II CAPITOLO

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-Capitano.- sono le sei del mattino e Galliani e Sciacca sono appena rientrati dall'appostamento.
-Allora, qualcosa di strano?-
-No nulla. Non si è visto nessuno.-
-Azai, che ne pensi? Mandiamo una pattuglia mobile e gli diciamo di rimanere sempre in zona?-
Lui riflette qualche istante e poi sembra avere un'idea.
-Ma se entrassimo...?- il suo sguardo si incrocia con quello contrariato di Floriana.
-Ma come ti viene in mente?! Dobbiamo studiare i loro movimenti, non farci sgamare.-
-Appunto! È abbastanza inutile continuare a sorvegliare il casale nel dubbio che possa riguardare il nostro caso e dissipare uomini ed energie! Entriamo. Vediamo cosa c'è dentro. Capiamo se dobbiamo continuare a monitorare o meno.-
-Ma rischiamo moltissimo! Non devono capire che gli stiamo addosso.-
-Lo so Flo, lo so! Se facciamo le cose per bene non ci scopriranno.-
Lei sembra pensarci un attimo guardando un punto fisso della parete.
-Ok.- risponde ancora non molto convinta -Spiegami meglio cosa hai in mente.-
Lui fa segno di seguirlo e tutta la squadra si sposta nella sala principale.
-Lupo, facci vedere la cartina stradale del posto sullo schermo grande.-
Il ragazzo annuendo si siede al computer e in pochi secondi ecco la cartina.
-Come pensavo, per raggiungere il casale si può passare solo tramite queste due strade. Le bloccheremo entrambe. Sono poco trafficate, non darà fastidio a nessuno.-
-E se proprio oggi il Cacciatore e i suoi decidessero di farsi una scampagnata?! Capiranno di essere controllati e a quel punto noi non potremmo continuare con l'operazione.-
-Non lo capiranno! Fingeremo dei lavori lungo la strada. Per questo, penseranno loro, la strada è stata chiusa. Ma in qualunque caso, non si opporrebbero mai a noi per una cosa così stupida rischiando di essere scoperti.-
Floriana annuisce invitandolo a continuare.
-Avete detto che non si è visto nessuno questa notte, giusto?-
-Si capitano.- rispondo Alessandro e Valentina.
-Quindi ci sono buone probabilità che nessuno sia rimasto lì dentro e che nessuno ci sia entrato questa mattina. Mi servono subito altri due uomini di guardia lì.-
-Giorgi e Catarsi.- interviene Floriana.
-Comandi.- i due ricaricano le pistole e poi escono.
-Iaconi, tu segnala alle unità mobili che ce ne servono due per bloccare Via Marsili e Via Campo dei Fiori. Specifica che dovranno dire che sono chiuse per lavori e che non dovrà passare nessuno.-
-Vado.-
-Ok, ammetto che il piano mi piace anche se un pò azzardato.-
-Vedrai che andrà bene.- sorride lui infilando la pistola dietro i pantaloni, coperta dalla giacca -Andiamo.-
-Lupo, Galliani con noi.-
Escono dalla sala e si affrettano a prendere qualche cartuccia e una macchina fotografica.
-Iaconi raggiungici sul posto con un'altra volante.-

***

Sono in auto, Raoul al volante, Floriana davanti a fianco a lui, Leo e Valentina sui sedili posteriori.
Tomas li segue con l'auto di servizio.
-Le pattuglie sono in posizione?- chiede Flo con l'autoradio.
-Affermativo.- è la risposta che ne viene poco dopo.
-Catarsi, Giorgi movimenti?-
-Nessuno capitano.-
Lei rivolge uno sguardo a Leonardo che annuisce.
-Bene, scendete dall'auto e appostatevi il più vicino possibile all'entrata. Ci avvertirete in caso arrivasse qualcuno.-
-Comandi.-
Le ragazze estraggono le pistole e si avvicinano al casale guardandosi intorno a braccia tese.
Poi ad un segnale di Emma si nascondono una dietro un cespuglio e l'altra più avanti, dietro un muretto.
Intanto gli altri sono arrivati e lasciano le auto a debita distanza.
-Iaconi, una volta entrati tu rimarrai sulla porta d'ingresso a controllare.-
-Lupo tu fai da ombra a Galliani che invece userà questa.- Leo porge la macchina a Valentina -Mi raccomando, fotografa ogni minimo particolare.-
-Non si preoccupi capitano. So come si fa.- risponde lei annuendo.
-Ottimo. Andiamo.-
Si avvicinano al casale e con delle cesoie riescono a rompere il filo metallico che da proprio sul lato dell'edificio.
-Capitano, vi vediamo. Via libera.- comunica Giorgi attraverso gli auricolari che li tengono tutti in contatto.
Floriana entra seguita da Leo e da tutto il resto della squadra, cercando di non fare rumori e tenendo le pistole puntate.
Una volta davanti la casa, Lupo apre la porta con estrema facilità e Leonardo si fionda dentro raggiungendo il salone e guardandosi intorno senza mai abbassare la pistola.
Poi fa cenno agli altri di raggiungerlo, mentre Iaconi rimane sulla porta.
-Siamo dentro.- Floriana avverte la squadra.
-Ok, cominciate da qui. Io e il capitano controlliamo di sopra.- dice Leo prima di salire le scale seguito da lei.
-Vale fai con calma. Ti copro.- la rassicura Raoul, mentre lei è già al lavoro.
-Tranquillo. Non sono una femminuccia indifesa.- ribatte ironica.
Intanto Leo e Flo sono al primo piano e stanno controllando tutte le stanze.
-Allora, come hai deciso di entrare nella finanza?- chiede lui mentre si guarda intorno.
-Non credo sia il momento adatto Azai.- risponde lei passando da una camera all'altra.
-Era per parlare.-
-Saliamo su.- ribatte lei incurante.
-E saliamo su...-
Si dividono per le stanze e, come previsto, non trovano nessuno.
-Tutto libero salite e finiamo con le foto anche qui.- urla Leo per le scale.
-Arriviamo capitano.-

***

Un'ora dopo circa sono di rientro al Gico.
-Che ne pensate? Ci può interessare il casale?- chiede Raoul.
-Ma...a prima vista non sembrerebbe.-
-Ad ogni modo bisogna studiare bene le foto.- precisa Floriana -Anzi, uno di voi si prenda l'incarico di scaricarle tutte.-
-Faccio io capitano.- si propone Giorgi.
-Bene. Per oggi basta ragazzi potete andare.-
-Ne è sicura capitano?-
Lei annuisce e i ragazzi salutano prima di uscire.
Leo rimane lì a braccia incrociate guardando il pavimento.
-Pensieroso?-  gli chiede lei.
-Eh? No. Che facciamo?-
-Tu vai. Ed io rimango a studiare ancora un pò i movimenti dei nostri amichetti.- risponde frugando tra alcuni fogli.
-Rimango con te.-
-Non ce n'è bisogno, grazie.-
-Non era una domanda.-
Lei si volta guardandolo curiosa e poi annuisce.
-Va bene allora.-
-Posso offrirti un caffè?-
Lei sta per rispondere ma Leo la interrompe.
-E non dirmi che non è il momento adatto eh.- rimarca provocatorio.
Lei alza gli occhi al cielo sorridendo e lo segue verso la macchinetta del caffè.
-Meglio staccare un pò no? Saremo più lucidi quando riprenderemo a lavorare.-
-Non posso darti torto.-
Leo le passa il bicchierino con il caffè.
-Comunque...- riprende lei -È stata una buona operazione quella di questa mattina. Bravo.-
-Guarda che il merito è di entrambi.-
-Ma l'idea è stata tua.-
Sembra pensarci su, ma poi fa spallucce.
-Ora me lo dici come mai hai deciso di entrare in finanza?-
-Passione. Mi piace il lavoro che faccio.-
-Beh, l'autorità ce l'hai tutta. Ma quel giorno al bar...chi l'avrebbe mai detto.- dice per poi bere tutto d'un sorso il caffè.
-Cosa?-
-Che saremmo finiti a lavorare insieme.-
-Se c'è una cosa da capire è come ci sei finito tu, a fare il finanziere.- ride lei.
-Perché? Non sono bravissimo?- risponde sistemandosi la giacca.
-No è che non ti ci facevo.-
-Guardi capitano che anche gli uomini belli, intelligenti e seducenti possono fare i finanzieri.-
-E magari anche simpatici.-
-Perché no...-
Lei ride scuotendo la testa.
-Andiamo Azai. Il momento delle cavolate è finito.-
-Agli ordini.-
Lei torna in ufficio seguita da Leo che sorride divertito.

QUELLO CHE NON CREDERESTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora