Capitolo 24

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Martina

Mi sveglio perché sento un leggero solletico sul collo. Apro gl'occhi lentamente ricordandomi cosa è successo ieri sera. Sento il dolore alla spalla anche se è migliorato rispetto a prima. Mi ricordo di essermi messa a letto dopo che Jorge mi ha messo una crema apposta per le botte e mi sono addormentata quasi subito stremata da ciò che successo. Se ci ripenso ancora mi vengono i brividi, per fortuna sono arrivati ad aiutarci perché non credo che sarebbe finita bene. Capisco da dove arriva il solletico quando tento di alzarmi ma sono bloccata dal braccio di Jorge che mi avvolge. Ho il muso incastrato nel collo e il suo respiro mi solletica la pelle. Non amo molto questa situazione, ma in qualche modo sento che mi avvolge un senso di protezione, mi sento in qualche modo al sicuro qui, in questo letto, con lui che non mi ha lasciata un secondo. Ricordo come erano i suoi occhi ieri, pieni di una rabbia che non avevo mai visto prima, spenti, vuoti, non c'era più quel Jorge rompi palle, pieno di sé, con quel suo sorrisetto bastardo, non sembrava nemmeno lui, era in preda all'ira e riuscivo a percepirlo. Quando mi ha detto che dovevo restare altrimenti sarebbe andato ad ammazzare quel ragazzo mi sono venuti i brividi, farebbe questo per me? Cerco di liberarmi dalla sua presa, ma appena gli sposto il braccio lui si sveglia e mi guarda. Ci mette un po' a connettere e poi si alza di scatto e mi scruta. << Come stai? Il braccio? >> chiede guardandomi attentamente per vedere se sono tutta intera, la cosa mi fa ridere ma mi trattengo. << Sto bene Jorge >> rispondo, certo sono ancora leggermente scossa e il livido è diventato enorme e nero, ma sto meglio di ieri sicuramente. Mi tolgo le coperte di dosso e scendo dal letto, mentre lui mi guarda, << Dove pensi di andare? >> mi chiede scendendo anche lui dal letto. Afferro i miei vestiti che avevo piegato e messo su una sedia, << Nel mio alloggio, non posso rimane qui per sempre >> rispondo io, << Vedo che sei tornata in te >> mi prende un po' in giro lui. Appena mi volto mi blocco come un sacco di patate vedendolo con addosso solo i pantaloni neri della tuta, con tutti i suoi muscoli in bella vista che gli delineano il corpo praticamente perfetto. << Davvero Jorge non posso restare >> brontolo, << Perché? C'è qui anche Alba >> mi ricorda lui, ma davvero non posso restare, questa cosa si sta spingendo un po' troppo oltre e io non posso stare qui con lui in questo modo, non fa bene a me perché ultimamente mi scatena qualcosa dentro che non dovrebbe scatenarsi soprattutto con lui. << Jorge devo andare >> insisto e lui si avvicina a me. << Martina ti hanno aggredito, ti sei fatta male, ieri eri scossa e a momenti non riuscivi a parlare, voglio essere sicuro che tu stia bene prima di lasciarti andare così >>, mi stupisce il modo in cui vuole prendersi cura di me e mi fa strano allo stesso tempo perché stiamo parlando di Jorge. << Grazie >> dico ad un tratto ricordandomi che gli devo la vita << Se non ci fossi stato tu probabilmente non sarebbe finita così >> dico abbassando lo sguardo, << Ti verrò sempre a salvare >> esclama e sembra anche lui stupito delle sue parole quando alzo di nuovo gl'occhi su di lui che è difronte a me e mi guarda con quei occhi preoccupati seriamente. << Devo andare >> gli dico prima di mettere una mano tra i suoi capelli per dargli un leggero e semplice bacio sulle labbra. Qualcosa dentro di me si accende. Sento un vuoto strano nello stomaco. Ci allontaniamo e lui mi guarda in modo diverso, con il desiderio negl'occhi e il mio respiro si accorcia, voglio andarmene, vorrei tanto farlo, ma non perché seguo l'istinto. Faccio cadere a terra i vestiti che ho in mano prima di gettarmi sulla sua bocca. Sento le sue braccia avvolgermi mentre il bacio si fa più carnale. La passione esplode in un secondo e non riesco più a fermala, forse è l'errore più grande della mia vita, ma tutto questo è talmente forte che non riesco a resistere, non riesco a fermarmi e in questo momento, sembrerà assurdo, ma lo desidero, lo voglio. Dalla sua bocca esce un ringhio soffocato, prima che inizi a divorarmi il collo di baci e piccoli morsi che mi mandano in estasi. Le sue mani mi accarezzano mentre le mie si agganciano alla sua schiena muscolosa e poi gli tiro piano i capelli quando mi morde il labbro facendomi impazzire. Sento le sue mani sollevarmi la maglietta con una lentezza straziante mentre le mie mani indugiano sul suo petto mentre lo riempio di baci che lo fanno fremere dalla voglia che ha per me, che ha sempre avuto per me. Mi guarda come se per lui fosse tutto un sogno. La mia maglia cade a terra e lui mi guarda con il respiro pesante, una scintilla gli passa negl'occhi prima che si avventi su di me, sollevandomi da terra. Avvolgo le gambe intorno alla sua vita per agganciarmi a lui che mi strascina sul letto dove mi fa sdraiare. Inizia a baciarmi ogni centimetro di pelle facendomi sentire in paradiso. I brividi mi percorrono il corpo facendomi venire la pelle d'oca. Era da tanto tempo che non mi sentivo così, era da troppo tempo che non mi lasciavo andare in questo modo. Non avrei voluto che succedesse con lui, anzi l'avrei proprio evitato, ma qualcosa dentro di me si è accesso e ora non riesco più a controllare questa passione che è esplosa, questa strana attrazione che si è creata tra noi. Mi bacia in modo delicato il livido sulla spalla, sento un leggerissimo dolore che si trasforma in eccitazione che mi arriva dritta in pancia. Lo afferro per i capelli per trascinare la sua bocca sulla mia, voglio sentire ancora il suo sapore, gustarmi le sue labbra carnose e morderle per vederlo vulnerabile, vulnerabile a me. Con destrezza gli tolgo i pantaloni della tuta e lui mi guarda come se fossi un angelo sceso interra, con quei occhi intensi pieni di desiderio che mi mandano in estasi ogni volta che mi fissano. Passo le mani sul suo corpo e lo sento gemere al mio tocco, << Martina >> sussurra lui e il mio nome pronunciato in quel modo dalla sua bocca mi fa perdere l'ultima briciola di lucidità che mi era rimasta << Vuoi farmi impazzire? >> chiede e con una mossa mi ritrovo di nuovo sotto di lui. Mi passa una mano sul collo mentre si abbassa per baciarlo e mi si mozza il fiato in gola. Lo sento sorridere sulla mia pelle, afferro il suo viso con una mano per incontrare la sua bocca ancora. I nostri occhi si scontrano e l'elettricità ci avvolge in un secondo. Le sue mani calde ancora mi sfiorano ed entrambi perdiamo completamente il controllo. Non so se quello che sta succedendo sia un bene, ma in questo momento sembra tutto così perfetto. Mi fa sentire così potente come non mi sono mai sentita prima. Il resto dei vestiti poco dopo giacciono sul pavimento, mentre entrambi siamo presi dal piacere reciproco. Le nostre bocche si cercano, i nostri corpi si sfiorano, i nostri occhi si scontrano, accendo dentro di noi un fuoco ardente che divampa sempre di più. Non ho mai provato nulla del genere nella mia esistenza. E' un esplosione di vita.

University Dream (Jortini )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora