Capitolo 30

971 37 1
                                    

Martina

Sono seduta in mezzo ad una della aule di danza, con mille pensieri per la testa. Il comportamento strano di Jorge mi confonde. Non riesco proprio a capirlo, a capire cosa gli passi per la mente. Non l'ho più visto dopo che Fran si è presentato da Mechi, è come se cercasse di evitarmi. Jeremy non ha preso bene la notizia del fatto che la bionda stia con Fran, ma lei gli ha detto chiaro e tondo che ormai è ora di andare avanti e che la loro relazione era già giunta al termine molto tempo fa. Sono comunque contenta per lei, anche se le ha sentite su da Lodo per averglielo tenuto nascosto. Lei ha risposto che era una necessità farlo, beccandosi così anche una strigliata da Alba. << Ehi Martina >> sento chiamarmi e quando mi volto vedo Kelly, pronta per iniziare le prove per lo spettacolo finale. << Ciao Kelly >> la saluto io alzandomi in piedi e poi le sorrido, << Ho sentito la tua canzone è veramente... wow >> dice entusiasta << Grazie mille del fatto che mi dai questa opportunità, davvero, non so proprio come ringraziarti >> mi guarda dolcemente. Ha sempre nascosto un lato di se per via di Sophia e Cheryl, aveva sempre quell'espressione dura che non le appartiene per niente, anzi, ora ha sempre uno sguardo dolce e sorridente. << E a te come va con la storia di Sophia? >> le chiedo, << Cerca di rendermi la vita impossibile, ma resisto... grazie anche all'aiuto di Justin >> fa un piccolo sorrisino e io la ricambio con uno malizioso, << Allora tu e lui... ah? >> le dico e lei arrossisce come i suoi capelli, << Non stiamo ancora insieme... però mi piace molto, è sempre gentile con me e dolce. Per ora diciamo che usciamo insieme... >> spiega lei un po' in imbarazzo, << Sono davvero felice per voi, J è davvero un ragazzo fantastico e te lo meriti >>. Quando le altre ballerine arrivano iniziamo a provare con l'insegnante di ballo, è davvero faticoso, contando del fatto che devo anche cantare oltre a muovermi su quel palco, ma c'è la sto mettendo tutta, devo essere la migliore, devo dare il meglio di me. << Sei pronta? >> urla Alba fuori dalla porta della mia stanza, << Si ora arrivo >> ribatto io, sento la porta dell'alloggio aprirsi e la voce delle ragazze riecheggiare nel salottino. Stiamo andando ad una festa per divertirci un po', l'anno è quasi finito e tra le prove per lo spettacolo e le ultime lezioni prima degli esami finali, non abbiamo più avuto tempo per uscire tutte insieme ed ad andare ad una festa, contando anche che ora le mie amiche hanno tutte un ragazzo di cui tenere conto. Le saluto con un abbraccio quando esco dalla mia stanza e insieme ci dirigiamo alla casa degli Omega, che non è tanto distante dagli alloggi della sezione musicale, quindi decidiamo di andarci a piedi. Mechi e Alba si stanno raccontando di come sono fantastici i loro ragazzi, mentre Lodo le guarda come se fossero diventate due alieni provenienti da un altro mondo. La festa è veramente caotica, forse la più caotica che io abbia mai visto in quest'anno. Fiumi di alcool scorrono come acqua, musica altissima, luci colorate e spara fumo che completano l'atmosfera da festa da college. La gente balla, si diverte. << Non sono mai stata ad una festa degli omega >> dice Mechi quando ci guardiamo in giro, << Perché prima non stavamo insieme ai giocatori dei Red Fox >> le fa notare Cande, << Forse era meglio evitarle queste feste >> borbotta Lodo con la faccia quasi schifata quando vede un ragazzo ubriachissimo passarle davanti che a malapena si regge in piedi, << Si qui si danno da fare per divertirsi >> afferma Alba e tutti la guardiamo << Me l'ha raccontato Facu >> alza le spalle lei. Quando pronuncia il nome del suo ragazzo, magicamente compare abbracciandola dal dietro, affondando il suo viso nei suoi ricci, << Finalmente sei qui >> le dice lui con gl'occhi a forma di cuore, << E' colpa di Tini se siamo in ritardo >> dà la colpa a me la riccia, io scuoto il capo e non dico nulla. << Dove sono gl'altri? >> le chiede Cande, << Ruggero e Fran sono andati a prendere da bere... Diego sta giocando a biliardino con i ragazzi del basket e Jorge non saprei è scomparso, l'ho visto prima parlare con Sophia ma non so dove sia ora >>. A quelle parole mi si blocca il fiato in gola, ma poi decido di non pensarci, di lasciar perdere per una sera Jorge, di fregarmene di lui. Le ragazze raggiungono i loro fidanzati, mentre io vado a versarmi qualcosa da bere. Attraverso la folla, incrocio Kelly e in parte a lei J mi guarda con un sorriso, << Anche voi qui? >> chiedo, << Certo >> mi sorride la ragazza dai capelli rossi guardando con occhi sognanti Justin, << Ormai mi trascina a tutte le feste >> ridacchia il ragazzo << Almeno ti diverti un po' J, stai sempre a suonare >> lo prendo in giro io, << Beh se non ci fossi stata tu non so se sarei riuscito a passare tutti gl'esami >> borbotta, << Non esagerare, sei bravissimo >> lo incoraggio io, << Ha ragione, sei davvero bravo >> gli sorride Kelly. Il mio cuore poco dopo si ferma. Non tanto lontano da noi, c'è Jorge. Incollato alle labbra di una ragazza che riconosco subito come Sophia. Non so se sentirmi una stupida o un'illusa. Kelly segue il mio sguardo, così anche Justin. La ragazza si volta per dirmi qualcosa ma non la lascio parlare, << Devo andare, ci vediamo in giro >> li saluto e mi volto guardando dritta verso di me, senza voltarmi indietro. Raggiungo gl'altri seduti su un divanetto, intorno ad un tavolino, faccio finta di nulla, come se la stretta al cuore che ho non esistesse. << Sei silenziosa >> mi dice Lodo guardandomi, << Sono solo un po' stanca >> mento io, << Ti capisco con tutto il lavoro che hai da fare >> mi fa un piccolo sorriso lei, ma vorrei tanto ribaltare questo tavolino davanti a me, vorrei urlare quanto io sia stata stupida a credere a quel ragazzo, alle sue parole, quando in realtà molto probabilmente era solo un trucco per portarmi a letto quando voleva, quando gli faceva comodo. Sono un misto di rabbia e delusione e questo non va affatto bene. << Eccolo finalmente >> sento dire e quando mi volto lo vedo. I suoi occhi verdi sono subito nei miei, ma devio subito lo sguardo dandogli le spalle. Nel momento che si siede io mi alzo per allontanarmi, << Dove vai? >> mi chiede Alba, << A ballare >> dico. Vuole fare lo stronzo con me, ha trovato pane per i suoi denti. Mi metto in pista, in un punto dove so che lui può vedermi e inizio a muovermi, subito un ragazzo mi si avvicina, come sempre, e inizio a ballare con lui, sotto lo sguardo rovente di Jorge che percepisco su di me, fin da qui. Vuole giocare, so farlo anche io.

University Dream (Jortini )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora