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Manca veramente poco alla vigilia di Natale, quindi manca poco anche all'arrivo di mio padre. Dopo esserci chiariti non l'ho più visto, l'ho solo sentito. Lui mi raccontava la sua giornata e io gli raccontavo la mia, ogni giorno, ma mi manca comunque moltissimo.

Arriverà questa sera e finalmente lo potrò riabbracciare.

Oltre questo devo dire che le ultime settimane sono state piuttosto monotone. Più che monotone ripetitive. Andavo a scuola, studiavo e ogni tanto uscivo con gli amici. Tra di loro si è aggiunto anche Dylan. Si è integrato subito tra di noi, e questo mi rende felice. Per quanto sapevo, non aveva molti amici. Ha legato molto con Tyler. Sarebbero perfetti come coppia di attori.

Inoltre ogni volta che siamo usciti, Dylan mi spingeva a mettermi d'accordo con Shawn per vederci e parlare. Alla fine ci è riuscito, e proprio oggi lo vedrò. Dopo quella sera al ballo non abbiamo più parlato e tanto meno ci siamo visti.

Non so come si concluderà l'incontro, ma spero non con un litigio.

Qualche giorno fa ho saputo da Emeraude del suo trasferimento con Tyler. In un primo momento sono stata così felice per loro, ma poi ho realizzato che, trasferendosi, non li potrò vedere per molto tempo e questo mi rattrista.

Ho trovato degli amici proprio l'ultimo anno di scuola, cosa mi aspettavo? Però è giusto così. Ognuno deve prendere la propria strada.

Io sinceramente non so cosa farò. Probabilmente andrò all'università, ma quale? Mi sembra che il tempo passi troppo velocemente.

Forse è proprio per questo che bisogna sempre vivere la vita al momento e non bisogna sempre pensare al futuro cosa che, anche se sei la persona più ponderata del mondo, ti metterebbe ansia.

È anche vero che, viaggiando molto, aggrapparmi al mio possibile futuro era la cosa più libera che potessi fare. Ma ora non è più così, quindi devo cambiare punto di vista.

Sotto questo aspetto Shawn mi aiutava molto. Lui non è il tipo che fa programmi, piuttosto li cambia a modo suo. Sorrido per i vari ricordi che mi passano per la mente.

Dylan ha ragione, devo risolvere la questione con lui.

***
Purtroppo ho scelto il posto più vicino per parlare con Shawn.

Non che il parco non sia bello, però camminare di più mi avrebbe fatto bene o comunque non avrei dovuto attendere per molto il moro.

Il discorso che devo fargli è breve e coinciso. Spero solo che lui la pensi come me.

Dopo altri 5 minuti di attesa, lo vedo camminare verso la panchina dove sono seduta e subito mi sento estremamente agitata.

E se fosse troppo tardi? Probabilmente dovrei accettarlo. Sono stata io la prima a rifiutarlo e sarebbe più che lecito se lui decidesse di allontanarsi nuovamente.

-Ellie.- Una volta arrivato davanti a me, mi alzo e lui sussurra il mio nome con un sorriso indecifrabile. Non so se prenderlo come un sorriso di circostanza o semplicemente un sorriso di cortesia.

Appena i miei occhi incontrano i suoi, quegli stupendi occhi color nocciola che dal primo incontro mi hanno stregata, tutto il discorso che avevo programmato finisce direttamente nel dimenticatoio. Sento la gola secca e non riesco a proferire parola.

Sono un disastro, non c'è dubbio.

-Prima che tu dica qualcosa... Volevo scusarmi. Non è stato giusto da parte mia cantare quella canzone. Avrei dovuto rispettare la tua decisione e lasciarti godere la serata. Mi dispiace tanto.- Capisco con un solo sguardo che tutto quello che ha detto lo pensa davvero. Si tortura le mani in attesa di una mia risposta, ma ancora una volta non riesco a parlare. Lui, preoccupato si avvicina e mi sfiora con le mani le braccia, ma subito allontana il suo tocco. Ed è proprio in quel momento che ricordo ogni singola cosa fatta insieme, cosa che mi fa scoppiare in lacrime.

Incredibile, decido di comportarmi da ragazza forte e la prima cosa che faccio è mettermi a piangere.

-Ellie, che succede? Perché piangi?- So che vorrebbe abbracciarmi, ma per paura di una mia reazione non lo fa, così decido di farlo io.

Tra le sue braccia il mio piagnisteo finisce quasi immediatamente lasciando spazio ad un'assoluta pace. Il suo profumo invade le mie narici. Solo in questo momento mi rendo interamente conto di quanto mi sia mancato.

-Shawn... Io.- Per la prima volta riesco ad aprire bocca, ma lui mi interrompe.

-Non devi parlare se non vuoi.- Io scuoto immediatamente la testa allontanandomi da lui.

-No, io devo parlarti. Non posso non farlo.- Lui mi sorride leggermente, forse ricordandosi della mia testardaggine.

-Mi dispiace. Mi dispiace per tutto quello che è successo. Io... Quella sera al ballo... Non sai quanto diavolo avrei voluto dirti di sì ma... Qualcosa me lo impediva. Forse la paura di essere ferita ancora, o forse perché sono una vigliacca. Shawn, so che tu non mi avresti mai, mai fatta soffrire in quel modo di tua spontanea volontà e mi dispiace non averlo capito prima, quando ancora tra di noi poteva aggiustarsi tutto. Io... Ti amo, l'ho sempre fatto, da quello scontro, dalle prime discussioni. Io ti ho sempre amato. E solo l'idea che tu... Che per te non fossi abbastanza mi stava uccidendo. Per questo sono venuta a quella corsa, per dimostrarti di essere forte. Dopo tutto, capirò se tu non vorrai più vedermi dopo oggi.- Mi volto in procinto di andarmene, ma lui mi trattiene.

-Ellie, non devi pensare nemmeno per un secondo che tu non sia abbastanza. Tu sei la cosa più bella che mi sia capitata in questi ultimi anni. Sei una boccata d'aria fresca per quello che è stato il periodo più brutto della mia vita. Ellie, io non mai smesso di amarti e l'averti vista quella sera... Avevo già capito che ti avrei persa, anche se speravo non fosse così. Era tutto uno schifoso piano di John. Tu mi hai salvato, hai salvato la mia famiglia e ti sarò sempre debitore. Al ballo, quando mi hai detto che... Tra di noi non era destino... Io volevo solo farti provare quello che avevo provato io, ma non era giusto. Sono stato io a farti soffrire.- Gli prendo la mano e lo guardo negli occhi.

-Non era vero niente di quello che ti ho detto. È ovvio che io voglia riprovarci.- Mi sorride incredulo.

-Davvero?- Annuisco dolcemente.

Lui fa per avvicinarsi alle mie labbra, ma proprio in quel momento il mio telefono decide di squillare.

Momento perfetto direi.

-Dovresti rispondere.- Sussurra a un millimetro dalle mie labbra. Per la seconda volta mi allontano da lui e rispondo al telefono.

-È la signorina Hunter che parla?- Mi chiede un uomo che penso sia più o meno dell'età di mio padre.

-Si, sono io.-

-Signorina mi dispiace informarla che suo padre ha avuto un incidente qualche ora fa. La sua macchina è stata spinta verso un muro e lui ha perso molto sangue. I soccorsi sono arrivati tardi e lui... Lui non ce l'ha fatta.- Deglutisco.

Il mio telefono mi cade dalle mani e poco dopo mi sento svenire.

Dopodiché un completo vuoto.

Ciao a tutti!!❤️ Scusate se pubblico il capitolo solo ora ma non ho avuto molto tempo in questi giorni. Purtroppo Ellie non rivedrà il padre e questo porterà ad alcune cose che già ho in programma di scrivere. Volevo dirvi che dopo questo mancano solo 4 capitoli alla fine della storia. Ho già in mente un seguito, quindi il loro viaggio non finirà ancora.  Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Scusate per eventuali errori.

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