Capitolo 12

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Martina

Metto via i miei spartiti appena finita la lezione di canto. Mechi mi aspetta nell'atrio per passare un po' di tempo insieme. << Martina >> mi sorride la professoressa Parker, << Si, mi dica >> le rispondo, << Volevo informarti che sei stata scelta per chiudere lo spettacolo di metà anno. Rimango colpita dalla notizia, << Davvero? >> chiedo io, << Assolutamente si >> mi guarda entusiasta << Non potrai cantare una canzone tua, ma potrai cantare una canzone con dei ballerini che potrai scegliere e alla fine presenterai tutti i musicisti e ballerini che ci saranno sul palco, troviamo che tu sia adatta per un finale diciamo con il botto >>, << Sono davvero onorata >> la ringrazio io, << E' stata una scelta comune con i professori, contiamo su di te e settimana prossima inizieremo a lavorarci >> sorride un ultima volta prima di uscire dall'aula. << Complimenti >> si congratula con me J. << Non ci posso credere >> mi volto a guardarlo io, << Io invece me lo aspettavo, insomma qui non si fa altro che parlare del tuo talento >> fa spallucce lui, << Non esagerare >> ridacchio io. Mi accompagna per un pezzo di strada e iniziamo a fantasticare su che canzone potrei cantare. Quando vedo Mechi nell'atrio, dopo che Justin ha cambiato strada, lei mi saluta da lontano alzando la mano. Porta con se, sulle spalle, la chitarra avvolta nella sua custodia. << Davvero! >> esulta quando le racconto cosa mi è appena successo, << Ma è fantastico >> applaude lei << Chiudere lo spettacolo è importantissimo >>, << Lo so e non pensavo che sarei stata scelta >> la guardo io mentre usciamo nei giardini di fronte all'ala musicale. Ci mettiamo a sedere su una panchina, << Non dovresti stupirti, sei davvero brava >> mi guarda dolcemente, << Anche tu lo sei Mechi >> le rispondo io con la stessa dolcezza. << Sai che ci hanno fatto suonare la tua canzone? >> mi sorride lei, << In che senso la mia canzone? >> le chiedo io curiosa. << Si, Great Escape... con la chitarra >> continua, << Quindi la sai suonare? >> le dico. Lei alza i suoi occhi nei miei e annuisce, << Veramente ci hanno chiesto di farla a mondo nostro e ho cambiato qualcosina >>. La guardo stupita << So che sei una maga della chitarra >> affermo, lei si imbarazza. << Suonamela >> ribatto poi. Lei sgrana gl'occhi, << No Tini >> scuote il capo, << Perché no? >> la guardo confusa, << Perché se poi non ti piace? >> ammette, << Non dire sciocchezze >> apro la custodia della sua chitarra la tiro fuori e gliela porgo. Lei mi guarda titubante prima di afferrarla. Si agita leggermente, << Tranquilla davvero Mechi >> le appoggio una mano sul braccio. Lei scioglie le spalle, si mette in posizione, sistema un po' le corde e poi si ferma un secondo prima di suonare. Il suo modo di interpretarla è magnifico. Mi metto a cantare mentre lei suona, la vedo sorridere mentre le sue dita si muovono decise sulle corde. La melodia è perfetta. Dovrei affidarmi a lei quando ho bisogno di suonare una canzone in acustico. E' come se lei avesse capito perfettamente l'essenza della canzone. L'ha resa molto più bella di come era già. La mia anima si libera, come sempre quando si tratta di musica, quando tutto è perfettamente in sintonia i brividi sfiorano il mio corpo. Suona l'ultima nota e mi guarda sorridendo, ma non faccio in tempo a dire che è stata fantastica che sento qualcuno applaudire. Ci voltiamo e dietro di noi ci sono Jorge, Facu e Fran. Mechi torna a guardare in avanti immediatamente appena li vede. << Wow >> esclama Facu quando si avvicina a noi, << Grazie >> gli faccio un piccolo sorriso io, ma l'atmosfera è cambiata. << Sei eccezionale >> mi osserva Jorge << Sono stupito e tu... >> indica la bionda << Suoni perfettamente >> si complimenta lui, << Già perfettamente >> gli fa da eco Fran. Mechi si agita mentre lui la guarda, << Si beh, studiamo musica sapete >> dice un po' nervosa, << Giuro mi sono venuti i brividi >> sorride come un bambino Facu, che tra tutti loro ho sempre pensato fosse quello più "normale", che se la tirasse un po' di meno diciamo e che fosse più gentile, anche se so che anche lui non si fa scappare le ragazze. << Anche a me >> ammetto << Mechi è stata incredibile >> dico rivolgendomi alla bionda, lei arrossisce, << Beh con te che canti sembra tutto molto più bello >> ribatte il complimento << Insomma ti hanno scelto per chiudere lo spettacolo di metà anno >> continua. << Lo spettacolo che fanno ogni anno? >> chiede Jorge, << Ovvio >> ribatte Mechi << Non mi stupisco del fatto che non siate mai venuti negl'anni scorsi >> aggiunge poi guardandoli con distacco, << Beh potremo venirci >> esclama Fran facendo spallucce, << Perché no! >> concorda Facu. La bionda sì agita ancora di più, << Non serve che veniate >> dico io ad un tratto, << Beh io ci verrò >> mi sfida Jorge, << Ci sei o non ci sei per me non fa molta differenza >> lo provoco io, lo vedo stringere un po' il pugno. So stare ai suoi giochetti, senza problemi. Anche se lui non si arrende e continua ad insistere, io continuo a respingerlo per sentire il suo ego smontarsi. Mi piace farlo, deve capire che io non sarò mai come una di quelle ragazze che frequenta, che per conquistarmi ci vuole ben altro. << Così mi offendi Tinita >> dice con la voce lieve prendendomi in giro. Rimane a fissarmi intensamente. << Non fa per voi davvero >> interrompe Mechi seria, << Perché non ci volete? >> fa il finto offeso Facu, << Perché è una cosa seria come... un concerto dove gli studenti di musica si esibiscono, non un party dove ci si ubriaca >> si lamenta la bionda, << Ma noi vogliamo solo venire a sentirvi mica a far festa >> le risponde Facu, << Non credo che i tuoi amici siano della tua stessa idea >> ribatte lei. << Ehi non è assolutamente vero >> dice con una faccia finta indignata Jorge. Io alzo gl'occhi al cielo perché non credo minimamente alle sue parole. Ad un tratto sento pronunciare, da una voce fine e acuta, il nome Jorge e qualcosa si catapulta su di lui avvinghiandolo.

University Dream (Jortini )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora