Trapped

4-

Dopo 4 ore lunghissime in cui la maggior parte del tempo l'ho speso presentandomi a ciascun professore, è arrivata l'ora di pranzo, la mia preferita in qualsiasi scuola. Mi piace perché gli amici si incontrano ed hanno un'oretta buona per stare insieme e rilassarsi come preferiscono, o almeno credo sia così. Tutto ciò che so sulle mense l'ho appreso tramite vari film. Sempre colpa dello stesso individuo. 

Essendo il mio primo giorno, non ho idea di dove si trovi la mensa, ragion per cui aspetto pazientemente davanti all'aula di chimica le mie due amiche, sperando che si ricordino della mia presenza. Lo dico perché tra Kat che va dietro a Matthew e Emy che va dietro a Dominic è molto probabile che succeda, e non sarebbe affatto divertente, soprattutto per una come me che senza cibo non vive.

-Eccoci.- Sussulto per la sorpresa. 

-Da che parte?- Chiedo.

-Da quella!- Risponde Emy indicando un corridoio sulla sinistra.

Appena entriamo nella mensa, rimango a bocca aperta. La stanza è letteralmente enorme, piena di vetrate che si susseguono l'una all'altra fino alla fine di ogni muro che si affaccia all'esterno. E' piena di tavoli di diverse misure e forme. Penso sia impossibile rimanere in piedi durante il pranzo.

-Che te ne pare?- 

-E' così tanto visibile il mio stupore?- 

-Dico solo che hai la bocca aperta da circa 5 minuti.- Emy e la simpatia parte 2. 

Mentre discutiamo amabilmente su chi va a prendere il tavolo e chi il cibo, veniamo interrotte da qualcuno, per l'esattezza dal ragazzo che ha fatto letteralmente innamorare mia cugina.

-Ragazze, scusate l'invasione. Ho visto che ritardavate e ho pensato di prendervi già qualcosa io... Spero non vi dispiaccia.- Ok Matthew è decisamente approvato. 

-Emh.. G-Grazie.- Come immaginavo, mia cugina inizia a balbettare, e di certo non finisce qua. Dopo la risposta della bella fanciulla al suo amato, il suddetto sgancia uno dei sorrisi più accattivanti di questo mondo con il risultato che Kat inizia a ridere come una perfetta idiota mentre un ragazzo che non c'entra nulla con tutto questo non la vede e la spinge contro il principe azzurro. Come finisce? Lui la prende tra le braccia e iniziano entrambi a fare due facce da "Wow, ora che faccio?" per poi separarsi velocemente e far finta che tutto quello che è successo in qualche millesimo di secondo proprio qualche momento prima non sia accaduto nemmeno nel passato più remoto. 

-Che piccioncini.- Mi sussurra all'orecchio Emy e a me scappa da sorridere. Secondo il mio modesto parere, questi due insieme farebbero faville. E penso proprio che anche Matthew sia innamorato di Katherine. Lo vedo da come la guarda, e penso proprio che nel profondo anche lei se ne sia accorta.

-Dov'è il tavolo?- Chiede Emy per liberarli da quella situazione.

-Venite.- 

Seguiamo il moro fino ad arrivare a destinazione. Ci sediamo, e solo nel momento in cui prendo in mano la forchetta per iniziare ad assaporare il mio pranzo, noto che gli stessi occhi che ho incontrato stamattina sono esattamente davanti ai miei in questo preciso istante.

-Ah Ellie, questo è il mio migliore amico, Shawn.- Lui è Shawn? No, non può essere.

-Amico, so parlare anche da solo. Poi decido io a chi presentarmi.- Vedo che ha lo stesso umore di stamattina, perfetto!

-Emh... Ellie, come ti sono sembrati i primi professori?- Mi chiede Kat sapendo che se la tensione non viene allentata in qualche modo, io rischio letteralmente di esplodere. Sa che detesto i ragazzi che si credono i re del mondo, e penso proprio che lui sia uno di quelli.

-Normali.- Rispondo senza mutare il tono. 

-Il telefono è sano e salvo?- Mi domanda Shawn con aria beffarda. Ok Ellie, concentrati. Devi sopportarlo per una ventina di minuti, poi sarai libera.

-Si.- 

-Peccato.- Lo guardo male. I miei buoni propositi da pacifista non dureranno per molto tempo se lui non collabora.

-Aspetta, vi conoscete già?- Ed ecco che Matthew cade dal pero.

-Purtroppo sì! Il tuo caro amico stamattina mi è venuto letteralmente addosso accusandomi di volerlo sedurre.- Rispondo leggermente irritata.

-Oh ma piantala di dire stupidaggini. So bene che effetto faccio alle ragazze, ok? E' palese che sia tu quella che è venuta addosso a me- Ma guarda un po' questo! Cosa siamo, in terza media?

-Chi ti credi di essere eh? Cosa pensi, che tutto il mondo femminile sia attratto da te e di conseguenza che anche io cadrò ai tuoi piedi? Mi dispiace, ma NO.- Mi alzo e cammino verso l'uscita. Spero solo che se un giorno Kat si metterà con Matthew, io non dovrò stare con Shawn per tutto il tempo. Penso proprio che lui non abbia un rapporto civile con nessuno. Nemmeno con Matt sembra essere così gentile e carino. E' così odioso e talmente pieno di sé che lo vorrei prendere a calci nel di dietro anche se lo conosco da pochissimo. 

Mi siedo su una panchina nel cortile e subito mi rendo conto che mia cugina mi ha seguita.

-El?- 

-Dimmi Kat.-

-Tutto bene?-

-Alla grande.- La sento sedersi accanto a me.

-Ascolta, so che è un emerito stronzo, lo conosco da un po' e vedo come si comporta, ma Matt mi ha detto che dietro a tutto questo, c'è qualcosa di veramente grande. Non è andato oltre nella spiegazione, ma mi ha detto che, parlandoci, Shawn gli ha promesso di essere un po' più gentile perché... Tecnicamente...- 

-Avanti parla!- Dico non sopportando l'attesa.

-Io e Matt usciamo insieme questo venerdì e... Dopo che abbiamo organizzato tutto si è reso conto che doveva uscire con Shawn... Quindi, dovresti venire anche te per non farlo sentire il terzo incomodo, TI PREGO NON ODIARMI.- La guardo un attimo e ragiono sul da farsi. Ci deve essere un'altra soluzione.

-Non può venire Emeraude?- 

-No... Ha una cena di famiglia. Torna suo padre da Londra dopo mesi.- Sospiro. 

-Crystal?-

-Parte per Boston con la madre.- 

-A quanto pare hai solo me...- 

-Già.- 

-Va bene, lo faccio per te, ma ad una condizione.- Lei sorride.

-Qualsiasi cosa.- Risponde con entusiasmo.

-Se voi iniziate a sbaciucchiarvi lasciando me da sola con lui a parlare, mi alzo e me ne vado.- Lei mi abbraccia forte.

-Grazie! Sei la migliore!- 

Spero vivamente di sopravvivere alla serata.