Capitolo 29

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Martina

Cammino per la città alla ricerca di un regalo da spedire in Argentina per il compleanno di mia nonna. Sono proprio indecisa su cosa prendergli, come ogni anno cerco di regalarle qualcosa di significativo, qualcosa di importante come lei lo è stata e lo è per me. Vago in giro per i negozi, dalle vetrine enormi e ben allestite, ma tutto mi sembra troppo banale per lei, per la donna che mi ha cresciuta. Osservo dei ciondoli, in una vetrina di una gioielleria davvero carina, ma mi distraggo perché il vetro riflette una sagoma a me familiare. Quando mi volto di scatto dall'altra parte della strada vedo Mechi, sorridente più che mai, che si tiene per mano con Fran. Li guardo scioccata, loro non si rendono conto di me, tirano dritto mentre si parlano e si sorridono come due idioti. Sembra felice, felice davvero, ma non capisco perché si nascondano da tutti. Avevo già dei dubbi su di lei, mi chiedevo dove andasse quando spariva, a chi sorrideva quando gli arrivava un messaggio. Pensavo fosse per lui, ma vederli insieme fa tutto un altro effetto e poi perché tenercelo nascosto? Ci ha prese in giro, credendo che noi non lo avremmo mai saputo. Ritorno nell'alloggio e decido di non raccontare niente, prima voglio parlare con la bionda, per capire bene cosa sta succedendo. Alba è seduta sul nostro divano e in parte a lei c'è Cande, con un sorriso fin troppo grande. << Le stavo raccontando dell'appuntamento con Ruggero >> alza piano le spalle la rossa che stranamente, per la prima volta, la vedo arrossire, << Ti piace proprio >> dico appoggiando le buste dei miei acquisti sul tavolo, << Da morire >> si porta le mani al petto lei, << Chi sei tu e che ne hai fatto di Cande? >> le chiede ironicamente Alba, la rossa le dà una leggera spallata e insieme si mettono a ridere. << Sono contenta per te >> le dico poi io, << E tu? >> mi chiede Cande << Potresti anche cercarti un ragazzo >>, Alba punta i suoi occhi nei miei e io la ricambio per un secondo, so a cosa sta pensando. << Ora non ho bisogno di un ragazzo >> brontolo io, mi volto di spalle e tiro fuori le cose che ho comprato dalle borse, più per nascondere il mio viso. Per fortuna l'argomento muore sul nascere perché la riccia inizia a distrarla con altre domande su Ruggero. Attraverso i dormitori della sezione musicale e busso alla porta di Mechi, so per certo che Lodo è con Diego quindi dovrebbe essere da sola, difatti poco dopo si para davanti a me. << Tini >> mi dice facendomi entrare << Che ci fai qui? >> chiede lei. Io mi volto a guardarla, quell'espressione pacifica e felice che ha è dovuta al fatto che sta con Fran. << Vi ho visti >> dico piano e lei fa finta di non capire, << Non comprendo >> risponde, << Tu e Fran, oggi pomeriggio in centro Mechi >> le dico chiaramente e lei alza gl'occhi su di me, si vede che è in difficoltà, che non sa cosa dire. << E' tutto ok... vorrei solo sapere perché ce lo hai tenuto nascosto e perché vi nascondete? >> le chiedo un po' preoccupata, forse c'è qualcosa che non va, forse non si fida di noi. Lei si mette a sedere prima di parlare, << Ho deciso io di tenerlo nascosto e non perché non volevo dirvelo, ma perché non voglio che nessuno lo sappia, soprattutto Jeremy >> ammette e io mi siedo in parte a lei, << Perché? >> le chiedo, << Ho paura che mi faccia una scenata e non voglio ferirlo, se scopre che sto con Fran penserà che sono una stupida e che l'ho mollato per lui >>, << Tu sei libera di fare quello che vuoi, voi due vi siete lasciati >> le faccio notare, << Veramente gli avevo chiesto una pausa per capire, ma non riesco a stare lontana da Fran, quindi... mi sento una stronza >> borbotta con il viso cupo, << Non sei una stronza Mechi >> ridacchio, metto un braccio sulle sue spalle e la abbraccio. << Quindi voi due vi siete sempre visti di nascosto? Da quanto tempo va avanti questa cosa? >>, lei mi guarda con la faccia di chi è colpevole << Da quando ci siamo baciati a quella festa >>, la guardo sbalordita, è da tanto tempo che lo tengono nascosto e non deve essere stato facile. Il giorno seguente esco dalla classe di lezione musicale e attraverso il campus, sento qualcuno chiamare il mio nome e quando mi volto vedo Justin correre verso di me. << Ehi ciao >> mi sorride, << Ciao J, che ci fai qui non hai lezione? >> gli chiedo, << Oggi no, il professore non c'è >> fa spallucce lui poi mi guarda entusiasta << So che stai scrivendo una canzone per lo spettacolo finale >>, << Veramente è già quasi pronta, devo solo sistemare alcune cose >>, << Sei fantastica >> mi scruta lui << Davvero Martina non so come fai >>, << Non lo so nemmeno io, è una cosa che mi viene naturale >>. Veramente quella canzone in qualche modo me l'ha ispirata Jorge, ciò che mi ha fatto provare, ciò che mi ha scatenato dentro, ma ovviamente non glielo dico. << E a te come va? >> gli chiedo io, << Bene... davvero bene >> dice con troppa enfasi, << Sei particolarmente felice >> gli faccio notare, << Già... non so se lo sai ma ho chiesto a Kelly di uscire >> ammette poco dopo e io sgrano leggermente gl'occhi, << E' grandioso >> esclamo io, lanciandomi su di lui per abbracciarlo. << Quanto entusiasmo >> ricambia la stretta lui << E' una notizia fantastica >> dico quando ritorno a guardarlo << Sono davvero contenta per te, te lo meriti davvero J e poi Kelly è molto carina e anche simpatica ora che si è liberata di quella strega >> dico ironicamente e lui ridacchia, << Esattamente... Kelly non è per niente come le sue due ex amiche, è molto dolce e premurosa >>, << Wow J, ti piace proprio >> gli faccio notare, perché parla di lei con una luce negl'occhi che non gli avevo mai visto, lui sorride come un bambino e si imbarazza un po' << E' fantastica >> afferma poi, << Anche tu lo sei e vi meritate di essere felici >> sono davvero contenta per loro, ma qualcosa di strano si forma dentro di me, come un vuoto allo stomaco. << Se per questo anche tu ti meriti di essere felice Tini, sei straordinaria e ci sei sempre stata per me e per chiunque te lo chiedesse >>, << Non esagerare J >> faccio la finta modesta io dandogli una leggera pacca sulla spalla. << Ora devo correre, devo vedermi con lei >> mi dice, << Certo, non farla aspettare >> ribatto io con un sorriso, mi saluta con calore e poi si allontana, << Di a Kelly che se è disponibile la voglio come ballerina per lo spettacolo finale >> gli urlo dietro e lui si volta mentre cammina alzando il pollice in aria, poi sparisce. Penso a come tutti in qualche modo ora sono felici con qualcuno, mentre io sono ancora qui a domandarmi cosa fare con la mia vita sentimentale. << Quindi mi hai scaricato per quello >> sento una voce e quando mi volto incontro due occhi verdi che mi guardano in modo freddo e distaccato.

University Dream (Jortini )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora