Capitolo 33

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Martina

Mi sveglio, stanca ma in un certo senso felice. Apro lentamente gl'occhi voltandomi dall'altra parte dove incontro i suoi occhi verdi che mi guardano. << Buongiorno Tinita >> sento la sua voce ancora rauca dal sonno e gli sorrido. La sua mano mi accarezza il viso, << Mi guardavi dormire? >> gli chiedo io, << Mi sono svegliato dieci minuti fa >> ribatte << E per la cronaca mi piace guardarti >> fa un sorrisetto malizioso lui. Le sue braccia ad un certo punto mi avvolgono e mi stringono a lui. Le gambe si intrecciano, la pelle si tocca e le nostre bocce si incontrano di nuovo. Un bacio lento, passionale e pieno d'amore. Si allontana e respira profondamente come se dovesse prendere fiato. Mi mordo piano il labbro, nel vederlo così, con i capelli scompigliati, gl'occhi verdi come lo smeraldo, il petto nudo che mette in mostra i suoi muscoli, il viso assonnato ma felice. << Tini >> mi richiama lui affondando la testa nell'incavo del mio collo, lo sento respirare il mio profumo << Smettila di essere così sexy e incredibilmente bella >> mi dice e io inizio a ridacchiare. Lui subito mi guarda, mi guarda attentamente come se volesse imprimersi nella mente quel momento. << Che c'è? >> gli domando io, << E' così bello sentirti ridere >> dice poi seriamente, mi si spezza il fiato in gola, perché percepisco che è vero. Avvolgo le mie braccia intorno al suo collo e passo una mano tra i suoi capelli. Si rilassa a quel tocco. Sento il suo corpo caldo a contatto con il mio, il suo respiro regolare e tranquillo, i suoi occhi si chiudono per assaporare questo momento. << Ti amo >> dice poi improvvisamente, lasciandomi di stucco. Certo ieri me l'ha detto sopra ad un palco davanti a tantissime persone, ma sentirlo qui, in questo modo così semplice e così naturale mi fa tremare il cuore. Sorrido e credo che lui lo percepisca anche se ha ancora gl'occhi chiusi, è come se ormai fossimo un tutt'uno, come se le nostre anime si fossero unite in una sola, e mi fa sentire bene, mi fa sentire sulle nuvole. << Ti amo anche io Jorge >> borbotto piano. Gli sfioro leggermente il viso con la mano, e lui spalanca gl'occhi incrociandoli intensamente con i miei. La sua stretta si fa più forte e sento il suo corpo accendersi insieme al mio. Mi dà dei leggeri baci sulla spalla nuda accarezzandomi il braccio, poi sale su per il collo, segue la linea del mento fino ad arrivare alla mia bocca, dove mi sfugge un lamento di piacere. Con una velocità assurda finisco sotto di lui, mi guarda dall'alto con una passione negl'occhi che mi blocca il respiro. Non so come sono arrivata fino a qui, non mi sono nemmeno resa conto di amarlo ma è così, amo come mi fa sentire, amo le cose che mi fa provare, le cose che scatena dentro di me. Amo il modo in cui mi guarda, sempre con quella scintilla negl'occhi, amo il suo sorrisetto bastardo, il suo modo di toccarmi, amo i suoi baci e le sue mani su di me. << Ora sei mia >> borbotta lui << Solo mia >> dice guardandomi per capire se è così, se sono sua davvero, << Sono tua Jorge >> gli dico per rassicurarlo, non voglio pensare di passare altri giorni senza lui. << Anche perché ho scoperto di essere molto geloso... ma molto però >> scuoto il capo guardandolo e mi metto a ridacchiare, << Non ridere >> mi rimprovera dolcemente, << Tu Jorge geloso di una ragazza, chi l'avrebbe mai detto? >> lo scherno io e lui per ripicca mi morde la spalla, << Jorge >> lo richiamo io tra le risate, << Così impari a non prendermi in giro >> ribatte, << Mi piace prenderti in giro >> continuo io e lui mi morde ancora. << Basta >> urlo tra le risate, lui fa un sorriso così vero che mi blocco a guardarlo per imprimermi quell'immagine, che mi ha lasciato senza fiato, nella testa. Anche lui diventa serio poco dopo e le sue labbra finiscono sulle mie. Iniziamo a rotolarci sul letto come due pazzi, finché non finiamo nel nostro mondo. << Forse dovremmo uscire da qui >> dice lui, siamo uno di fronte all'altro, dopo aver fatto l'amore, l'amore più bello della mia vita, << Altrimenti potrei tenerti qui per sempre >> esclama schioccandomi un bacio veloce sulle labbra e poi si alza in piedi, in tutta la sua bellezza per rivestirti. Mi lancia una maglia lunga, << Vestiti Martina, altrimenti davvero non usciamo più da qui >>, io sbuffo e lui sorride. Mi alzo con tutta la calma del mondo e lentamente mi infilo la biancheria e poi sopra la sua enorme maglia che mi arriva a metà coscia. << Fra quanto parti? >> mi chiede lui, mi volto a guardarlo, un po' preoccupata perché non ci avevo ancora pensato che fra due settimane ritorno in Argentina. E se tutta questa magia svanisse? E se andarmene vorrà dire perdere Jorge? << Fra sue settimane >> gli rispondo io, non mostrando la mia preoccupazione. Lui si infila i pantaloni della tuta e poi mi guarda sorridendo, si avvicina lentamente a me appoggiando le sue mani sui miei fianchi. << Pensavo >> inizia a dire ma sembra in difficoltà, << So che è presto, ma siccome non mi va proprio di starti lontano... che ne dici se vengo con te? >> chiede, io lo guardo confusa, << In Argentina >> specifica lui. << Ogni anno, da quando c'è Olivia, io e mio padre per l'estate scegliamo una metà e ci stiamo per un mese, quindi pensavo, perché non l'Argentina? Così io potrò venire con te e poi loro mi raggiungeranno >> inizia a spiegare e sono senza parole, vuole venire con me, non vuole lasciarmi, non vuole starmi lontano, << Sempre se vuoi >> dice vedendo che non gli do una risposta. << Certo che voglio >> dico saltandogli letteralmente in braccio, << Oh bene, iniziavo a preoccuparmi >> lo sento ridacchiare, poi lo bacio felice più che mai. << Ok >> si allontana lui << Tinita non fare così, dobbiamo uscire da questa stanza ricordi? >>, io mi metto a ridere e lui mi riappoggia terra << Si forse è meglio se usciamo da qui >> gli sorrido. Quando scendiamo le scale per raggiungere la cucina, sento delle voci che parlano una sopra l'altra, apro la porta e mi ritrovo i ragazzi a preparare la colazione insieme alle mie amiche. << Smettila di baciarla così davanti a me >> sento Diego rimproverare Ruggero, << E' il mio ragazzo >> ribatte Cande. << Smettetela >> urla Lodo che li minaccia con un mestolo in mano << Non potete litigare sempre. Diego tua sorella è fidanzata ed è grande abbastanza e tu Cande puoi baciare il tuo ragazzo ma con moderazione >>. La guardo, sembra una mamma che riprende i suoi figli. Diego impaurito rimane muto, si avvicina a lei piano << Hai ragione amore >> le dice dandogli un piccolo bacio sulle labbra e la bruna ricomincia a cucinare la colazione. << Guardate chi ci ha degnato della sua presenza >> ci raggiunge la voce di Fran, seduto al tavolo che tiene sulle ginocchia Mechi sorridente più che mai, << Pensavamo che non sareste usciti da quella stanza >> ci prende in giro Ruggero, << Sapevo che vi sarei mancato troppo, non volevo farvi stare male >> ribatte Jorge ai suoi amici, << Non credo che ci saresti mancato >> gli sorride Facu che sta versando il caffè ad Alba, che sta sorridendo a me. << Tini sembri felice e riposata >> mi interpella Cande, << Sto bene grazie >> le rispondo ridacchiando, << Ci crediamo, non preoccuparti >> fa spallucce Mechi. << A tavola >> urla Lodo che ci passa davanti, mi fa l'occhiolino prima di mettere in tavola il ben di dio che ha cucinato. Prendiamo posto e mi guardo intorno. Se all'inizio dell'anno mi avessero detto come sarebbe andato a finire non ci avrei mai creduto eppure eccoci qui, le mie amiche sono sedute intorno a questo tavolo e sembrano davvero felici, hanno gl'occhi luminosi, i sorrisi enormi e emanano amore da ogni poro. Cande da un leggero bacio sulle labbra a Ruggero prima di iniziare a mangiare, Mechi fa assaggiare a Fran un boccone del suo piatto che lui addenta mentre lei ridacchia, Diego versa il caffè a Lodo e poi gli schiocca un bacio sulla guancia, lei gli sorride piano e appoggia la testa alla sua spalla. Alba e Facu ridacchiano insieme, lei ha le gambe appoggiare sopra a quelle di lui, Facu le pulisce con un tovagliolo il viso dal cioccolato e poi la bacia proprio in quel punto, vicino alla bocca, facendola arrossire. Li guardo ed è tutto così diverso dall'inizio dell'anno, siamo sicuramente tutti cambiati, siamo tutti più felici, davvero felici. Riesco a percepire questa serenità. Jorge appoggia un braccio sullo schienale dalla sedia su cui sono seduta e mi guarda, << Tutto bene? >> mi chiede, mi volto verso di lui e gli sorrido << Va tutto alla grande direi >> ribatto io e gli do un leggero bacio sulle labbra, in quel modo così naturale da non sembrare vero. << Ti amo >> gli dico quando mi allontano da lui, lo vedo sorridere come non l'avevo mai visto fare e il cuore mi si riempie di una gioia che non avevo mai provato. Va tutto bene e io sono felice. Noi siamo felici.

THE END


Autore: Ecco a voi il finale della storia. Spero davvero che vi sia piaciuta anche se era la classica storia piena di clichè. Vi ringrazio davvero tanto. Siete sempre molto gentili e sempre presenti quando scrivo una storia Jortini quindi non so davvero come ringraziarvi. Spero di tornare a presto, sto pensando di scrivere delle storie brevi, ora vedrò. GRAZIE A TUTTI <3

 GRAZIE A TUTTI <3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 07, 2019 ⏰

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