mentre io spero che non senta il mio cuore che batte a mille, probabilmente per la nostra vicinanza.
"Grazie" Sussurra, stringendomi a sè. Sarò scontata, ma tra le sue braccia si sta benissimo, non ho mai avuto un abbraccio così bello.
"E di cosa?" Sussurro,mentre lo guardo negli occhi.
"Perché accetti il casino che sono. Grazie El, non tutti lo farebbero" Sussurra ed io lo stringo di più e sorrido.
"Cal, tu non sei un casino. Sei perfetto come sei, con le tue imperfezioni e con il tuo odio per la vita, che ti rende divertente a modo tuo" Dico e lui mi guarda e sorride.
"Piccola ingenua, sono davvero un casino" Mormora con un piccolo sorriso, mentre mi guarda negli occhi.
"No, non lo sei, ne sono sicura" Ed inutile dire che qui inizia un giocoso litigio sul carattere di Calum, che finisce con un:
"El?"
"Si?"
"Hai rotto il cazzo"

The Christmas Spirit|| Calum Hood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora